paolo1967
|
domenica 14 maggio 2023
|
grande divertimento per tutti
|
|
|
|
Il film che tutti considerano il migliore Bond intepretato da Moore è uno dei più godibili della serie, una amabile autoparodia che si permette di citare tutti i precedenti 007 e anche aaltri classici del cinema. Di grande forza spettacolare, è un divertimento adatto a tutti i gusti. La parte seria c'è ma è nascosta e solo in alcuni momenti viene alla luce: la regia intelligente quanto abile di Lewis Gilbert punta piuttosto a portare in superfice gli aspetti divertenti e perfino ridicoli delle cose e modera le situazioni estreme in favore di un divertimento familiare (tanto è vero che il personaggio di Squalo piacque molto ai bambini, da ritornare nel successivo "Moonraker", dove diventa buono).
[+]
Il film che tutti considerano il migliore Bond intepretato da Moore è uno dei più godibili della serie, una amabile autoparodia che si permette di citare tutti i precedenti 007 e anche aaltri classici del cinema. Di grande forza spettacolare, è un divertimento adatto a tutti i gusti. La parte seria c'è ma è nascosta e solo in alcuni momenti viene alla luce: la regia intelligente quanto abile di Lewis Gilbert punta piuttosto a portare in superfice gli aspetti divertenti e perfino ridicoli delle cose e modera le situazioni estreme in favore di un divertimento familiare (tanto è vero che il personaggio di Squalo piacque molto ai bambini, da ritornare nel successivo "Moonraker", dove diventa buono). Le scene tra Moore e la bellissima Barbara Bach sono molto ben sceneggiate, alcune ambientazioni sono molto suggestive (come le sequenze nell'antico Egitto) ed eccellente, con alcune soluzioni molto inventive e spettacolari, è la fotografia di Claude Renoir. In altre parole vengono rispettate tutte le regole che sono il segreto del successo dei film di 007, a prescindere dai toni: questo è uno dei film più leggeri, almeno in apparenza, uno dei preferiti da chi ama lo 007 non ideologico e manicheistico da guerra fredda ma il grande spettacolo realizzato con professionalità e talento, gioia per gli occhi, le orecchie (Marvin Hamlish riesce a non far rimpiangere il grande John Barry) e svago dell'anima senza patemi d'animo, o meglio ben coperti da apparire anch'essi quasi umoristici nelle soluzioni originali quando appaiono (il cattivo dell'ottimo Curd Jurgens è paradossalmente il moralista del film, che ricorda certi fanatismi ecologisti).
[-]
|
|
[+] lascia un commento a paolo1967 »
[ - ] lascia un commento a paolo1967 »
|
|
d'accordo? |
|
paolo1967
|
domenica 14 maggio 2023
|
grande divertimento per tutti
|
|
|
|
Il film che tutti considerano il migliore Bond intepretato da Moore è uno dei più godibili della serie, una amabile autoparodia che si permette di citare tutti i precedenti 007 e anche aaltri classici del cinema. Di grande forza spettacolare, è un divertimento adatto a tutti i gusti. La parte seria c'è ma è nascosta e solo in alcuni momenti viene alla luce: la regia intelligente quanto abile di Lewis Gilbert punta piuttosto a portare in superfice gli aspetti divertenti e perfino ridicoli delle cose e modera le situazioni estreme in favore di un divertimento familiare (tanto è vero che il personaggio di Squalo piacque molto ai bambini, da ritornare nel successivo "Moonraker", dove diventa buono).
[+]
Il film che tutti considerano il migliore Bond intepretato da Moore è uno dei più godibili della serie, una amabile autoparodia che si permette di citare tutti i precedenti 007 e anche aaltri classici del cinema. Di grande forza spettacolare, è un divertimento adatto a tutti i gusti. La parte seria c'è ma è nascosta e solo in alcuni momenti viene alla luce: la regia intelligente quanto abile di Lewis Gilbert punta piuttosto a portare in superfice gli aspetti divertenti e perfino ridicoli delle cose e modera le situazioni estreme in favore di un divertimento familiare (tanto è vero che il personaggio di Squalo piacque molto ai bambini, da ritornare nel successivo "Moonraker", dove diventa buono). Le scene tra Moore e la bellissima Barbara Bach sono molto ben sceneggiate, alcune ambientazioni sono molto suggestive (come le sequenze nell'antico Egitto) ed eccellente, con alcune soluzioni molto inventive e spettacolari, è la fotografia di Claude Renoir. In altre parole vengono rispettate tutte le regole che sono il segreto del successo dei film di 007, a prescindere dai toni: questo è uno dei film più leggeri, almeno in apparenza, uno dei preferiti da chi ama lo 007 non ideologico e manicheistico da guerra fredda ma il grande spettacolo realizzato con professionalità e talento, gioia per gli occhi, le orecchie (Marvin Hamlish riesce a non far rimpiangere il grande John Barry) e svago dell'anima senza patemi d'animo, o meglio ben coperti da apparire anch'essi quasi umoristici nelle soluzioni originali quando appaiono (il cattivo dell'ottimo Curd Jurgens è paradossalmente il moralista del film, che ricorda certi fanatismi ecologisti).
[-]
|
|
[+] lascia un commento a paolo1967 »
[ - ] lascia un commento a paolo1967 »
|
|
d'accordo? |
|
pesciolino
|
lunedì 4 ottobre 2021
|
007, ancora e più che mai spettacolo per tutti
|
|
|
|
Di tutti i film che si sono almeno apparentemente allontanati dal freddo sadismo del personaggio originale questo è uno dei più riusciti, perchè, pur essendo interpretato in maniera rilassata e sorniona, non nasconde del tutto, dietro una marmorea facciata, l'inquietante e il terribile - e il suo ambiguo fascino - facendolo balenare perfino nell'umoristico finale. L'intelligente regista Lewis Gilbert, che sa come va il mondo, ha l'aria di lavorare su una innocente fantasia gaudiosa per tutta la famiglia (il film è uno dei meno violenti ed erotici di tutta la serie), mostrando tutto il suo talento per lo spettacolo puro - da sempre ingrediente fondamentale di ogni film di 007 -, come nelle splendide sequenze in Egitto.
[+]
Di tutti i film che si sono almeno apparentemente allontanati dal freddo sadismo del personaggio originale questo è uno dei più riusciti, perchè, pur essendo interpretato in maniera rilassata e sorniona, non nasconde del tutto, dietro una marmorea facciata, l'inquietante e il terribile - e il suo ambiguo fascino - facendolo balenare perfino nell'umoristico finale. L'intelligente regista Lewis Gilbert, che sa come va il mondo, ha l'aria di lavorare su una innocente fantasia gaudiosa per tutta la famiglia (il film è uno dei meno violenti ed erotici di tutta la serie), mostrando tutto il suo talento per lo spettacolo puro - da sempre ingrediente fondamentale di ogni film di 007 -, come nelle splendide sequenze in Egitto. Stromberg è un personaggio molto riuscito, anche grazie al bravo Curd Jurgens, che sa dare al cattivo tutta la ambiguità (e persino le sue ragioni, dal suo punto di vista) in maniera convincente. Tutti concordano che questo è il miglior Bond di Moore, più limitato - ma non per questo meno efficace - di Connery: per non pochi, probabilmente grazie al suo equilibrio – questo è il migliore film della serie. Ed è significativo che concordino su questo critici (o spettatori) di posizioni ideologiche diverse. Al passo coi tempi, garbato, con la sua aria di vacanza, distaccato, il film si permette di parodiare tutti i precedenti film di Bond e anche vari classici della storia del cinema. Tra i consueti pregevoli apporti al cast tecnico si segnala questa volta il direttore della fotografia Claude Renoir, nipote del regista Jean Renoir, figlio a sua volta del pittore impressionista Pierre- Auguste Renoir. Di tutti i film di 007, forse il più intelligente e sottile.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a pesciolino »
[ - ] lascia un commento a pesciolino »
|
|
d'accordo? |
|
pacittipaolo
|
mercoledì 1 gennaio 2020
|
grande divertimento per tutti e per ciascuno
|
|
|
|
Al decimo film la serie che era stata per finita mostra una ottima tenuta spettacolare. Il ritorno alla regia di Lewis Gilbert dieci anni dopo Si vive solo due volte porta il film sul registro della parodia e dell'autoparodia (si citano tutti i precedenti 007 e non solo) rispetto al pedale della farsa dei due film precedenti. Il segreto di 007 è nella ricetta, ma a differenza del precedente il film non mostra la corda e non lesina sullo spettacolo, grandioso per tutti (la serie ormai si avvicina alle produzioni per bambini, cui piacque tanto “Squalo” che infatti tornerà in Moonraker e diventerà buono). Suggestive le scene ambientate nell'Egitto della grande archeologia, ottimo il commento musicale di Marvin Hamlish (che non fa rimpiangere John Barry), bella Barbara Bach che interpreta una Bond girl moderna per l'epoca, lontana dalle donne dei primi film, che sembra esistano soltanto perché Bond possa sedurle.
[+]
Al decimo film la serie che era stata per finita mostra una ottima tenuta spettacolare. Il ritorno alla regia di Lewis Gilbert dieci anni dopo Si vive solo due volte porta il film sul registro della parodia e dell'autoparodia (si citano tutti i precedenti 007 e non solo) rispetto al pedale della farsa dei due film precedenti. Il segreto di 007 è nella ricetta, ma a differenza del precedente il film non mostra la corda e non lesina sullo spettacolo, grandioso per tutti (la serie ormai si avvicina alle produzioni per bambini, cui piacque tanto “Squalo” che infatti tornerà in Moonraker e diventerà buono). Suggestive le scene ambientate nell'Egitto della grande archeologia, ottimo il commento musicale di Marvin Hamlish (che non fa rimpiangere John Barry), bella Barbara Bach che interpreta una Bond girl moderna per l'epoca, lontana dalle donne dei primi film, che sembra esistano soltanto perché Bond possa sedurle. Ottimo il lavoro agli effetti speciali di Derek Meddings, mentre John Glen, che dirigerà tutti i Bond degli anni '80, si occupa del montaggio, sempre un elemento fondamentale per rendere più avvincente il film. Egli considererà La spia che mi amava il migliore di tutti i film di 007. La raffinata fotografia é di Claude Renoir, nipote di Jean. Ken Adam per la penultima volta al lavoro in un film di 007, ha potuto avvalersi dei consigli di Stanley Kubrick per l'illuminazione di un gigantesco set. Quanto c'è di allarmante e terribile dietro la superficie dei film di 007- come aveva fatto rilevare Fellini -, la stessa ambiguità della figura femminile (non dimentichiamo che tutto 007 deve molto a Intrigo internazionale di Hitchcock) qui è accuratamente, marmoreamente nascosto e balena solo in alcuni momenti, subito corretti dallo scherzo (il regista Gilbert è maestro nel mostrare il lato buffo, divertente, anche comico delle situazioni serie e quindi a suo modo costruisce uno 007 più difficile, forse più intelligente degli altri, che se viene sondato bene rivela una profondità nascosta ma come nelle scene finali è il rilassato divertimento a farla da padrone, comunque un variazione sul tema di 007, che è stato sempre evasione, disimpegno - nonostante i toni manicheistici da guerra fredda dei primi film -). Anche se visto oggi il film sembra più vecchio e ha un minore senso di “presenza” dei primi della serie è, come tutti riconoscono, il migliore interpretato da Roger Moore, che ha - e ne è consapevole- una recitazione più limitata rispetto a quella di Connery ma a suo modo efficace, da gattone rilassato(Connery era più energico e certe scene - ben scritte - su misura per Moore, non avrebbero potuto andare bene per lui) E' una cosa degna di nota per la serie di 007 il riconoscere l'abilità degli sceneggiatori che di volta in volta venivano affiancati al veterano Richard Maibaum, questa volta Cristopher Wood. La leggerezza è una dote e la mano di Gilbert non è pesante come già si era rilevato in Si vive solo due volte, non esagera nel sesso e nella violenza, il suo 007 fa ironia prima di tutto con con se stesso (e infatti questo sarà uno dei film giudicati meglio da chi mantiene una opinione critica ideologico-politica sui film che sembrano prendersi più sul serio della serie, anche se è un dato di fatto che il loro politicamente scorretto ha incontrato e continua a incontrare un grosso favore del pubblico - materia per gli psicologi -). Se desiderate un film di puro divertimento, senza catechizzazioni e sottolineature moralistiche (non dimentichiamo che i film degli anni '60 erano anche razzisti - del resto secondo un avviso diffuso all'epoca, i moralisti erano razzisti, sul sesso e sul resto, basti pensare all'America -), questo film non vi deluderà; del resto, quale che sia la mano che imprime la sua personalità al film (ogni film, anche quelli seriali come 007, ha molto del carattere del regista) sono tanti e tanto di qualità di apporti del cast tecnico e artistico che non poteva essere altrimenti. Questo o quello, un film di 007 è sempre divertimento garantito.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a pacittipaolo »
[ - ] lascia un commento a pacittipaolo »
|
|
d'accordo? |
|
rmarci05
|
sabato 25 agosto 2018
|
il migliore 007 con roger moore
|
|
|
|
La spia che mi amava si rivela essere il migliore Bond con Roger Moore: piacevole, avventuroso e ironico (forse un pò troppo). Nonostante la banalità della storia alcune trovate di regia, come la battaglia finale e la stazione sottomarina, rendono il film ancora più godibile. Ben girate le scene d'azione.
|
|
[+] lascia un commento a rmarci05 »
[ - ] lascia un commento a rmarci05 »
|
|
d'accordo? |
|
fedeleto
|
martedì 27 giugno 2017
|
bond e amasova, due spie che si amavano..
|
|
|
|
Diversi sottomarini con armi nucleari delle rispettive potenze mondiali scompaiono nel nulla. Bond viene incaricato di scoprire cosa stia succedendo insieme alla bella Asimova, e scopre che un folle con una mini città marina è pronto a rubare quelle armi nucleari per far scoppiare una guerra facendo in modo che l'acqua sommerge tutto. Diretto da Lewis Gilbert (si vive solo due volte) la storia non brilla certo per la trama (ampiamente cambiata dal romanzo di Fleming) e a tratti ricorda si vive solo due volte, ma ad ogni modo la sceneggiatura di Maibaum e Wood si incentra molto sull'avventura, ottime le scenografie in Egitto, la macchina subacquea, e l'ironia non manca (quando Bond viene inseguito da un elicottero che gli spara e dice ad Asimova "Hai mai l'impressione di stare antipatico a qualcuno?), ottimo Curd Jurgens nella parte del cattivo, e memorabile il personaggio di squalo interpretato dal gigante Richard Kiel.
[+]
Diversi sottomarini con armi nucleari delle rispettive potenze mondiali scompaiono nel nulla. Bond viene incaricato di scoprire cosa stia succedendo insieme alla bella Asimova, e scopre che un folle con una mini città marina è pronto a rubare quelle armi nucleari per far scoppiare una guerra facendo in modo che l'acqua sommerge tutto. Diretto da Lewis Gilbert (si vive solo due volte) la storia non brilla certo per la trama (ampiamente cambiata dal romanzo di Fleming) e a tratti ricorda si vive solo due volte, ma ad ogni modo la sceneggiatura di Maibaum e Wood si incentra molto sull'avventura, ottime le scenografie in Egitto, la macchina subacquea, e l'ironia non manca (quando Bond viene inseguito da un elicottero che gli spara e dice ad Asimova "Hai mai l'impressione di stare antipatico a qualcuno?), ottimo Curd Jurgens nella parte del cattivo, e memorabile il personaggio di squalo interpretato dal gigante Richard Kiel. Indimenticabile la sequenza si apertura con Bond che si lancia dalla montagna con il paracadute, forse la più bella sequenza di apertura dell'intera saga.Moore sembra sempre più convinto nella parte, ma piccolo merito va anche alla bella Barbara Bach, che in un certo senso è l'aiuto-Bond.Colonna sonora buona, divertimento assicurato, e avventura al top.Sean Connery sembra solo un pallido ricordo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fedeleto »
[ - ] lascia un commento a fedeleto »
|
|
d'accordo? |
|
paolopace
|
domenica 2 ottobre 2016
|
il bond della distensione
|
|
|
|
Lontano anni luce, ma parente degli altri film di James Bond, che infatti cita tutti assieme ad altri classici, il secondo film della serie diretto da Lewis Gilbert è quello in cui Roger Moore è nella migliore forma, ottimamente coadiuvato da Barbara Bach e da Curd Jurgens, nei panni del cattivo che interpreta con finezza e credibilità, nonostante il fatto che il film sia uno dei meno seri della serie (e per questo più apprezzato dalla critica democratico-progressista che ha sempre considerato Bond una fantasia sociopatica reazionaria e stupida, un mondo che darebbe ragione alla visione di Stronmberg anche se non spetta a lui trarne le conseguenze pratiche). Cancellata l'ideologia (come già aveva fatto Guy Hamilton con "Una cascata di diamanti", soprattutto per l'apporto molto ironico dibConnery) Lewis Gilbert dà il suo meglio nell'amimare piacevoli vignette sfruttando tutte le possibilità spettacolari.
[+]
Lontano anni luce, ma parente degli altri film di James Bond, che infatti cita tutti assieme ad altri classici, il secondo film della serie diretto da Lewis Gilbert è quello in cui Roger Moore è nella migliore forma, ottimamente coadiuvato da Barbara Bach e da Curd Jurgens, nei panni del cattivo che interpreta con finezza e credibilità, nonostante il fatto che il film sia uno dei meno seri della serie (e per questo più apprezzato dalla critica democratico-progressista che ha sempre considerato Bond una fantasia sociopatica reazionaria e stupida, un mondo che darebbe ragione alla visione di Stronmberg anche se non spetta a lui trarne le conseguenze pratiche). Cancellata l'ideologia (come già aveva fatto Guy Hamilton con "Una cascata di diamanti", soprattutto per l'apporto molto ironico dibConnery) Lewis Gilbert dà il suo meglio nell'amimare piacevoli vignette sfruttando tutte le possibilità spettacolari. Una fantasia innocente, come il suo pubblico fanciullo di anima e d'età. Qua e là si avverte il cordone ombelicale che lega questo agli episodi più pretenziosi della serie (le cui cellule germinale sono tutte nei primi tre, se non solo nel primo, film. Ma stavolta non c'è copertura di smalto o metallo: c'è una lastra di marmo. Meravigliose le riprese in Sardegna; grande il salto con gli sci iniziale; suggestive le riprese in Egitto (splendidamente musicate da Marvin Hamlisch che non fa sentire la mancanza di John Barry); grande il lavoro ai modellini di Derek Meddings; le scenografie di Ken Adam vennero candidate all'Oscar, che avrebbero meritato. Grazie al talento dei collaboratori (in alcuni casi dei veri geni come Adam), alcune sequenza sono da antologia. Il film spinge tranquillamente il pedale del divertimento puro, come permette la chiave di approccio alla storia (tutta dovuta agli sceneggiatori, di Fleming c'è solo il titolo), parodistica con momenti comici. Ma nel 1977, in un momento di distensione internazionale, era difficile immaginare un altro tipo di Bond, che dà un messaggio democratico come farà ancor maggiormente il successivo. Potrebbe essere un Bond che mette tutti d'accordo, dal produttore al consumatore. Giù il cappello: anche i film semiseri possono essere capolavori. Occhio alle mani palmate del cattivo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a paolopace »
[ - ] lascia un commento a paolopace »
|
|
d'accordo? |
|
paolocorsi1967
|
domenica 21 agosto 2016
|
sontuoso spettacolo per tutti e per ognuno
|
|
|
|
Uno dei migliori film di tutta la serie, della quale cita tutti gli episodi più altri celebri film della storia del cinema. Lewis Gilbert è il regista più progressista della serie di 007, e con molta intelligenza costruisce un magnifico spettacolo consapevole dei limiti culturali dell'operazione, ma anche di quegli sconfinati spettacolari. Alcune scene ambientate in Egitto ritrovano e anzi rinnovano l'incanto dei momenti migliori della serie. Lo stesso Moore, consapevole del suo registro eccellente ma più limitato rispetto a Connery è al suo meglio in una storia che abbandona i toni freddi e manicheistici da guerra fredda per ritrovare uno smalto narrativo degno delle storie seriali semiserie cui 007 è stato fin dall'inizio debitore.
[+]
Uno dei migliori film di tutta la serie, della quale cita tutti gli episodi più altri celebri film della storia del cinema. Lewis Gilbert è il regista più progressista della serie di 007, e con molta intelligenza costruisce un magnifico spettacolo consapevole dei limiti culturali dell'operazione, ma anche di quegli sconfinati spettacolari. Alcune scene ambientate in Egitto ritrovano e anzi rinnovano l'incanto dei momenti migliori della serie. Lo stesso Moore, consapevole del suo registro eccellente ma più limitato rispetto a Connery è al suo meglio in una storia che abbandona i toni freddi e manicheistici da guerra fredda per ritrovare uno smalto narrativo degno delle storie seriali semiserie cui 007 è stato fin dall'inizio debitore. Barbara Bach è bellissima (e anche Caroline Munro, che torna più sexy che mai da "Al servizio segreto di sua maestà", il migliore dei film della serie), Curd Jurgens è un cattivo godibilissimo e "Squalo" è piaciuto così tanto, specie ai bambini (quello di Gilbert è uno 007 adatto a tutta la famiglia) che tornerà nel prossimo episodio, sempre gilbertiano, diventando buono. Oltre al meraviglioso Egitto della grande archeologia, altri stupendi sfondi di questo estremamente godibile film sono le Alpi austriache e la Sardegna della Costa Smeralda. Grande musica di Marvin Hamlish (che si è ispirato da Mozart ai Bee Gees), che riesce nel difficile compito di non far rimpiangere John Barry, e superba fotografia di Claude Renoir, nipote del regista Jean, che putroppo non potè continuare a causa di problemi alla vista. In alcune inquadrature Gilbert ha modo di mostrare di non essere secondo a nessuno per i film di 007 come senso della spettacolarità, su come far muovere gli attori in uno spazio largo e nel piacere della composizione della inquadratura. Ken Adam aveva appena vinto l'Oscar per il sublime lavoro per Barry Lyndon - sforzo che gli era costato addirittura un ricovero in clinica - ma lo avrebbe meritato anche per ognuno dei film di 007 cui ha prestato il suo geniale apporto. Qui si fa aiutare nientemeno (non accreditato) da Kubrick nell'illuminare le scene girate nel teatro più grande del mondo, costruito apposta per 007, e visitato dal Primo Ministro britannico all'inaugurazione. Grande lavoro di Derek Meddings, per i quali non si riconosce la grandezza reale dai modellini ricostruiti in scala. Ottimi i dialoghi scritti da Cristopher Wood, perfettamente adattati al Bond di Moore, che è un gattone sornione e rilassato e non possiede la energicità di Connery. Un film nello spirito della distensione Est - Ovest di quel periodo e anche del femminismo, con l'agente "Tripla X" che è in pratica uno 007 donna. Riposato e sorridente, semplice e intelligente, fresco e smaliziato, è un Bond che non nasconde i suoi anni (15, parecchi per una serie), ma è arzillo come il protagonista Moore, in realtà un po' troppo vecchio per la parte (49 anni rispetto all'età ideale di Connery che ebbe l'apice sui 33-34, un'età da ancora buon calciatore).
[-]
|
|
[+] lascia un commento a paolocorsi1967 »
[ - ] lascia un commento a paolocorsi1967 »
|
|
d'accordo? |
|
angelino67
|
venerdì 27 maggio 2016
|
bond per famiglie
|
|
|
|
Ritorna il Bond fumetto di Lewis Gilbert che cancella i toni seriosi e manicheistici (come prova la figura del cattivo, che non ha tutti i torti e a suo modo é un idealista) per un recupero del linguaggio delle vecchie comiche e dell'helzapoppin', in cui si prendono in giro tutti i Bond precedenti e si parodiano anche grandi capolavori del cinema. I personaggi sono maschere ma di notevole questo film ha la valorizzazione dei luoghi, specie l'antico Egitto, in alcune sequenze tra le più suggestive, per connubio immagini-musica (un ottimo Marvin Hamlish, candidato all'Oscar sia per la colonna sonora che gli fu ispirata dai Bee Gees, allora popolarissimi, che per la canzone "Nobody does it better" cantata da Carly Simon;), di tutta la serie del Bond.
[+]
Ritorna il Bond fumetto di Lewis Gilbert che cancella i toni seriosi e manicheistici (come prova la figura del cattivo, che non ha tutti i torti e a suo modo é un idealista) per un recupero del linguaggio delle vecchie comiche e dell'helzapoppin', in cui si prendono in giro tutti i Bond precedenti e si parodiano anche grandi capolavori del cinema. I personaggi sono maschere ma di notevole questo film ha la valorizzazione dei luoghi, specie l'antico Egitto, in alcune sequenze tra le più suggestive, per connubio immagini-musica (un ottimo Marvin Hamlish, candidato all'Oscar sia per la colonna sonora che gli fu ispirata dai Bee Gees, allora popolarissimi, che per la canzone "Nobody does it better" cantata da Carly Simon;), di tutta la serie del Bond. L'hotel Cala di Volpe sulla Costa Smeralda, dalla originale architettura curvilinea, era già stato filmato da Alberto Sordi nell'episodio "La camera" di "Le coppie" del 1970, una delle sue regie migliori. Girato con grande perizia: tecnicamente, Lewis Gilbert è il miglior regista, prima di Sam Mendes, della serie. La fototografia é di Claude Renoir, nipote del celebre pittore. Le scenografie sono di Ken Adam (reduce dall'Oscar per Barry Lyndon e candidato per questo film all'Oscar, che avrebbe meritato per almeno uno dei tanti film di 007 ai quali ha ha fondamentalmente e meravigliosamente contribuito), che ha fatto costruire il più grande set cinematografico del mondo - aiutato da un non accreditato Stanley Kubrick per illuminarlo - per allestire l'interno della petroliera di Stronmberg, affianca a un sornione e rilassato Roger Moore la bellissima Barbara Bach, che suggella a un tempo la correttezza politica di questo Bond sia per la parità uomo-donna sia per il clima di distensione (le spie russe e occidentali lottano insieme) che aveva avuto il culmine nella missione spaziale congiunta Apollo-Soyuz nel 1975. Il film é una galleria di spettacolo gaudioso, per tutta la famiglia, compresi i bambini a cui é piaciuto molto "Squalo" (i cui denti sono stati disegnati dalla direzione artistica di Katharina Kubrick Hobbs) che infatti nel successivo episodio tornerà e diventerà buono. In questo festival, profuso della fantasia e della immaginazione degli sceneggiatori Richard Maibaum e Christopher Wood (solo il titolo é originario di Fleming), non é che l'angoscia, i tremiti, gli allarmi siano assenti, ma sono nascosti sotto una lastra spessa e sono appena avvertibili in alcuni momenti del film. Stupendi alcuni stacchi di montaggio, opera di John Glen, futuro regista di tutti i Bond degli anni '80.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a angelino67 »
[ - ] lascia un commento a angelino67 »
|
|
d'accordo? |
|
natoacittè
|
giovedì 10 marzo 2016
|
sentimento comunque per il classico di holliwood.
|
|
|
|
componente della saga mitica solito english humor e tante altre
disavventure nonchè ancora di divertimento e odierno,
specie e sopratutto nei 18 minuti d'azione di tante avventure,
non credetevi meglio di bond, agente speciale e classic films.
|
|
[+] lascia un commento a natoacittè »
[ - ] lascia un commento a natoacittè »
|
|
d'accordo? |
|
|