Riuscitissima commedia brillante, sofisticata e briosa, che diverte in modo spassoso e accattivante dall’inizio alla fine.
La sceneggiatura veramente ottima del bravo Nunnally Johnson, contempla un’idea iniziale assolutamente geniale da cui si sviluppano tre storie distinte, tante quante sono le protagoniste della pellicola: Lauren Bacall, Betty Grable e Marilyn Monroe.
La storia centrale è quella con protagonista la Bacall, molto brava nella parte della cinica e determinatissima cacciatrice di un ricco marito, ma brava anche nel conquistarsi sin da subito la scena grazie al buffo duetto con l’agente immobiliare, liquidato in quattro e quattr’otto, che sin da subito illustra esaustivamente il suo personaggio.
Meno centrali le vicende della Grable e della Monroe: la seconda, oltre alla sua prorompente fisicità, punta su un simpatico espediente, quello della miopia, che seppur vecchio quanto il cucco comunque ben funziona, riuscendo a rendere divertente ed un po’ originale il personaggio, rispetto alla solita bella svampita interpretata tante altre volte; viceversa la Grable, che è irresistibilmente comica, non ha bisogno di ricorrere a particolari espedienti.
Eccellente la regia di Jean Negulesco; bella la trovata della scena di apertura del film, con una imponente orchestra che si esibisce impeccabilmente, preparando lo spettatore ad uno spettacolo che si preannuncia elegante e raffinato. La stessa orchestra comparirà di nuovo per pochi secondi alla conclusione della pellicola.
Oltre alle tre protagoniste si ricordano il grande William Powell che recita una parte da gentiluomo dai modi eleganti che gli sta a pennello, Rory Calhoun nella parte che vede come protagonista la Grable, Cameron Mitchell, che invece si innamora della Bacall, e David Wayne in una parte più che altro comica.
Benché la morale della pellicola sia che i sentimenti sinceri e genuini prevalgono sull’avidità, comunque perché l’happy end sia veramente tale non si rinuncia ad una conclusione estremamente positiva anche sul piano economico, come molte volte avviene in commedie americane di questo tipo.
Ottime le musiche
L’opera è impreziosita da uno splendido humor con molte battute esilaranti che la arricchiscono.
Decisamente ben eseguite e suggestive le riprese iniziali di alcuni famosi scorci della città di New York.
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