franco fruciano
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venerdì 22 gennaio 2021
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alieno o pazzo?
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Capolavoro assoluto con interpretazioni da Oscar, tratto dall’omonimo romanzo di Gene Brewer. Inutile parlare della bravura di Kevin Spacey. Inspiegabilmente passato inosservato, è un film difficilmente inquadrabile al primo acchito, perché è un drammatico ma anche un fantascientifico, tuttavia scorre come se fosse leggero fino allo svelare l'amara verità. Ma è quella la verità? Oppure lui è veramente quello che dice di essere? Il finale sembra scoprire le carte ma non del tutto. La caratteristica principale è quella di tenere lo spettatore in perenne incertezza su quale sia la tipologia del film: realtà o fantascienza.
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Capolavoro assoluto con interpretazioni da Oscar, tratto dall’omonimo romanzo di Gene Brewer. Inutile parlare della bravura di Kevin Spacey. Inspiegabilmente passato inosservato, è un film difficilmente inquadrabile al primo acchito, perché è un drammatico ma anche un fantascientifico, tuttavia scorre come se fosse leggero fino allo svelare l'amara verità. Ma è quella la verità? Oppure lui è veramente quello che dice di essere? Il finale sembra scoprire le carte ma non del tutto. La caratteristica principale è quella di tenere lo spettatore in perenne incertezza su quale sia la tipologia del film: realtà o fantascienza. Prot (Spacey) è davvero un extraterrestre catapultato sulla terra dal pianeta K-Pax oppure è solo un uomo che rifiuta la realtà dopo il dramma che ha distrutto la sua famiglia? Un film che è riuscito a far sorridere, riflettere e commuovere nello stesso tempo. Ogni personaggio lascia qualcosa di se che è importante. Gran bel film, ne consiglio la visione.
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nicola1
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martedì 8 settembre 2015
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poca luce alla fine
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Con un inizio folgorante il film perde i pezzi man mano che va avanti. Avrei voluto quasi un film di stampo teatrale con soltanto il dialogo tra i due protagonisti. Tutti il resto è futile. E come già qualcuno ha scritto ricade in tematiche già viste in Risvegli, e La leggenda del re pescatore di cui il richiamo a Bridges mi sembra voluto. Kevin Spacey è superlativo cosi' come belli tutti i richiami della fotografia alla luce. Ho riso di gusto alla battuta di Prot "Sono un alieno. Non si preoccupi, non gli usciro' dal petto" e mi sono emozionato con "Ogni creatura dell'universo distingue il bene dal male". Potevano finirlo meglio.
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ginopeloso
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lunedì 8 giugno 2015
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k-pax o non k-pax?
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Quel film che ti lascia riflettere su tutto quello che si è detto dall'inizio fino alla fine del film, per cercare di collegare le frasi alle azioni. Bello, non da 5 stelle ma 4 le merita tutte!
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noia1
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giovedì 26 giugno 2014
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tanti dubbi.
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Uno psicologo ha in cura un paziente un po’ particolare che dice di essere un alieno, questo paziente però sembra più convincente di quanto possa mai essere qualsiasi pazzoide.
Film che spiazza i cui punti cruciali non sono l’azione o le varie rivelazioni (su cui i film di genere di solito si appoggiano) ma gli sconvolgenti dialoghi tra lo psicologo e lo stupefacente Prot, dialoghi fuori dal comune e che tengono appiccicati allo schermo. Altra nota di merito è l’immensa abilità del regista nell’insinuare quel piccolo dubbio (Prot è o non è un alieno?) e sfruttarlo maneggiandolo come plastilina facendoci arrivare sempre ad un passo dalla verità senza mai però mostracela, si riempiono forse un po’ troppo alcuni passaggi con qualche stereotipo di troppo per cui la trama si sorregge semplicemente con quel martellante dubbio dall’inizio fino alla fine (Prot è o non è un alieno?).
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Uno psicologo ha in cura un paziente un po’ particolare che dice di essere un alieno, questo paziente però sembra più convincente di quanto possa mai essere qualsiasi pazzoide.
Film che spiazza i cui punti cruciali non sono l’azione o le varie rivelazioni (su cui i film di genere di solito si appoggiano) ma gli sconvolgenti dialoghi tra lo psicologo e lo stupefacente Prot, dialoghi fuori dal comune e che tengono appiccicati allo schermo. Altra nota di merito è l’immensa abilità del regista nell’insinuare quel piccolo dubbio (Prot è o non è un alieno?) e sfruttarlo maneggiandolo come plastilina facendoci arrivare sempre ad un passo dalla verità senza mai però mostracela, si riempiono forse un po’ troppo alcuni passaggi con qualche stereotipo di troppo per cui la trama si sorregge semplicemente con quel martellante dubbio dall’inizio fino alla fine (Prot è o non è un alieno?). Coppia d’attori spettacolari, Jeff Bridges in tutto il suo stile e il fenomenale Kevin Spacey che riesce a dare credibilità ad un personaggio assurdo tanto è bravo. Tutto poi è condito con alcuni accorgimenti interessanti che condiscono una trama che però, malgrado concettualmente sia davvero interessante, cinematograficamente avrebbe potuto fare di più.
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gian_90
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sabato 22 marzo 2014
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"terra - k-pax un viaggio con la mente"
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"K-Pax - da un altro mondo" è un film ampiamente sottovalutato, io stesso ero scettico nel guardarlo quando mi fu caldamente consigliato, ma dopo qualche tempo decisi di dargli una chance, in fondo mi dissi "c'è Kevin Spacey, non uno qualunque"; infatti, K.Spacey... Un attore monumentale che regala ad ogni film a cui partecipa, quella marcia in più; di fatti le sue interpretazioni sono frutto di un mix tra studio scolastico del copione e impersonificazione magistrale del personaggio da interpretare. Terminata la visione del film ero affascinato, perso nei pensieri, dubbioso, viaggiavo con la mente e avevo una voglia irresistibile di riguardare questa pellicola per apprezzare al meglio ogni sua sfaccettatura.
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"K-Pax - da un altro mondo" è un film ampiamente sottovalutato, io stesso ero scettico nel guardarlo quando mi fu caldamente consigliato, ma dopo qualche tempo decisi di dargli una chance, in fondo mi dissi "c'è Kevin Spacey, non uno qualunque"; infatti, K.Spacey... Un attore monumentale che regala ad ogni film a cui partecipa, quella marcia in più; di fatti le sue interpretazioni sono frutto di un mix tra studio scolastico del copione e impersonificazione magistrale del personaggio da interpretare. Terminata la visione del film ero affascinato, perso nei pensieri, dubbioso, viaggiavo con la mente e avevo una voglia irresistibile di riguardare questa pellicola per apprezzare al meglio ogni sua sfaccettatura. K-Pax ti rapisce subito dalle sue prime battute, la ricerca della verità ti accompagna fino all'ultima scena del film e la straordinaria interpretazione di Spacey rende tutto maledettamente più credibile. Il film ,collocato nel genere fantascienza-drammatico, non offre effetti speciali come in "Alien" o "Incontri ravvicinati del terzo tipo", ma in modo eguale lo spettatore crede davvero di trovarsi nello spazio, poiché Prot è sicuro e convinto delle sue parole e argomenta tutto quello che dice con esempi ed esperienze proprie, permettono a coloro che lo ascoltano di immaginare il pianeta dal quale giunge. Ma oltre alla trama che scorre in modo straordinario grazie alla notevole intesa tra Spacey (Prot) e J.Bridges (Dottore), c'è un altro fattore che permette la perfetta riuscita del film, il "Soundtrack" creato per l'occasione da Edward Shearmur, infatti le parole di Prot accompagnate da queste note sembrano davvero più credibili e allo spettatore sembra veramente di "viaggiare" insieme al PROTagonista tramite un raggio di luce e di giungere su K-Pax, quel pianeta che nessun uomo ha mai visto, ma che sembra così nitido, così meravigliosamente reale. Il finale è stato criticato perché non chiarisce di fatto come stanno realmente le cose, ma è proprio questo uno dei punti di forza del film, allo spettatore è lasciata la liberta di credere che sia tutto frutto di una mente disturbata, ma molto fantasiosa o al contrario di credere all'alieno giunto tramite uno dei suoi numerosi viaggi intergalattici. Concludo, consigliando fortemente la visione di questo film,poichè nonostante non sia un capolavoro, risulta davvero essere un ottimo film, coinvolgente e piacevole, con eccellenti interpretazioni dei principali attori (K.Spacey e J.Bridges) ed una magnifica colonna sonora (Edward Shearmur), che ci compagna per tutto il film, aumentando in modo smisurato il pathos dello spettatore. Buona visione
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gian_90
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mercoledì 19 marzo 2014
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"terra - k-pax un viaggio con la mente"
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"K-Pax - da un altro mondo" è un film ampiamente sottovalutato, io stesso ero scettico nel guardarlo quando mi fu caldamente consigliato, ma dopo qualche tempo decisi di dargli una chance, in fondo mi dissi "c'è Kevin Spacey, non uno qualunque"; infatti, K.Spacey... Un attore monumentale che regala ad ogni film a cui partecipa, quella marcia in più; di fatti le sue interpretazioni sono frutto di un mix tra studio scolastico del copione e impersonificazione magistrale del personaggio da interpretare. Terminata la visione del film ero affascinato, coinvolto, perso nei pensieri, dubbioso, viaggiavo con la mente e avevo una voglia rresistibile di riguardare questa pellicola per apprezzare al meglio ogni sua sfaccettatura.
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"K-Pax - da un altro mondo" è un film ampiamente sottovalutato, io stesso ero scettico nel guardarlo quando mi fu caldamente consigliato, ma dopo qualche tempo decisi di dargli una chance, in fondo mi dissi "c'è Kevin Spacey, non uno qualunque"; infatti, K.Spacey... Un attore monumentale che regala ad ogni film a cui partecipa, quella marcia in più; di fatti le sue interpretazioni sono frutto di un mix tra studio scolastico del copione e impersonificazione magistrale del personaggio da interpretare. Terminata la visione del film ero affascinato, coinvolto, perso nei pensieri, dubbioso, viaggiavo con la mente e avevo una voglia rresistibile di riguardare questa pellicola per apprezzare al meglio ogni sua sfaccettatura. K-Pax ti rapisce subito dalle sue prime battute, la ricerca della verità ti accompagna fino all'ultima scena del film e la straordinaria interpretazione di K.Spacey rende tutto maledettamente più credibile. Il film ,collocato nel genere fantascienza-drammatico, non offre effetti speciali come in "Alien" o "Incontri ravvicinati del terzo tipo", ma in modo eguale lo spettatore crede davvero di trovarsi nello spazio, poiché Prot è sicuro e convinto delle sue parole e argomenta tutto quello che dice con esempi ed esperienze proprie, permettono a coloro che lo ascoltano di immaginare il pianeta dal quale giunge. Ma oltre alla trama che scorre in modo straordinario grazie alla notevole intesa tra Spacey (Prot) e J.Bridges (Psicologo), c'è un altro fattore che permette la perfetta riuscita del film, il "Soundtrack" creato per l'occasione da Edward Shearmur, infatti le parole di Prot accompagnate da queste note sembrano davvero più credibili e lo spettatore, ascoltando queste musiche, ha veramente la sensazione di "viaggiare" insieme al PROTagonista tramite un raggio di luce e di giungere su K-Pax, quel pianeta che nessun uomo ha mai visto, ma che sembra così nitido, così meravigliosamente reale. Il finale è stato criticato perché non chiarisce di fatto come stanno realmente le cose, ma è proprio questo uno dei punti di forza del film, allo spettatore è lasciata la liberta di credere che sia tutto frutto di una mente disturbata, ma molto fantasiosa o al contrario di credere all'alieno giunto tramite uno dei suoi numerosi viaggi intergalattici. Concludendo consiglio vivamente la visione di questo film, non tanto per la trama o la regia o gli effetti speciali, ma per l'insieme di tutta la pellicola, che risulta davvero coinvolgente e piacevole, a partire dalle interpretazioni di K.Spacey e J.Bridges, fino alla colonna sonora di Edward Shearmur, che ci compagna per tutto il film, aumentando in modo smisurato il pathos dello spettatore. Buona visione
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martedì 11 febbraio 2014
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l'uccello azzurro...
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K-PAX è il luogo felice in cui tutti noi vorremmo vivere. Su K-PAX non esistono problemi, la gente non si vuole male e tutti imparano da tutti. Ma non esistono legami come quelli terrestri e Prot questo lo sa…
K-PAX parte con degli splendidi titoli di testa che danno inizio ad un film meraviglioso, di quelli che non ti lasciano dormire la notte, di quelli che continui a pensarci, di quelli che…
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K-PAX è il luogo felice in cui tutti noi vorremmo vivere. Su K-PAX non esistono problemi, la gente non si vuole male e tutti imparano da tutti. Ma non esistono legami come quelli terrestri e Prot questo lo sa…
K-PAX parte con degli splendidi titoli di testa che danno inizio ad un film meraviglioso, di quelli che non ti lasciano dormire la notte, di quelli che continui a pensarci, di quelli che…
L’interpretazione di Kevin Spacey vale da sola quasi tutto il film; un attore completo, chiaramente teatrale, che è stato a mio avviso sottovalutato nella sua carriera, posto ingiustamente un gradino sotto i più grandi: non certo per i premi(un Oscar nel ’96 e uno nel 2000) ma diciamo per la sua NON-considerazione per decine di altre pellicole nella quale avrebbe potuto primeggiare di nuovo.
In K-PAX riesce a dare grande emotività ad un film che senza di lui sarebbe risultato quasi sicuramente noioso e ripetitivo, con poca azione ed una trama che lascia qualche perplessità. Detto questo, a buchi già tappati, un ottimo film che finalmente regala emozioni.
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mat251
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martedì 5 novembre 2013
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con un spacey così é troppo facile....
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Gran Film, mi é piaciuto molto.
Ricco di messaggi e il finale molto aperto alla interpretazione dello spettatore é stata una bella idea.
il monologo finale ti lascia qualcosa dentro.
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akhila
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domenica 30 settembre 2012
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critici che "criticano" ma non "sentono".
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Il film è soprattutto un film di nicchia, non solo una nicchia intesa tale poché colta e laureata ( anche, sele cose non si escludono!!!!), ma capace di sentire al di là dell'apparire, capace di andare oltre ogni stereotipo e che sappia riconoscere la sua unicità fatta di una totalità corpo-animo-mente-spirito!!!!
Un commento? Avete solo cultura e poca sensibilità per coglier, leggere e sentire la vita? Non perdete tempo a guardarlo. Sapete zittire la mente, allontanarla dall'ammasso di penseri banali e inopportuni e giungere al Vero? Buona visione.
Ps Un commento alla maggior parte dei critici di Mymovies.
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Il film è soprattutto un film di nicchia, non solo una nicchia intesa tale poché colta e laureata ( anche, sele cose non si escludono!!!!), ma capace di sentire al di là dell'apparire, capace di andare oltre ogni stereotipo e che sappia riconoscere la sua unicità fatta di una totalità corpo-animo-mente-spirito!!!!
Un commento? Avete solo cultura e poca sensibilità per coglier, leggere e sentire la vita? Non perdete tempo a guardarlo. Sapete zittire la mente, allontanarla dall'ammasso di penseri banali e inopportuni e giungere al Vero? Buona visione.
Ps Un commento alla maggior parte dei critici di Mymovies.it: non è facendo critiche tour-cour, sempre e comunque, denigrando chicche e perle cinematografiche, e dunque ostentando a tutti i costi un antoconformismo del cavolo, che aiuate le persone ad entrare nel vivo del vero cinema. Mi vergognerei moltissimo, credetemi, a fare un lavoro così autoreferenziale così comevoi fate il vostro. O forse siete quelli dell'ultimo film ungherese che non si sa cosa voglia dire, ma è molto trandy, di tendenza e quindi da 5 stelline???? Voi osannate il banale e l'assurdo, a discapito del semplice ed autentico, quando dovreste insegnarci che la vita è nelle cose piccole, semplice e VERE e dunque sovvertire i vostri piani in cambio di un servizio doveroso e leggittimo all'umanità (siete giornalisti...sveglia!!!!).
Quello che mi arriva da voi è ciò che ai tempi del grande Totò veniva rappresentato dalla "crema" del momento (Giulia la padrona di casa, ricordate???? nel film: totò a colori, totò a Capri.)
Quanto siete ganzi.
Peccato che così il vero cinema non passa.
Io, personalmente, se leggo una vostra recensione di 1-2 stelle mi ci tuffo, sarà certamente(nella maggior parte dei casi) un gran bel film.
Speriamo che almeno abbiate il coraggio di pubblicare questo commento. Siamo in democrazia, no????
Akhila
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giovedì 20 settembre 2012
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fino a dove riusciamo a credere?
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Fino a dove riusciamo a credere?
La verità è ciò in cui crediamo, ciò che vediamo oppure è rappresentata da ciò fin cui possiamo riuscire a credere e/o a vedere?
I limiti della nostra mente, della nostra visione delle cose sono i limiti della nostra realtà, ma questi limiti variano di persona in persona, giusto?
Qual'è il confine?
ma sopratutto qual'è il nostro interesse a scoprirlo?
Queste sono le domande che la visione di questo film mi ha lasciato.
La storia del film non ve la racconto, come sempre parlerò di emozioni, sensazioni immagini per finire con un giudizio complessivo.
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Fino a dove riusciamo a credere?
La verità è ciò in cui crediamo, ciò che vediamo oppure è rappresentata da ciò fin cui possiamo riuscire a credere e/o a vedere?
I limiti della nostra mente, della nostra visione delle cose sono i limiti della nostra realtà, ma questi limiti variano di persona in persona, giusto?
Qual'è il confine?
ma sopratutto qual'è il nostro interesse a scoprirlo?
Queste sono le domande che la visione di questo film mi ha lasciato.
La storia del film non ve la racconto, come sempre parlerò di emozioni, sensazioni immagini per finire con un giudizio complessivo.
Tutta la parte iniziale del film la trovo geniale, non mi soffermo a criticare come hanno fatto in molti i dettagli e la loro credibilità ma voglio soffermarmi sui confini citati sopra, sulla superba creazione del personaggio interpretato con grande classe da Kevin Speacy.
Un personaggio che con calma ed eleganza rimpicciolisce le grandi e illustri menti della nostra società e riavvicina la vita alla semplicità che ne compone la struttura di base, complicata troppo spesso dalla volontà e dalla realtà vista da quelle menti che hanno a carico l'esistenza dei loro simili.
La cosa che mi fà più pensare, durante e dopo la visione del film non è innovativa ma è molto stimolante, se ne parla da decenni probabilmente nei testi delle canzoni, nel libri, nei film, nelle associazioni di pensiero e in questo film sembra essere nascosta alla base della storia che racconta
ed è la ridicolizzazione di tutte le fondamenta della nostra attuale società civile.
Una società basata sulla distinzione, decisa da qualcuno qualche secolo fa, tra bene e male, tra dottori e pazienti, tra vincoli e libertà, tra società e famiglia e non per ultimo tra intelligenza e stupidità.
Su questo ultimo punto mi sembra che il film denunci, nemmeno in maniera troppo velata la "stupidità" degli esseri umani indicandola proprio come responsabile della poca gioia e felicità delle nostre vite. Conflitti, regole, dettami che ci sono imposti fin da piccoli sono i confini della nostra libertà e con essa rinchiudiamo serenità, gioia e allegria.
Un ipotetica società dove non c'è bisogno di stato, polizia persone che decidano quale sia la giustizia, dove non c'è bisogno di un istituzione chiamata famiglia per crescere i bambini ma gli stessi sono cresciuti nell'insieme da questa forma evoluta di società ("imparando un pò da uno e un pò da un altro" citando Prott) che solo un intelligenza superiore potrebbe permetterne l'esistenza ma sopratutto la convivenza.
Nella seconda parte invece mi ha colpito la riflessione sul rapporto tra essere umano e malattia e tra medico e paziente. La traccia che mi rimane è quella di riflettere sul fatto che molto spesso la soluzione ai nostri problemi di salute o umorali non si trova ne con le medicine, ne con i medici ma semplicemente dentro di noi, dentro la nostra storia. Medici e medicine ti possono avere in cura per anni senza ottenere risultati perchè la cura di cui abbiamo bisogno è dentro di noi, dentro la nostra storia e non si può trovare soluzione se non si ascolta, non si cerca di capire, non si indaga sulla quella che è ed è stata la nostra vita.
Prott ci dimostra come la cura per i suoi compagni di malattia sia proprio strettamente legata con la loro vita e con i vincoli di cui abbiamo scritto sopra, vincoli imposti da una società sbagliata.
Un altra cosa che il film ti fa notare è la differente capacità di affrontare e di vivere la vita a seconda della cultura e conoscenza che abbiamo.
Conoscenza e cultura non vuol dire titolo di studio o posto di lavoro, ci sono persone che hanno alti titoli e alti ruoli in società e nonostante ciò hanno poca conoscenza e poca cultura, ci sono persone che rivestono ruoli trasparenti ma che hanno conoscenze sconfinate, ne gli uni ne gli altri sono indispensabili per la nostra sopravvivenza ma con un maggior peso degli uni la nostra vita peggiora, con maggior peso degli altri la nostra vita migliora.
Ecco forse, la parte finale del film, il messaggio che traspare alla fine, è l'unica parte che mi ha un pò deluso perchè scesa un pò in banalità è che l'amore e l'amicizia sono qualcosa di più profondo della nostra sola esistenza.
Alla fine consiglio assolutamente la visione del film, che rischia però di annoiare o deludere chi si aspetta di vedere un film con una storia dove non è necessario altro che una visione ed un ascolto distratto.
E' un film di spunti, di contorni, di stimolazioni e inoltre è un film con una colonna sonora sicuramente indovinata.
Spero di rivedervi tutti un giorno lontano su K-Pax!!!
Mark: “Come distinguete il bene dal male voi di K-Pax?”. Prott:“Ogni creatura dell’universo distingue il bene dal male!”.
Mark: “Su questo pianeta io sono il dottore, lei il paziente”.
Prott. “Dottore… paziente… curiosa distinzione umana!”.
Prott:" Voglio dirti una cosa Mark,una cosa che ancora non sai.Noi K-Paxiani abbiamo vissuto abbastanza da averlo già scoperto...l'universo si espanderà poi tornerà a collassare su se stesso e poi si espanderà di nuovo ripetendo questo processo all'infinito.Ciò che non sai è che quando l'universo si espanderà di nuovo tutto quanto sarà come adesso,qualunque errore commetterai in questa vita lo ripeterai nel tuo prossimo passaggio ogni errore che commetterai sopravviverà ancora e ancora,per sempre.Quindi il consiglio che ti do è fare le scelte giuste questa volta,perchè questa volta è tutto ciò che hai."
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