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Nonostante le ingenuità della trama e della caratterizzazione di alcuni personaggi secondari, il film riesce a ricreare in modo fedele l'atmosfera di una Napoli tremendamente lasciata a se stessa. E nel contesto del "si salvi chi può" improntato al pragmatismo napoletano non è l'Avvocatura a svolgere una funzione salvifica, bensì la retorica.
Albertazzi domina la scena, interpretando alla perfezione un personaggio complesso non inquadrabile nel tipico schema dell'eroe positivo.
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