Titolo originale | La tourneuse de pages |
Anno | 2006 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Francia |
Durata | 85 minuti |
Regia di | Denis Dercourt |
Attori | Catherine Frot, Déborah François, Pascal Greggory, Clotilde Mollet, Xavier De Guillebon Christine Citti, Jacques Bonnaffé. |
Uscita | venerdì 9 febbraio 2007 |
Tag | Da vedere 2006 |
Distribuzione | Mikado Film |
MYmonetro | 3,24 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Un dramma tutto francese per raccontare storie di vita che s'intecciano con l'amore per la musica. In Italia al Box Office La voltapagine ha incassato 369 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Mélanie ha dieci anni e una passione: il pianoforte. Una distrazione, provocata dalla presidente della commissione esaminatrice, compromette l'esecuzione e l'opportunità di entrare al conservatorio. Delusa dall'accaduto, Mélanie rinuncia per sempre alla musica. Qualche anno dopo, cresciuta e impiegata presso l'ufficio legale del signor Fouchécourt, la ragazza diventa la balia del figlio, Tristan, e la voltapagine della moglie, Ariane. La donna, nota concertista, è la responsabile del suo insuccesso e della sua rinuncia. Mélanie non mancherà di restituirle la cortesia. L'irrinunciabile materia dell'esistere di Mélanie è la vendetta, servita fredda dal regista e accumulata sotto un'apparente normalità.
Come Chabrol, Denis Dercourt crea una realtà ambigua e irrazionale dentro la quale agisce un personaggio ossessivo e ossessionato. La vita di Mèlanie, che un caso accidentale ha privato della musica, è rimasta sospesa per anni, nell'attesa, mai realizzata e sempre abortita, di una nemesi. Il destino, altrettanto fortuitamente, le fa incontrare di nuovo Ariane, colpevole di avere firmato un autografo dimenticando di ascoltarla. Ritrovarla risveglia la vertigine della vittima per il suo carnefice, braccato con una determinazione implacabile. Dercourt compie a questo punto un'accurata analisi sulla follia quotidiana, attraverso la sua soffocante repressione piuttosto che la sua teatrale esplosione. L'errore di Ariane ieri mette a repentaglio oggi la sicurezza della sua famiglia, Mélanie è la proiezione di quella "colpa" che torna come un fantasma a minacciarla.
La giovane donna che riemerge dal terreno del rimosso ha il volto angelico di Déborah François, la mamma dell'Enfant dei Dardenne, a cui si contrappone la bellezza matura e fragile di Catherine Frot, concertista scostante che finisce manipolata e innamorata. Quello di Dercourt è un thriller psicologico, sotto pelle, che trasforma una vendetta personale in una sociale. Mélanie è figlia di genitori piccolo borghesi che puntano, per "arrivare", sul talento della loro creatura, condannata dalla vanità alto-borghese a restare invisibile. Il regista non ha fretta di rassicurare lo spettatore sulle reali intenzioni della ragazza, la manifestazione dei suoi propositi non sarà perciò catartica.
LA VOLTAPAGINE disponibile in DVD o BluRay |
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LA TOURNEUSE DE PAGES Film cupo, percorso da un’ira tutta interiore, tanto da farne una storia intimista. La voltapagine, presentato nella sezione Un certain regard a Cannes 2006, scorre tagliente, asciutto, lineare sul solco della poetica noir di Chabrol. Non solo per il tema trattato, ma soprattutto per il cinismo e la durezza quasi nichilista che si respirano nel film, il [...] Vai alla recensione »
(Attenzione, contiene spoiler) Il sogno di una vita andato in frantumi per colpe altrui: la rabbia repressa che si accumula e la vendetta come unica ragione di vita. In poche parole, si potrebbe riassumere così questo film, che tratta, appunto, di una vendetta. Una vendetta, però, che parte da molto lontano. Talmente lontano che dobbiamo tornare indietro nel tempo di una decina d’an [...] Vai alla recensione »
Definire "La voltapagine" film Thriller è forse eccessivo, mi pare più congrua la definizione di "metafisica della vendetta". E' un bel film, assai professionale e controllato nella realizzazione e impreziosito da un cast perfetto. La sceneggiatura appare forzata, un pò improbabile in alcuni passaggi chiave, ma nell'insieme regge bene allo scopo. Certo, una vendetta ricercata e pianificata con tanta [...] Vai alla recensione »
Un film piccolo (nel senso di: breve e poco costoso) che è intelligente, lucido, sottile, elegante, ambiguo e cattivo. Chabrol, specialmente l’ultimo (deludente) Chabrol, c’entra niente. A meno che non lo si debba tirare in ballo ogni volta che c’è un’esplosione di follia (qui metodica e scaltra) e uno scontro (peraltro, parecchio sottotraccia) tra alta e piccola borghesia.
Film drammatico ben interpretato da attrici note e meno .Mi ha colpito l'interpretazione della giovane attrice molto espressiva.Il film e' interessante e intenso nel complesso prendendo l'attenzione dello spettatore.L'ambiguita' e' la cosa che emerge verso la fine del film che nel complesso e' simpatico e particolare.Voto 7
film avvolte avvincente ma di non profonda capacità intarpetatriva
Stilisticamente fin troppo " perfetto", misurato e lineare non riesce però a suscitare emozioni nel pubblico. A volte alcuni sprazzi eccessivi di rancore che la protagonista non riesce a controllare ( la stilettata sul piede del malcapitato corteggiatore e la testa tenuta sott'acqua del bimbo ) fanno pensare che la vendetta possa consumarsi in maniera più [...] Vai alla recensione »
Psicopatologia di una musicista. Avevamo negli occhi ancora nitida l'eccelsa interpretazione sado-maso di Isabelle Huppert ne La Pianista di Michael Haneke, quand'ecco un altro film europeo, sempre con regia maschile, centrato su una disturbata figura di donna morbosamente appassionata del medesimo strumento, vissuto come mezzo di raggiungimento della perfezione melodica, e quindi artistica.
Storia francese raffinata e terribile sulla vendetta, La voltapagine di Denis Dercourt è interpretato da due ottime attrici e fa un uso magnifico della musica. Il regista, 43 anni, parigino, è stato solista di viola nell'Orchestra Sinfonica Francese, è ora docente di viola e di musica da camera al Conservatorio di Strasburgo: oltre questa sua particolarità, è bravissimo nel disporre le figure nello [...] Vai alla recensione »
Lady Vendetta in Francia. Senza sangue, senza grida, anzi quasi senza parole. Con una trama finissima di sguardi che privilegia l'alluso, il non detto, omettendo i riferimenti espliciti, a volte fino a una ellissi. Si comincia in un Conservatorio dove Mélaine, pianista in erba con qualità, deve sostenere un esame di ammissione da cui dipenderà il suo avvenire.
L'atteggiamento sprezzante di una concertista di fama impedisce alla piccola Mélanie di superare il concorso d'ammissione al conservatorio. Una decina d'anni dopo, il marito della pianista assume Mélanie, divenuta una ragazza riservata e taciturna, per occuparsi del loro figlio. La giovane, invece, si rivelerà indispensabile alla sua antica esaminatrice girandole le pagine delle partiture durante i [...] Vai alla recensione »
Le mani delicate di una fanciulla volano sui tasti di un pianoforte. Le mani robuste di un uomo afferrano un blocco di manzo, spezzano, affettano, ne fanno cotolette. L'uomo, macellaio, è il padre della piccola, pianista di sicuro talento. Ma il giorno dell'esame in Conservatorio qualcosa va storto. Un'esaminatrice, famosa pianista, si distrae scioccamente mentre Mélanie esegue Bach.
Figlia di una coppia di macellai che abitano in una piccola cittadina di provincia, Mélanie a dieci anni mostra un grande talento nel suonare il pianoforte. Partecipa così al concorso per entrare al conservatorio, ma fallisce, turbata dall'atteggiamento disinvolto della presidentessa di giuria, una celebre pianista che accetta di firmare un autografo mentre Mélanie si esibisce.
Il pianoforte non addolcisce il cuore: Condoleezza Rice lo dimostra ogni giorno al mondo intero. Da questa verità Denis Dercourt ha tratto un film intimista: un duello al femminile in cui la tensione si snoda attraverso note ovattate. Una piccola aspirante pianista fallisce il suo esame di ammissione al conservatorio a causa della presidente della giuria, un'affermata pianista che la mette in soggezione. [...] Vai alla recensione »
In una pagina di "Pastorale americana", Philip Roth racconta una riunione tra ex compagni di scuola, molti anni dopo la fine del liceo, quando ormai gli acciacchi cominciano a pesare. Aggiungono tristezza alla faccenda (che però deve essere un pensiero solo nostro e di Roth, a giudicare dalla quantità di persone che usano internet per mettersi in contatto con i vicini di banco del liceo) gli scherzi [...] Vai alla recensione »
Che bell'onor s'acquista in far vendetta, scriveva Dante nelle Rime, e Francis Bacon confermava e precisava: La vendetta è una sorta di giustizia selvaggia. Sentimento diffuso in ogni epoca e in ogni contesto, la vendetta, figlia di un rancore sordo e di una memoria muta, che non si confida a nessuno, sembra essere ancora più comune e crudele negli ambienti artistici e intellettuali.
Banali per uno, per un altro sono invece decisivi certi momenti avuti in comune. La voltapagine di Denis Dercourt racconta dunque d'una giovane (Deborah François) che da ragazzina ha perso l'occasione della vita come pianista per la leggerezza dell'artista affermata (Catherine Frot), che ne esaminava distrattamente il lavoro. La incontra dopo anni e s'adatta a lavorare per lei come voltapagine dello [...] Vai alla recensione »
Mélanie, povere origini, figlia di macellaio, grande passione per il piano, fallisce a dieci anni l'esame di ammissione al conservatorio perché incrocia come esaminatrice, un'orrenda supersnob di concertista. Trasforma così lamore per la musica in odio mortale e, dieci anni dopo, assunta come baby sitter in casa dell'arrogante pianista, ne diventerà prima voltapagine e confidente, poi implacabile giustizier [...] Vai alla recensione »