Il lento declino fisico e mentale dell'uomo che col suo carisma guidò la rivoluzione d'Ottobre (1917) in Russia. Colpito da frequenti crisi cardiache, Lenin vive ormai come un qualsiasi vecchio pensionato in una casa di cura: trattato come un bambino. La solitudine in cui è costretto a versare, nonché l'ignoranza di quel che nel frattempo succede nella 'sua' Unione sovietica, lo porta a riflettere sull'effettivo senso della propria azione. E forse anche della propria esistenza.
Seconda delle quattro pellicole dedicate dal russo Sokurov al tema del potere. Emerge nel ritratto del vecchio leader la tematica più cara al regista: la restituzione all'uomo del suo corpo e di conseguenza della sua fragilità umana. Una provocazione nel caso di Lenin, vista la semi-divinizzazione postuma elargitagli da un popolo mai dimentico dell'idolatria.
Visibile solo in lingua originale con al massimo sottotitoli italiani.