Titolo originale | Frost |
Anno | 2008 |
Genere | Commedia |
Produzione | USA |
Regia di | Steve Clark |
Attori | Jason Behr, Monet Mazur, Krysten Ritter, Lucy Gordon, Mike Landry India Ennenga, Polina Frantsena, Jessica Gomes, Maria Jurado, Lydia Hearst, Nicole Trunfio, Leticia Cline, Amber Noelle Ehresmann, Leah Cary, Shannan Click, Ruza Madarevic, Gavin Bellour, Robert T. Bogue, Lauren Burns, Lauren DeJulio, Charles Everett, Ashley Greenfield, Ira Lopez, Meghan Marx, Thomas Moffett, Kathy Searle, James A. Stephens, Carlos Velazquez. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 27 maggio 2009
CONSIGLIATO N.D.
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Ancora scosso dal recente suicidio della madre, Jack Frost (Jason Behr) scopre che la ragazza che amava durante l'infanzia sta per sposare un altro uomo. Il bel playboy di New York City precipita così in una spirale di alcolismo e autodistruzione, mentre i suoi migliori amici Ozzy, Scotch e Kate lottano per riportarlo alla realtà. Sarà però l'undicenne Sophie, vicina di casa di Jack, a far ragionarlo regalandogli perle di rara saggezza e spingendolo a vedere le cose da un diverso punto di vista.
Sono rarissimi i film “che parlano di Dio”. Questo è un degno rappresentante della ristretta categoria. Giusto per fare qualche altro esempio: “La vita ornata degli angeli” di Zonka; “Lezioni di piano” di J.Campion; “L'attimo fuggente” di P.Weir; “American beauty” di S.Mendes; “Philadelphia” di J.Demme. Questo playboy è un “ragazzo che gioca” con la morte più che con la vita.
Grown men behaving like emotional infants are seldom fun to be around, a truism that “The Last International Playboy” does nothing to disprove. Set against a backdrop of pointless parties and guileless nudity (courtesy of a pride of supermodels, all hair and hipbones), Steve Clark’s debut feature follows the improbably named Jack Frost (Jason Behr), a mopey writer fixated on the approaching marriage [...] Vai alla recensione »