Masters of Horror: Il gusto della paura

Alla fine degli anni Settanta, lo scherzo di una gang di ragazzini, fatto ai danni del gelataio Buster (William Forsythe), finisce in tragedia. La morte del pagliaccio che vendeva gelati lascia il segno nella vita di Layne (Lee Tergesen), uno dei componenti della banda West End Bunch fautrice dell'incidente, che, una volta cresciuto, continua a soffrire di sensi di colpa. Quando gli altri suoi vecchi amichetti vengono uccisi uno ad uno da una forza misteriosa e inspiegabile, Layne dovrà sbrigarsi a trovare un modo per fermare il massacro.
Anche un pagliaccio può rivelarsi 'cattivo', così come il dolce più 'buono del mondo' e più amato dai bambini può diventare un virus pestifero. Il titolo originale del film - "We All Scream For Ice Cream" - suggerisce un'interpretazione giocosa dell'intreccio, riecheggia la canzoncina intonata da Benigni nel carcere di Daunbailò e, più in generale, ripropone suoni e melodie tipiche delle filastrocche per bambini. La parte iniziale vede protagonista un gelataio truccato da clown, un po' ritardato mentalmente ma buono come il pane, che si diletta a vendere gelati e a impressionare la clientela (tutti sotto il metro di altezza) con abili giochi di prestigio. Un coniglio nascosto in un cappello, il buffo naso rosso e una capigliatura riccioluta e coloratissima sono le caratteristiche di Buster, che si chiama come il comico del cinema muto Keaton, anche lui solitario e ironico cantore della vita. Quando il gruppo di ragazzini della gang del quartiere decide di andare oltre agli scherzi innocenti di ogni giorno, il destino decide di fregare sia loro che il povero gelataio pagliaccio. A questo punto, da un'introduzione fiabesca nasce una storia che di fanciullesco non ha proprio nulla. Qui, come nel film It, a cui Holland attinge a piene mani, ciò che è apparentemente vitale e gioioso si trasforma in una macchina da guerra che corre sulle strade sulle note di un'inquietante musichetta da carillon. Malgrado il tema sia innegabilmente visto e stravisto al cinema, come nelle più classiche rappresentazioni horror della tv, il regista riesce a confezionare una piccola storia abbastanza coinvolgente che smarrisce il gusto solamente nell'improbabile sequenza finale. Dolci e zuccherose palline di gelato possono sconfiggere le forze del male? Questa piccola favola nera ci racconta come la vendetta sia sempre un piatto che va servito freddo, ancora meglio se 'congelato'. 