Esce per Corte del Fontego Dizionario dei film horror di Rudy Salvagnini.
di Gordiano Lupi
Un dizionario indispensabile per critici e amanti del genere
Rudy Salvagnini è sceneggiatore di fumetti e critico cinematografico. Ha collaborato alle riviste Robot, Aliens, Nosferatu, Amarcord e attualmente scrive per Segnocinema.
Per la collana Il Castoro ha pubblicato una monografia su Hal Ashby. Adesso realizza il più completo dizionario sui film horror che sia mai stato pubblicato in Italia, una vera Bibbia per gli appassionati, un volume indispensabile per critici e studiosi della materia. Il Dizionario di Salvagnini va a completare una lacuna importante perché analizza ben 2400 film e come recita il sottotitolo si va dall'Abbraccio del ragno a Zora la vampira.
L'autore ha inserito Antropophagus di Joe D'Amato, ma non Porno Holocaust, forse perché nel secondo film di Massaccesi ritiene preminente la trama erotica. C'è anche Ritorno dalla morte - Frankestein 2000, un buon film inedito in Italia di Joe D'Amato che a Salvagnini non è piaciuto molto. Ottimo anche l'indice dei registi che permette una rapida consultazione e così la ricerca di un'opera può essere inquadrata nell'ottica della produzione globale. Alla voce Umberto Lenzi ci sono proprio tutti gli horror realizzati dal regista maremmano, persino il pessimo Nightmare Beach che lui stesso ha ripudiato. Il dubbio viene sulla classificazione de Il paese del sesso selvaggio, un film avventuroso girato tra i cannibali, iniziatore del filone cannibalico italiano, ma certo poco horror. Questione di idee e di scelte che un curatore di un'opera enciclopedica è sempre costretto a fare. Per esempio è citato tra gli horror anche L'Esorciccio di Ciccio Ingrassia, un film sostanzialmente comico, una parodia de L'Esorcista ricca di trovate geniali e interessanti. Di Lucio Fulci non manca proprio niente, c'è persino Dracula in Brianza con Lando Buzzanca che è una via di mezzo tra horror e comico. Ruggero Deodato è citato persino con l'ottimo Vortice mortale (che il regista chiama La lavatrice), inedito in Italia. Non manca neppure Sergio Martino, anche se è discutibile la classificazione horror di La montagna del dio cannibale, Il fiume del grande caimano e Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave. In compenso troverete persino Luigi Cozzi con l'ottimo Contamination e il pessimo Paganini Horror (trash allo stato puro) e il recente The Torturer di Lamberto Bava, un discreto film che circola solo nel mercato dvd. Rudy Salvagnini realizza un ottimo lavoro dedicato al genere più fertile e longevo del cinema, un'opera puntuale, corretta, senza sbavature e imprecisioni. Un plauso anche al piccolo editore Corte del Fontego per aver contenuto il prezzo in limiti accettabili e per la cura editoriale davvero buona.