Titolo originale | The Shout |
Anno | 1978 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 87 minuti |
Regia di | Jerzy Skolimowski |
Attori | Susannah York, John Hurt, Tim Curry, Alan Bates, Robert Stephens, John Rees Carol Drinkwater, Julian Hough, Nick Stringer. |
Tag | Da vedere 1978 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | 3,60 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 25 marzo 2014
Durante una partita di cricket tra dottori e pazienti in un ospedale psichiatrico, il paziente incaricato di segnare il punteggio racconta una strana ed inquietante storia. Il film è stato premiato al Festival di Cannes,
CONSIGLIATO SÌ
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Durante una partita di cricket tra dottori e pazienti in un ospedale psichiatrico, il paziente incaricato di segnare il punteggio racconta una strana ed inquietante storia, omettendo di esserne il protagonista. Racconta di uno studioso ritornato da anni trascorsi in compagnia degli aborigeni e di come questi turbi la quiete di una tranquilla coppia.
Scrigno di significati quasi inespugnabile nel suo ermetismo, The Shout di Jerzy Skolimowski, noto in Italia come L'australiano, è uno dei capitoli più potenti della filmografia del regista polacco. Basato sul testo di Robert Graves, L'australiano è un'indagine nella natura primordiale dell'istinto, nel potere misterioso della carnalità più ancestrale; un regno dimenticato in cui la magia, oscura e terribile, esiste e in cui le posticce convenzioni sociali non hanno alcun significato. Come nel successivo L'ultima onda di Weir l'entroterra australiano è l'habitat ideale perché l'insondabile e l'inesprimibile abbiano luogo; per concretizzarsi nella potenza dell'Urlo, capace di trarre alimento da abissi di disperazione per vomitare la propria furia sulla natura circostante, annientando qualunque forma di vita. Dalla contrapposizione tra l'urlo dello sciamano Crossley e la ricerca sul suono, figlia di esperimenti e studi, effettuata da Anthony prende spunto la lettura più comune di un film chiuso a (facili) interpretazioni: la purezza dell'arte, libera dalle tagliole della società, che sovrasta con la sua potenza la ricerca della creatività attraverso test scientifici. L'artista-mostro, nella sua forma più incontaminata, è terrificante e onnipotente, tale da soggiogare le creature - Susannah York che diviene oggetto sessuale del dominus Crossley - piegandone le volontà. Ciò di cui è capace è qualcosa che non si cela in alcun libro, ma solo nei misteri del creato.
Nemmeno l'amore ha più significato, se non come unica forma di risposta possibile dell'uomo comune a una comunicazione che proviene da un altro livello di percezione rispetto a quello consueto. I colpi di scena e la vendetta di Anthony sono giocati attraverso meccanismi narrativi che possono apparire confusi, ma che rispecchiano la libertà di un linguaggio, assai vicino al free cinema inglese, legato alla sua epoca ma di indubbio fascino. Una visione impressionante e suggestiva, quella de L'australiano, a prescindere dagli anni trascorsi.
In un paesino inglese, la locale squadra di cricket sfida quella del manicomio. Un ricoverato, Charles, fa da giudice affiancato da Robert (sano) e nel corso dell'incontro gli racconta la propria storia. Charles ha imparato da un aborigeno australiano a concentrare la forza in un urlo devastatore e mortale. Per questo fu internato in casa di cura per malattie mentali. Finito il racconto, Charles urla e muore. Questo film ottenne il premio speciale al Festival di Cannes nel 1978. Pellicola singolare e suggestiva.
L'AUSTRALIANO disponibile in DVD o BluRay |
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Sullo sfondo di una partita di cricket giocata all'interno di un manicomio, un misterioso paziente racconta ad un ragazzo, ospite dell'istituto, una storia apparentemente inverosimile. Narra di Anthony, un topo da laboratorio che passa intere giornate a studiare - registrare - copiare qualsiasi tipo di suono, e di come si imbatta per caso in un misterioso viandante il quale ha tramandato la [...] Vai alla recensione »
In un manicomio nella provincia inglese si sta svolgendo una partita di cricket. Charles segna i punti e comincia a raccontare la sua storia al ragazzo che lo sta aiutando. Era stato 18 anni in Australia ed aveva appreso diverse tecniche da uno stregone, tra cui un grido capace di uccidere chi lo ascoltasse. Tornato in Inghilterra era entrato nella vita di una coppia apparentemente felice, Anthony [...] Vai alla recensione »
Ho guardato "l'australiano" per stima verso il regista Skolimowski, autore anni prima dell' ottimo "la ragazza del bagno pubblico". E perchè gli attori protagonisti sono certamente di buon livello, tra cui un improbabile e curioso Tim Curry vestito e pettinato come un bravo ragazzo anglosassone degli anni '60. Tutto ciò merita 2 stelle, il resto è [...] Vai alla recensione »
Durante una partita di cricket in un manicomio della campagna inglese uno dei pazienti, che fa anche da arbitro, inizia a raccontare al suo collega la strana storia di antichi riti tribali aborigeni che egli apprese durante i lunghi anni passati nell'entroterra australiano e di come questi hanno sconvolto la vita di una giovane coppia del luogo, un'infermiera ed un musicologo, della cui donna [...] Vai alla recensione »