Michele Anselmi
Il Giornale
È un film nel film, ma non è metacinema. Si diverte a sfotticchiare un certo sottobosco «cinematografaro» romano, ma non è una commedia d’ambiente. Parla della vita promiscua e incasinata degli attori, ma aspira a un palpito universale. E allora che cos’è? «È la storia d’amore tra due persone che si innamorano dicendosi parole d’amore che non si dicono più e che forse bisognerebbe ricominciare a dirsi». A tre anni da Luce dei miei occhi, piuttosto stroncato a Venezia (un giornale titolò coloritamente «Tiro al Piccioni») ma molto apprezzato dal pubblico, il cineasta Giuseppe Piccioni torna con un film ambizioso, stavolta rifiutato dalla Mostra, che si chiama La vita che vorrei. [...]
di Michele Anselmi, articolo completo (4355 caratteri spazi inclusi) su Il Giornale 21 settembre 2004