Chimera |
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Un film di Pappi Corsicato.
Con Franco Nero, Tomas Arana, Iaia Forte, Tommaso Ragno, Marit Nissen.
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Commedia,
durata 88 min.
- Italia 2001.
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Roberto Nepoti
La Repubblica
Dopo sei anni di assenza dagli schermi (salvo un episodio del collettivo I vesuviani), rispunta Pappi Corsicato con Chimera cui va riconosciuta, a priori, una buona dose di coraggio. Racconta, infatti, una storia fatta della stessa sostanza di cui son fatti i sogni e la racconta per dimostrare una tesi: il gioco d'amore è un'illusione con cui reiteriamo il tentativo, sempre frustato, di vivere nell'altro un'esperienza che completi la nostra insufficienza individuale. Emma (Iaia Forte) e Salvatore, denominato volta a volta Sal o Tore (Tommaso Ragno), sono una coppia in crisi che tenta di riattizzare il fuoco recitando - ad uso privato - il proprio rapporto. C'è poi un'altra coppia, speculare alla prima (perfino nei nomi degli attori: Tomas Arana fa da alterego a Tommaso Ragno). Lui, Tomas, è una specie di mago e racconta alla donna le esperienze degli altri due: scambi di coppia, tradimenti, ricatti, falsi incontri e simulazioni di cui l'illusionista è - in definitiva - l'occulto burattinaio. Se il progetto non manca di seduzione, né nega ambizioni intellettualistiche, il risultato lascia a dir poco perplessi. Le situazioni da repertorio pornosoft, più imbarazzanti che eccitanti, vengono - è vero - spalmate con uno strato continuo d'ironia: percettibile nella recitazione di Iaia Forte, che gioca col proprio ruolo di donna fatale, nello straniamento degli episodi sessuali, nel mix di musica colta e canzonette popolari della colonna sonora. Quel che non si riesce a capire, però, è l'oggetto su cui Corsicato esercita l'ironia in questione. Il melodramma? Il film erotico? La coppia, tout court? Nulla di tutto questo? Il risultato, spiazzante, è che un momento ti sembradi vedere la scena di un vecchio film di RobbeGrillet; il momento successivo (confronta l'episodio tra la Forte e Franco Nero), quella del nuovo film di Tinto Brass.
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