
Anno | 2023 |
Genere | Documentario |
Produzione | Slovenia |
Durata | 31 minuti |
Regia di | Nika Autor |
MYmonetro |
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Ultimo aggiornamento giovedì 24 ottobre 2024
Un film che ci invita a riflettere se possa ancora esistere un sogno oltre il capitalismo e se saremo in grado di afferrarlo
CONSIGLIATO N.D.
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Nel 1947 211.000 giovani jugoslavi, insieme a più di 5.000 di altre nazioni, si impegnarono nella costruzione dei 247 km della ferrovia Samac-Sarajevo. Una partecipazione straordinaria ed entusiasta, parte integrante della filosofia titina, che considerava il volontariato e il senso di collettività alla base del progetto della nuova Jugoslavia. I giovani furono cruciali per realizzare importanti numerose infrastrutture: ferrovie, ponti, fabbriche. Il film immortala il loro impeto in un meraviglioso documento d’epoca: un cinegiornale che li mostra con picconi e pale mentre completano la ferrovia in solo 7 mesi. Quel sogno finirà soffocato dai fiumi di sangue e dalle fosse comuni della guerra degli anni '90, durante la quale la ferrovia fu danneggiata. Oggi la tratta viene percorsa da coloro che si muovono verso il futuro promesso - tra molte incertezze - dall’Europa.
Un tuffo nel passato, nella ex-Jugoslavia, nel comunismo che guardava oltre al capitalismo, nelle opere che rimangono ancora oggi testimonianza di collaborazione tra diversità e di un'eternità che non muore. Donne e uomini assieme, autoctoni e stranieri assieme, hanno "viaggiato" sui binari di Samac-Sarajevo ancora prima di noi. Lo hanno fatto "con le proprie mani", rimanendo coi piedi per terra, tornando [...] Vai alla recensione »