pino
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domenica 19 settembre 2004
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molto bello...
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E' la mia seconda recensione. E' il miglior film del compianto Massimo Troisi e Lello Arena, una delle migliori coppie comiche. Un pazzo omicida semina il terrore durante il Primo Festival Nuova Napoli (ammazzando James Senese e Massimo Troisi). Massimo Troisi è divertentissimo.
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pino
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martedì 14 settembre 2004
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ottimo
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E' bello... Divertentissima la scena dell'intervista a James Senese, fatta dal mitico comico napoletano Lello Arena. Sono d'accordo con la recensione che dice: "E' il film + riuscito di Lello Arena". Ottimi gli interpreti.
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junior
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venerdì 16 aprile 2004
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'o ciuccio è ferito ma nun è muort..........funiculì funiculà
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Sicuramente il film + riuscito di Lello Arena, con la partecipazione straordinaria di J. Senese (che è autore anche delle musiche) e Troisi che interpretano semplicemente....loro stessi.
A prescindere dalla storia che è alquanto scontata (si tratta di un serial killer che opera a salvaguardia della tradizione partenopea)è da elogiare la scelta di personaggi davvero "mefistofelici" che ben rappresentano la napoletanità in tutte le sue sfaccettature.
Da ricordare: la mitica frase:"Manniti di Riale", l'amico cieco di Lello Arena(Dieci Decimi) Funiculì Funiculà, ecc..
Assolutamente da non perdere la scena in cui ritrovano Troisi morto con una pizza in bocca, o quella in cui Senese prova dal vivo i brani al Palapartenope.
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Sicuramente il film + riuscito di Lello Arena, con la partecipazione straordinaria di J. Senese (che è autore anche delle musiche) e Troisi che interpretano semplicemente....loro stessi.
A prescindere dalla storia che è alquanto scontata (si tratta di un serial killer che opera a salvaguardia della tradizione partenopea)è da elogiare la scelta di personaggi davvero "mefistofelici" che ben rappresentano la napoletanità in tutte le sue sfaccettature.
Da ricordare: la mitica frase:"Manniti di Riale", l'amico cieco di Lello Arena(Dieci Decimi) Funiculì Funiculà, ecc..
Assolutamente da non perdere la scena in cui ritrovano Troisi morto con una pizza in bocca, o quella in cui Senese prova dal vivo i brani al Palapartenope......
Insomma anche se non è stato apprezzato dalla critica e dal pubblico, questo film merita di essere visto in quanto rappresenta un vero capolavoro e ci fa capire le reali potenzialità di un artista come Lello Arena che troppo spesso è stato sottovalutato da chi si dice esperto di cinema!!!!
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junior
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venerdì 16 aprile 2004
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'o ciuccio è ferito ma nun è muort..........funiculì funiculà
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Sicuramente il film + riuscito di Lello Arena, con la partecipazione straordinaria di J. Senese (che è autore anche delle musiche) e Troisi che interpretano semplicemente....loro stessi.
A prescindere dalla storia che è alquanto scontata (si tratta di un serial killer che opera a salvaguardia della tradizione partenopea)è da elogiare la scelta di personaggi davvero "mefistofelici" che ben rappresentano la napoletanità in tutte le sue sfaccettature.
Da ricordare: la mitica frase:"Manniti di Riale", l'amico cieco di Lello Arena(Dieci Decimi) Funiculì Funiculà, ecc..
Assolutamente da non perdere la scena in cui ritrovano Troisi morto con una pizza in bocca, o quella in cui Senese prova dal vivo i brani al Palapartenope.
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Sicuramente il film + riuscito di Lello Arena, con la partecipazione straordinaria di J. Senese (che è autore anche delle musiche) e Troisi che interpretano semplicemente....loro stessi.
A prescindere dalla storia che è alquanto scontata (si tratta di un serial killer che opera a salvaguardia della tradizione partenopea)è da elogiare la scelta di personaggi davvero "mefistofelici" che ben rappresentano la napoletanità in tutte le sue sfaccettature.
Da ricordare: la mitica frase:"Manniti di Riale", l'amico cieco di Lello Arena(Dieci Decimi) Funiculì Funiculà, ecc..
Assolutamente da non perdere la scena in cui ritrovano Troisi morto con una pizza in bocca, o quella in cui Senese prova dal vivo i brani al Palapartenope......
Insomma anche se non è stato apprezzato dalla critica e dal pubblico, questo film merita di essere visto in quanto rappresenta un vero capolavoro e ci fa capire le reali potenzialità di un artista come Lello Arena che troppo spesso è stato sottovalutato da chi si dice esperto di cinema!!!!
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riccardo pini
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giovedì 20 dicembre 2001
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napoli tradizionale, napoli in fermento
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Organizzato da un quotidiano locale, a Napoli sta per essere inaugurato il "Primo Festival Nuova Napoli" che intende riunire tutti gli artisti più rappresentativi della città. Sin dalle prove generali le cose non vanno per il giusto verso; un attentato manda in frantumi il palcoscenico. Un redattore del quotidiano addetto ai necrologi, Michele Giuffrida (Arena) e una fotoreporter intraprendente, Lisa (Crippa) vengono incaricati dei servizi per il giornale. Un sedicente personaggio chiamato "Funiculì Funiculà" rivendica l'attentato in nome della difesa dei valori artistici della Napoli tradizionale. Con minacce velate uccide i primi ospiti invitati al Festival; il musicista James Senese e l'attore Massimo Troisi.
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Organizzato da un quotidiano locale, a Napoli sta per essere inaugurato il "Primo Festival Nuova Napoli" che intende riunire tutti gli artisti più rappresentativi della città. Sin dalle prove generali le cose non vanno per il giusto verso; un attentato manda in frantumi il palcoscenico. Un redattore del quotidiano addetto ai necrologi, Michele Giuffrida (Arena) e una fotoreporter intraprendente, Lisa (Crippa) vengono incaricati dei servizi per il giornale. Un sedicente personaggio chiamato "Funiculì Funiculà" rivendica l'attentato in nome della difesa dei valori artistici della Napoli tradizionale. Con minacce velate uccide i primi ospiti invitati al Festival; il musicista James Senese e l'attore Massimo Troisi. Il redattore e la fotoreporter vengono rapiti da una banda di trafficanti, ma riescono a liberarsi; il commissario di polizia (Monni) dopo accurate indagini riesce a scoprire l'identità insospettata del misterioso "Funiculì Funiculà". Il film d'esordio di Lodovico Gasparini, già assistente alla regìa di Marco Ferreri, Liliana Cavani e Stefano Vanzina, sotto un canovaccio giallo e la patina brillante nasconde la difficoltà di venire a patti con le tradizioni consolidate. In questo caso è la Napoli di Piedigrotta e del Vesuvio, delle pizze e dei mandolini, del sole e delle canzoni a incontrarsi (o scontrarsi) con i nuovi fermenti culturali con i quali inevitabilmente è destinata a fondersi.
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