Massimo Lastrucci
Ciak
Attori, razza a parte. Umani, troppo umani, ideali per rappresentare le schermaglie sentimentali delle anime più o meno tormentate, più o meno in letargo. Su un set ambientato nell’800, titolo: La vita che vorrei, incrociano i destini l’affermato Stefano (Luigi Lo Cascio) e l’esordiente Laura (Sandra Ceccarelli). I loro caratteri paiono agli antipodi. Lui è bravo e acido nel giudicare, usa e non soffre, si trattiene dai rischi della vita; lei sembra prendere Ogni cosa come un’esperienza fondamentale, sino a farsi sospettare di cinismo («tu non sei una che recita, sei una simulatrice» le sibila in una lite Stefano). [...]
di Massimo Lastrucci, articolo completo (1766 caratteri spazi inclusi) su Ciak