Manuela Grassi
Panorama
Che la penale sia fissata esattamente in una libbra della vostra bella carne,! da prendersi e tagliarsi in quella parte/ del vostro corpo che più mi aggrada». Avvolto nella vile gabbana d’ebreo, gli occhi pieni di dolore e risentimento, la pronuncia sapientemente strascicata, Shyloch «il mostro» conclude il suo patto con Antonio, il gentiluomo borghese bisognoso di ducati. Nella tragicommedia di William Shakespeare Il mercante di Venezia, Antonio è il protagonista. Nella versione cinematografica firmata Michael Radford, il regista del Postino, tutta l’attenzione si concentra per forza di cose sul vecchio usuraio del ghetto: il grande Al Pacino. [...]
di Manuela Grassi, articolo completo (5404 caratteri spazi inclusi) su Panorama 27 gennaio 2005