Anno | 1965 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Durata | 103 minuti |
Regia di | Alberto Lattuada |
Attori | Rosanna Schiaffino, Philippe Leroy, Jean-Claude Brialy, Totò, Romolo Valli, Nilla Pizzi Armando Bandini, Jacques Herlin, Donato Castellaneta, Ugo Attanasio, Mino Bellei, Luigi Leoni, Renato Montalbano, Pia Fioretti. |
Tag | Da vedere 1965 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,91 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Un notaio fiorentino cerca inutilmente di ingravidare la moglie e la costringe a dolorosi quanto inutili rimedi. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, ha vinto un premio ai David di Donatello,
CONSIGLIATO SÌ
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Fedele in buona sostanza alla commedia originale di Niccolò Machiavelli, di cui ripropone l'ambientazione (la Firenze del Cinquecento) e l'intreccio, La mandragola di Alberto Lattuada acquista senza dubbio un sapore particolare grazie alla partecipazione di Totò. Si rianima così in veste cinematografica e giocoforza in una rappresentazione in costume la vicenda racchiusa a suo tempo nella pagina letteraria e si rinnova una beffa che richiama da vicino le burle tipiche del Decameron di Boccaccio, con il consueto gioco delle parti fra scaltrezza e ingenuità, opportunismo e buona fede. Il giovane e scioperato Callimaco vuole avere a tutti i costi la bella e virtuosa Lucrezia, moglie di un notaio che desidera più d'ogni altra cosa degli eredi e che, convinto della sterilità della donna, si prodiga in ogni tentativo suggeritogli da medici più e meno affidabili pur di riuscire a trovare il giusto rimedio. Callimaco riesce a volgere la situazione in suo favore grazie alla complicità di Fra Timoteo (Totò): messo al corrente il notaio Nicia che per far guarire Lucrezia sarà necessario farle bere una pozione a base di erba miracolosa, la mandragola appunto, e che sarà inevitabile che chiunque trascorra con lei quella notte perisca di morte certa, quest'ultimo acconsente che al suo posto si sottoponga al sacrificio un malcapitato qualsiasi: come si può facilmente immaginare, il fortunato sarà Callimaco... In una pellicola dalla struttura fortemente teatrale, la recitazione di Totò stacca tra i vari personaggi maschili e femminili, grazie a una sua qualità peculiare: quella gestualità e quella mimica che rendono il suo volto una vera e propria maschera permeabile a un'infinita gamma di coloriture espressive. Ne La mandragola Totò si misura così con i toni scuri del male e i primi e primissimi piani lo mostrano insinuante, astuto, stralunato, sardonico, smaliziato, suadente, prigioniero di un'attrazione quasi magnetica verso il denaro... Basta uno sguardo o la modulazione del tono di voce in una battuta al principe della risata per trasformarsi in un personaggio al tempo stesso inquietante e umoristico, sinistro e macchiettistico. Il film nel suo complesso - benché non particolarmente elegante nella fattura e nella messa in scena - situandosi a metà fra la sensibilità psicologica boccaccesca e la razionalità machiavellica, inquadra bene i difetti dell'umanità con sguardo ammiccante nei confronti dello spettatore. Si ravvisa la firma del regista nel trapasso veloce e quasi impercettibile dal nero al rosso, dalle circostanze più scure, e per certi versi macabre, alle scene impregnate d'erotismo, più elegante laddove più velato. Fedele all'originale letterario la vena anticlericale e ben in evidenza il contrasto stridente di un'epoca in cui oscurantismo e immoralità se ne vanno, di quando in quando, a braccetto.
LA MANDRAGOLA disponibile in DVD o BluRay |
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SINERGIA IDEALE, di Matilde Perriera. Le piaghe di “ieri”,esulcerate dalla corruzione,dall'inganno,dal tornaconto personale,sono ancora oggi purulente,anticipate e implicitamente commentate,nel 1965,dalla rivisitazione cinematografica di Alberto Lattuada."La Mandragola" è un gioiello incisivo che oltrepassa i secoli e “dipinge” l’età contemporanea attraverso le strabilianti avventure dei personaggi.Firenze, [...] Vai alla recensione »
"La Mandragola"e'il capolavoro della commedia rinascimentale , dove Niccolo'Machiavelli esprime anche la sua concezione politica, nella fitgura di Ligurio, quasi"principe"come lo intedneva appunto Machiavelli nell0opera teorico politica"Iñ Principe"(De Principatibus). Sfurttando per ovvio motivi commerciali soprattuttto la componente erotica del testo(Monna [...] Vai alla recensione »
Tratto dalla bellissima commedia teatrale di Niccolò Machiavelli, il film rimane fedele all'opera, dai temi sempre contemporanei (corruzione del clero uno dei tanti). Un Totò straordinario contribuisce a rendere questo film assolutamente consigliato.
L'uomo della rivalutazione di Totò si chiama Alfredo Bini; un produttore appassionato, colto, disposto a rischiare e a sperimentare. È lui che produce La mandragola e Uccellacci e uccellini, i due film che riporteranno su Totò lo sguardo annoiato degli intellettuali. Bini aveva conosciuto Antonio de Curtis all'epoca di La legge è legge (1957), interpretato con Fernandel.
La più grande commedia della storia letteraria d’Italia” Così Bontempelli sulla Mandragola. È vero, una “grande commedia”; il suo autore, però, Niccolò Machiavelli, era un filosofo e, in definitiva, un moralista che, anche quando, nel Principe, sembra codificare la scienza della ragion di stato anteponendola a tutto, lo fa con dolorosa amarezza, rattristato da un’epoca in cui la politica e i suoi giochi [...] Vai alla recensione »