
Anno | 2023 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Italia, Svizzera |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Leandro Picarella |
Uscita | lunedì 29 aprile 2024 |
Tag | Da vedere 2023 |
Distribuzione | Qoomoon, SudTitles |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | Valutazione: 3,50 Stelle, sulla base di 3 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 29 aprile 2024
A Lignan, villaggio di poche anime nella Valle di Saint-Barthelemy in Valle D'Aosta, un Osservatorio Astronomico scruta i cieli ogni notte. In Italia al Box Office Segnali di vita ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 12,4 mila euro e 11 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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In un minuscolo villaggio d'alta quota della Val d'Aosta, Paolo, un astrofisico di Milano arriva presso l'osservatorio astronomico locale. In fuga dalla propria vita e in cerca di solitudine, l'uomo vorrebbe passare il tempo a osservare le stelle, ma un guasto al telescopio lo costringe a dedicarsi alla parte per lui meno interessante del progetto a cui sta lavorando: intervistare gli abitanti della zona a proposito delle loro conoscenze scientifiche. Svogliato e riluttante, sarà costretto a mettere da parte l'interesse per il cielo e a entrare in relazione con gli esseri umani...
Girato a Lignan, nella Valle di Saint-Barthelemy dove sorge l'Osservatorio astronomico della Valle D'Aosta, il film di Picarella riflette sul legame tra la scienza e l'umano attraverso la parabola di un ricercatore incerto su dove posare lo sguardo: se in alto verso le stelle o in basso verso le persone.
Figura chiave del film è il tardigrado, minuscolo essere invertebrato oggetto di studio da parte del protagonista, capace di sopravvivere a condizioni ambientali estreme e, come si sente dire all'inizio, di risvegliarsi da uno stato di morte apparente. Come suggerito del resto da un'immagine che mostra il corpo dell'invertebrato al microscopio sovrapposto a quello dell'astrofisico avvolto in un sacco a pelo, Paolo è anch'egli un essere vivente oggetto di studio: un invertebrato anche lui, forse, o più semplicemente un individuo che sopravvive a un ambiente complesso e torna in vita da uno stato d'insensibilità...
Segnali di vita è un viaggio fatto di opposti: in un luogo idilliaco e calmo il tempo scorre lento ma inesorabile (e osservando lo spazio, dice Paolo, in realtà si viaggia nel tempo...); l'amore per le stelle costringe a guardare negli occhi le persone; nel sogno collettivo di tranquillità che la montagna realizza (e che i suoi abitanti rivendicano) si nasconde la trappola della solitudine.
Nel corso della sua indagine statistica, Paolo - che nella vita è per davvero un astrofisico impiegato presso l'Osservatorio astronomico della Val d'Aosta e vive a Lignan con la famiglia - incontra diverse persone, tutte a loro modo segnate come lui dall'inquietudine: un anziano signore che cerca la compagnia di una vedova; un'allevatrice che conduce l'azienda col marito e fatica a staccarsi dalle sue mucche al momento della vendita; un padre che cresce solo la figlioletta mentre la moglie incinta è costretta a letto...
Seguendo la costruzione molto calibrata del soggetto (scritto da Picarella con Nora Demarchi), finché in Segnali di vita il discorso resta a livello scientifico, fra i mondi opposti messi in scena - quello del ricercatore un po' sbrigativo e quello delle persone che nulla sanno di moti terrestri e forze fisiche - non può esserci dialogo; anzi, vi è ignoranza e reciproca incomprensione. Quando però il piano si sposta sulle relazioni, allora il film mostra con precisione e fin troppa semplificazione come un uomo in fuga da sé stesso possa trovare l'altro in un'infinità di situazioni: in un incontro non mediato da una domanda preconfezionata o da una videocamera, nella fatica di un sentiero di montagna, nella condivisione del sapere.
Dopo aver affrontato le declinazioni del pensiero magico nel precedente Divinazioni, con Segnali di vita Leandro Picarella ha scelto di girare in un luogo all'apparenza fuori dal mondo, trovandovi infine l'umanità intera: l'ha fatto giocando con i concetti di finzione e documentario, sfruttando le forme del cinema del reale e rinunciando a ogni forma di complessità per raccontare - va detto con qualche lungaggine e carineria di troppo - il modo in cui tante forme di solitudine possono diventare comunità.
Meccaniche celesti, meccaniche terresti: è comunque una questione meccanica quella che costringe l'astrofisico Paolo Calcidese a smettere di osservare le stelle e rivolgere lo sguardo in basso. Un supporto ha ceduto e il telescopio si è disallineato, rendendo impossibile la ricerca per la quale ha chiesto di essere assegnato all'Osservatorio astronomico di Lignan, Valle d'Aosta, sicché il fisico stellare [...] Vai alla recensione »
Conosciamo quanti e quali sono i moti della Terra? Cosa sappiamo del sole e delle stelle, delle fasi lunari? Da dove vengono gli elementi chimici che compongono il pianeta e le sue forme di vita, compresi gli uomini? Gli astri hanno un influsso sugli esseri viventi? Sono queste le domande che il riluttante Paolo si trova costretto a fare, per un'indagine sulle più comuni "misconcezioni" riguardo la [...] Vai alla recensione »