luca scialò
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giovedì 7 gennaio 2010
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uomini oltre la divisa
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Uscito in un'epoca nella quale non vi era ancora l'inondazione di film e fiction dedicati alla divisa, questo film risalta l'umanità che vi è dietro una divisa da carabiniere: ansie, difetti, paure, e una forte amicizia che va oltre l'attrazione per una ragazza. Buono il cast, con oltre Verdone, un Montesano nel suo periodo professionale migliore, e un Massimo Boldi forse nel suo ruolo più tragico interpretato, visto il destino che lo attende.
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sandy walsh
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lunedì 27 agosto 2012
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un film che non invecchia mai
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Nel 1984 Verdone ci regala una delle sue commedie migliori, comica, a tratti esilarante, eppure riflessiva, dal tono discreto e realista e dal contorno malinconico, come è tipico dello stile Verdoniano che è sempre inconfondibile.
La trama, seppure senza troppi colpi di scena, è piacevole e divertente, e tocca tutti i sentimenti dell'animo umano: l'amicizia, l'amore, la gelosia, l'affetto. Non ci si annoia mai e tra tanta comicità non si rischia di cadere nel demenziale e la sceneggiatura non si alleggerisce mai, perché proprio nei momenti giusti arrivano le situazioni tristi e drammatiche che ci fanno smettere di ridere e ci riportano alla realtà. E' questa secondo me la forza della commedia italiana,non solo di Verdone, a diffferenza di quella americana: lì o si ride per demenzialità o ci si annoia, da noi invece l'equilibrio tra comicità e dramma è sempre alto.
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Nel 1984 Verdone ci regala una delle sue commedie migliori, comica, a tratti esilarante, eppure riflessiva, dal tono discreto e realista e dal contorno malinconico, come è tipico dello stile Verdoniano che è sempre inconfondibile.
La trama, seppure senza troppi colpi di scena, è piacevole e divertente, e tocca tutti i sentimenti dell'animo umano: l'amicizia, l'amore, la gelosia, l'affetto. Non ci si annoia mai e tra tanta comicità non si rischia di cadere nel demenziale e la sceneggiatura non si alleggerisce mai, perché proprio nei momenti giusti arrivano le situazioni tristi e drammatiche che ci fanno smettere di ridere e ci riportano alla realtà. E' questa secondo me la forza della commedia italiana,non solo di Verdone, a diffferenza di quella americana: lì o si ride per demenzialità o ci si annoia, da noi invece l'equilibrio tra comicità e dramma è sempre alto. Gli interpreti Montesano e Verdone danno il massimo, creando su misura due personaggi talmente reali che lo spettatore sarebbe contento di essere fermato per strada da una pattuglia di carabinieri per poterli incontrare. Ottimo il contorno di attori non protagonisti, come sempre ci offre Verdone, ma l'accoppiata Montesano-Verdone è talmente riuscita che a distanza di 30 anni noi fan stiamo ancora aspettando di rivederla. La speranza c'é ed è viva, credetemi.
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sandy walsh
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martedì 16 luglio 2013
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ottimo esempio di commedia
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Quando nell'ormai lontano 1987 vidi per la prima volta questo film, in tv, avevo solo cinque anni. Fu allora che capii di amare il cinema. Perché nonostante la pellicola possa essere considerata solo una commedia divertente, ciò che coinvolge è la totale immersione degli interpreti nei personaggi, la maestrìa nell'improvvisazione dei dialoghi, la scorrevolezza della sceneggiatura dalla prima all'ultima scena. Qualità che si trovano spesso nel buon cinema, direte voi. Sì, ma qui c'è di più. La storia trattata è talmente reale e "normale" da sembrare parte della nostra vita quotidiana, eppure alcuni episodi sono così esilaranti da farci evadere dalla realtà. Ma quella raccontata è la vita reale, che purtroppo è fatta anche di episodi negativi, ed ecco infatti arrivare il momento triste, drammatico, solo per un attimo, che non rovina il tono leggero della trama, ma solo per ricordarci che quello raccontato è il mondo reale e non una commedia demenziale.
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Quando nell'ormai lontano 1987 vidi per la prima volta questo film, in tv, avevo solo cinque anni. Fu allora che capii di amare il cinema. Perché nonostante la pellicola possa essere considerata solo una commedia divertente, ciò che coinvolge è la totale immersione degli interpreti nei personaggi, la maestrìa nell'improvvisazione dei dialoghi, la scorrevolezza della sceneggiatura dalla prima all'ultima scena. Qualità che si trovano spesso nel buon cinema, direte voi. Sì, ma qui c'è di più. La storia trattata è talmente reale e "normale" da sembrare parte della nostra vita quotidiana, eppure alcuni episodi sono così esilaranti da farci evadere dalla realtà. Ma quella raccontata è la vita reale, che purtroppo è fatta anche di episodi negativi, ed ecco infatti arrivare il momento triste, drammatico, solo per un attimo, che non rovina il tono leggero della trama, ma solo per ricordarci che quello raccontato è il mondo reale e non una commedia demenziale. E' questo lo stile inconfondibile della commedia italiana, un misto sapiente di comico e drammatico, sempre in perfetto equilibrio, e di cui Verdone ne è il maggiore maestro. Ad impreziosire ancor di più la pellicola già perfetta, un duo di attori straordinari nella loro unicità, entrambi maestri di recitazione e spontaneità, tanto diversi e incompatibili tra loro (non solo nel film), eppure così ben abbinati da formare una delle coppie più memorabili che il cinema italiano abbia mai visto. E che a distanza di tanti anni sogna ancora di rivedere.
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elgatoloco
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domenica 27 novembre 2016
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forse uno dei migliori film di verdone regista
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Come regista Carlo Verdone ha realizzato vari film ma questo"I due carabinieri"rimane uno dei migliori, almeno nel senso di un film divertente e al tempo stesso capace, in qualche modo, direi abbastanza"umilmente"di guardare un po'oltre, un po'"più in là", in qualche modo(sit venia verbo)nella tradizione del comico aristofanesco e molièriano(questi due esempi che assumo qui, per comodità, come emblematici di una comicità che"ridendo castigat mores"). Particolarmente riuscita, al di là di gags precedenti e successive, la parte relativa ai test attitudinali per entrare nell'Arma dei Carabinieri(che aveva offerto e effettivamente dato un notevole aiuto nella realizzazione del film), dove i due, anzi in realtà i tre amici(anche Massimo Boldi, oltre a Verdone interprete e a un allora ancora attivissimo Enrico Montesano), alla disperata ricerca di un posto di lavoro, "fanno palco"rispondendo alla correzione orale delle loro risposte, da un lato , appunto, dandosi arie e volendo dare di sè un'immagine"molto elevata", dall'altro, invece, cadendo nella condizione di dover mendicare il posto di lavoro in questione.
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Come regista Carlo Verdone ha realizzato vari film ma questo"I due carabinieri"rimane uno dei migliori, almeno nel senso di un film divertente e al tempo stesso capace, in qualche modo, direi abbastanza"umilmente"di guardare un po'oltre, un po'"più in là", in qualche modo(sit venia verbo)nella tradizione del comico aristofanesco e molièriano(questi due esempi che assumo qui, per comodità, come emblematici di una comicità che"ridendo castigat mores"). Particolarmente riuscita, al di là di gags precedenti e successive, la parte relativa ai test attitudinali per entrare nell'Arma dei Carabinieri(che aveva offerto e effettivamente dato un notevole aiuto nella realizzazione del film), dove i due, anzi in realtà i tre amici(anche Massimo Boldi, oltre a Verdone interprete e a un allora ancora attivissimo Enrico Montesano), alla disperata ricerca di un posto di lavoro, "fanno palco"rispondendo alla correzione orale delle loro risposte, da un lato , appunto, dandosi arie e volendo dare di sè un'immagine"molto elevata", dall'altro, invece, cadendo nella condizione di dover mendicare il posto di lavoro in questione...Non mancano, però, vari riferimenti all'attualità del tempo(era quasi metà degli anni Ottanta del 1900, per l'esattezza il 1984 non orwellianamente inteso, ma proprio come anno "reale". effettivo), tra sequestri, terrorismo, droga(problemi che anche oggi si ripresentano, certo, ma in forma diversa), qualche incipiente(ma molto incipiente, appunto)problema occupazionale etc. Tre tipi di comicità diversi, ma con il"denominatore comune"tra Verdone e Montesano del romanesco, mentre Boldi era già allora quasi l'emblema della milanesità: una "triangolazione"piacevole, ben calibrata, sorretta, anche nelle parti, diciamo così, "d'azione", da un certo qual ritmo "brioso"che Verdone in altre occasioni non ha più ritrovato in questo modo o non ha voluto ritrovare...Da considerare, dunque, questo film, come opera riuscita sia quale opera comica sia più in generale(cfr.sopra)come film comunque capace di intercettare, in modo tenue, non particolarmente"esigente", quello"spirito del tempo"che in genere la cultura, anche quella "bassa"(sermo humilis)intercetta sempre dopo, quale, spesso anche molto tardiva, "nottola di Minerva"... El Gato
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