Dovevo a me stessa una recensione su questo film, visto 18 volte. Per 17 volte l'ho visto quasi esclusivamente con gli occhi di una ragazzina innamorata di Di Caprio, e con le orecchie incantate da James Horner e Celine Dion. La diciottesima volta, però, mi ha fatto capire che tutte le altre volte non sono state ore sprecate. Titanic è un film completo, a tutto tondo. E' un film che investe il sentimentale, il tragico, il sociale, il vero.
Può forse essere considerata banale la storia d'amore, ma credo sinceramente che l'entusiasmo e l'infinita dolcezza di una grande storia d'amore non siano MAI banali.
La tragedia del Titanic, una tragedia dei poveri, degli umili; ma ancor più, la tragedia personale dei ricchi, vite vuote che ricorrono a qualsiasi mezzo pur di trovar posto su di una scialuppa: e il loro non è il panico di una tragedia che si sta consumando, ma il freddo cinismo di chi dice: "Io valgo più di loro, e per questo ho il diritto di salvermi". Per i poveretti, c'era solo il diritto di morire. E come dimenticare la frase di Rose anziana, verso la fine, riferita ai ricchi che non avevano nemmeno voluto tornare verso i naufraghi con le scialuppe mezze vuote? "Aspettavano di vivere, aspettavano di morire, aspettavano un perdono che non sarebbe mai arrivato...".
Divisioni sociali analizzate nei continui "sbalzi" fra prima classe di rigidità e formalismi, e una sottocoperta invasa dalla contagiosissima musica irlandese...
Degli effetti speciali si è forse già parlato anche troppo... e la colonna sonora è senza "se" e senza "ma" la più bella di tutti i tempi. Un plauso infinito a questo film titanico.
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