Anno | 2002 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA, Paesi Bassi, Francia |
Durata | 96 minuti |
Regia di | Larry Clark |
Attori | Adam Chubbuck, James Bullard, Seth Gray, Eddie Daniels, Zara Mcdowell Maeve Quinlan, Stephen Jasso, Wade Andrew Williams, Tiffany Limos, Julio Oscar Mechoso, James Ransone, Patricia Place, Amanda Plummer, Mike Apaletegui, Harrison Young, Ashley E. Crisp, Lazavier James, Daniel Helwick. |
MYmonetro | 3,04 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 3 giugno 2013
Il suicidio di un ragazzo sconvolge gli abitanti di un sobborgo di Los Angeles. Ma dietro questo gesto estremo, le vite di un gruppo di adolescenti della città si intrecciano, rivelando un mondo denso di conflitti.
CONSIGLIATO SÌ
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Ken Park e’ un adolescente che vive in un ordinato sobborgo di Los Angeles, che un giorno si suicida sparandosi alla tempia.
Gli amici di Ken non hanno vite meno scioccanti: Shawn la mattina marina la scuola per avere incontri sessuali con la madre della propria fidanzata; Peaches è succube di un padre che la crede ancora pura e illibata; il sensibile Claude deve subire le pulsioni incestuose di un padre ubriacone; Tate vive con due nonni che sembrano usciti dalle pubblicità televisive e pratica una sorta di onanismo estremo.
L'occhio implacabile di Larry Clark, pioniere di un esibito voyeurismo, già all'indice per film espliciti quali "Kids" e "Bully", mostra le vite vuote di questi ragazzi, che non trovano dialogo e felicità se non nel sesso, vissuto senza freni né disperazione; avvicinandosi con studiata oggettività alla pornografia, Clark varca senza pudori la soglia del manierismo e della malizia, addentrandosi nella parte più innominabile del lato oscuro del sogno americano: una legione di ragazzi che non crede più a nulla, e nulla chiede se non, disperatamente, amore e comprensione. Un film coraggioso, anche se non per tutti i palati.
KEN PARK disponibile in DVD o BluRay |
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Visalia, contea di Tulare, California. Dall'inspiegabile suicidio di un giovane skater senza apparenti problemi, si apre una finestra sulla vita di un gruppo di giovani adolescenti alle prese con famiglie problematiche e con i complicati rapporti generazionali, ma anche lo spaccato di una realtà di provincia che sotto l'apparente normalità della vita borghese cova inconfessabili [...] Vai alla recensione »
Un parcheggio di esistenze deragliate e destrutturate come solo il mondo moderno sa produrre, un mondo di parassiti sociali e di vite inutili il cui incastro di luoghi comuni regola un tempo a tratti dilatato a tratti convulso che incastra superfici nel tentativo di trovare una profndità. Molto più corposo di Gus Van Sant, meno profondo di Pasolini ma lontano da entrambi perchè [...] Vai alla recensione »
il suicidio di ken park è l'anello che unisce le storie di quattro ragazzi di una cittadina nella periferia di los angeles; sono storie estreme che parlano di abuso, squilibrio, sesso e morte. ma violenza sembra la parole che più accomuna la loro adolescenza, succubi di adulti problematici e autoritari. l'episodio di Tate, dov'è lui il protagonista attivo della sessualit&a [...] Vai alla recensione »
Larry Clark firma un film sugli adolescenti borderline e sulle loro esistenze violate, sregolate, innocenti e depravate nello stesso tempo. Il limite principale di questo film sta nella forma: uno spaccato verista che non indaga le cause sociali dei fenomeni che racconta, rischiando, così, di cadere nell'autocompiacimento.
Quentin Tarantino è notoriamente fissato coi piedi femminili, Larry Clark coi peni. Non intendo annoiare qualcuno spiegando dettagliatamente perché preferisco Tarantino e d'altra parte ammetto che è soltanto una questione di gusti ma un regista dovrebbe capire quando è giusto coivolgervi il pubblico e quando invece tenerli per sè.
Dietro il suicidio del giovane Ken Park, si nascondono altre storie di giovani ragazzi alle prese con problemi quotidiani. Clark riprende la vita reale, e lo fa senza tagli, sbattendoci in faccia ogni scena nella sua brutale naturalezza.
Devo premettere che la prima volta non ero riuscita a guardarmelo tutto. È uno dei film più erotici della storia, le scene di sesso sono fin troppo esplicite, quindi (chi leggerà la mia recensione) non lo guardasse chi non è abituato a tutto ciò. Le vite di quei 4 ragazzi ruotano attorno al suicidio di questo giovane di nome Ken Park. Ho avuto modo di leggere, su una cronaca, che tutto l'erotismo concentrat [...] Vai alla recensione »
è un film nudo e crudo con degli spunti lirici iperrealistici. Le scene di sesso con la bionda di beautiful rendono giustizia al film e completano il sogno erotico del 100% degli adolescenti maschi etero di tutto il mondo occidentale. Essenzialmente un film per maschi, sfido a trovare una ragazza o donna che lo apprezzi.
E' un film un pò pesante e quando finisce ti lascia un pò l'amaro in bocca, però secondo me è bello perchè - tramite i suoi protagonisti mentalmente disturbati o frustrati - riesce a restituire il ritratto di una società variamente malata di nichilismo, materialismo e edonismo.
Delicato e di una perversione 'naif' questo film di Larry Clark. Il motivo sessuale decora il problema basilare del rapporto dei giovani tra loro stessi o con genitori e parenti. A molti non piace, lo definirei un film per adolescenti, come può essere The Dreamers. Un Gus Van Sant versione soft-core e un po' guardone.
Chi è Ken Park, e soprattutto perché un giorno come gli altri, davanti alla solita pista di skateboard, decide di impastare capelli rossi e cervello una volta per sempre? Il gesto che apre il film, titolo come il nome di quel ragazzino che gli altri chiamano - ma lo scopriremo dopo - «collo di merda», Ken Park appunto ne contiene già tutta l'emozionalità stridente e disperata.
Tre talenti bizzarri: Larry Clark, autore antihollywoodiano molto chiacchierato per la violenza dei suoi ritratti d'adolescenti(Kids, Bully); Harmony Korine, il regista di Julien Donkey Boy e Gummo, Ed Lachman, il direttore della fotografia che ha "Studiato" con Nykvist, Storaro e Müller e poi ha lavorato per Wenders, Schrader, Bertolucci, Godard, Herzog.
Larry Clark, ex fotografo, sessantenne americano già autore di Kids e di Bully, con l’aiuto del suo giovanissimo sceneggiatore Harmony Korine, con innocenza o senza, realizza film oltraggiosi, ben fatti, autentici, su un unico tema: gli adolescenti. Sostiene un’unica idea, certo non nuova: che gli adolescenti pensano soltanto al sesso e provano un’insofferenza sprezzante verso gli adulti.
Madamine e cavalieri, il catalogo è questo: papà torna a casa ubriaco e cerca di fare sesso orale col figlio adolescente; mentre il marito è al lavoro, la casalinga bionda si fa fare il cunnilinctus dal fidanzatino della figlia (confrontare i manifesto del film); un altro babbo inscena un matrimonio privato con la sua rampolla, di cui è gelosissimo; quando non vanno in skateboard e non si suicidano, [...] Vai alla recensione »