Fabio Ferzetti
Il Messaggero
Un veterano del Vietnam annebbiato dalla diossina respirata in guerra (il famoso “Agente rosa”) pattuglia Los Angeles sul suo scassato furgoncino con telecamera convinto di essere in missione.
C’è stato l’11 settembre, l’America è in pericolo, il pericolo è invisibile, occorrono esperti per sorvegliare e stroncare il Male sul nascere, e il Male, inutile dirlo, parla arabo. Figuriamoci cosa succede quando una brutta sera un immigrato mediorientale viene ucciso sotto i suoi occhi da due giovani in jeep. [...]
di Fabio Ferzetti, articolo completo (1806 caratteri spazi inclusi) su Il Messaggero 10 settembre 2004