Anno | 2021 |
Genere | Documentario, |
Produzione | USA |
Durata | 92 minuti |
Regia di | Peter Mortimer, Nick Rosen |
Attori | Peter Mortimer, Will Gadd, Alex Honnold, Reinhold Messner, Austin Siadak . |
Uscita | lunedì 7 marzo 2022 |
Tag | Da vedere 2021 |
Distribuzione | Nexo Digital |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,72 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 3 marzo 2022
Il ritratto intimo di uno scalatore visionario, guidato solo dal suo amore per la montagna. In Italia al Box Office The Alpinist - Uno Spirito Libero ha incassato nelle prime 7 settimane di programmazione 116 mila euro e 112 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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I registi hanno seguito per due anni Marc-André Leclerc, un giovane alpinista canadese le cui scalate in solitaria prive di qualsiasi ausilio tranne due ramponi da ghiaccio hanno rappresentato un sostanziale mutamento del modo di fare alpinismo.
Un avvertimento a chi non avesse mai sentito parlare di questo ardimentoso scalatore: non andate a cercare notizie su di lui su Internet. Vi privereste della progressiva scoperta di una personalità unica nonché delle sue imprese. Perché Mortimer e Rosen hanno saputo con pazienza sia ricostruire il passato che seguire il presente di un atleta fondamentalmente anomalo nel mondo dell'alpinismo. Perché per le sue scalate ha sempre voluto essere davvero in solitaria, senza cellulare e senza nessuno che lo osservasse.
Quello che si vede nel film (e sono riprese spettacolari) è quanto ha concesso alla comunicazione mantenendo però sempre fede alla sua linea di condotta tanto da sparire quando aveva finalmente ricevuto un'offerta da uno sponsor.
Sembrerebbe impossibile che un bambino affetto da ADHD (disturbo da deficit di attenzione che comporta iperattività) abbia potuto divenire un atleta attento ad ogni minimo dettaglio. In ogni impresa Leclerc è al contempo estremamente consapevole dei rischi che correrà ma anche del piacere insito nel salire sfidando se stesso senza alcun desiderio di farlo sapere al mondo.
In chi al massimo è salito su una scala possono sorgere due sentimenti solo apparentemente opposti vedendo questo documentario. Si può ammirare il coraggio oppure lo si può considerare incosciente. C'è un misto di entrambe le cose che sono legittime per chi non ha provato stimoli analoghi, spinte come la sua ad andare e provare. Come il chimico di "Non al denaro non all'amore né al cielo" di Fabrizio De André che si chiedeva perché gli uomini "si combinassero attraverso l'amore affidando ad un gioco la gioia e il dolore" si può pensare che il suo sia stato un impegno degno di miglior causa. Quando però si arriva alla fine della visione si è costretti almeno a pensarci su.
Forse bisognerebbe partire dalla fine. Oppure no. Perché c'è uno scarto da quando sono terminate le riprese di The Alpinist. Uno spirito libero e quello che è avvenuto dopo. Protagonista è Marc-André Leclerc, giovane alpinista che all'epoca in cui è stato girato il documentario aveva 23 anni. Dopo un prologo su alcuni dei più grandi scalatori, alcuni di questi scomparsi tragicamente dopo essersi spinti [...] Vai alla recensione »
Sfuggente come l'animato Habu Joji di La vetta degli dei, l'alpinista Marc-André Leclerc non ama documentare le sue strabilianti avventure, non ha neppure uno smartphone - glielo ha rubato una volpe, racconta ridendo, e da allora decide di farne a meno. L'assenza mediatica riguardo alle sue incredibili salite in solitaria senza corde (come la Torre Egger in Patagonia) lascia stupefatti, tanto da spingere [...] Vai alla recensione »