Figlia mia |
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Un film di Laura Bispuri.
Con Valeria Golino, Alba Rohrwacher, Sara Casu, Michele Carboni.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 100 min.
- Italia, Svizzera, Germania 2018.
- 01 Distribution
uscita giovedì 22 febbraio 2018.
MYMONETRO
Figlia mia
valutazione media:
3,10
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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I FIGLI sono delle MADRIdi MicheleCameroFeedback: 5559 | altri commenti e recensioni di MicheleCamero |
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domenica 25 febbraio 2018 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Film decisamente al femminile, scritto da due donne (sceneggiatrice e regista), diretto da una donna e con protagoniste tre donne, una bambina di dieci anni, lentigginosa e dai capelli rossi (Vittoria) e due madri, quella che l’ha cresciuta prendendosene cura e donandole tutta se stessa (Tina interpretata dalla Golino) e quella naturale (Angelica, interpretata dalla Rohrwater). Ambientato in una Sardegna diversa da quella turistica cioè la più conosciuta al grande pubblico, ma non meno bella per le sue ambientazioni selvagge che fanno pensare al Far - West, è un film difficile da commentare per un uomo, per giunta convinto di suo, come nel mio caso, che i figli sono soprattutto (o forse esclusivamente?) delle madri. E non solo le madri naturali, ma delle madri che si sono prese cura con amore, affetto, generosità ed altruismo di allevare i figli anche quando questi non sono frutto del proprio ventre, perché la maternità, comunque sia, resta uno dei più grandi misteri di questo Mondo. La storia sta proprio in questo rapporto dapprima a due tra Vittoria e Tina per un verso, per l’altro tra Tina ed Angelica la quale, conscia dei propri limiti e delle proprie fragilità, le cede subito la figlia riconoscendole una idoneità alla maternità che non attribuisce a se stessa. Tina aiuta Angelica a vivere pur nel suo disordine ma nutrendo costantemente il terrore che prima o poi possa svelare alla “sua” Vittoria come stanno le cose. Non a caso chiede continuamente aiuto alla Vergine Maria perché ciò non accada. Tuttavia a volte la natura, la viscerale forza della natura, la curiosità dei bambini, sono più potenti dei voleri dei grandi. Infatti Angelica e Vittoria ad un certo punto entrano in relazione, nutrendo la piccola una naturale attrazione verso quella che scoprirà essere la propria madre naturale, complicando le cose proprio quando Tina aveva maturato la speranza di liberarsi definitivamente della ingombrante e terrorizzante, per lei, presenza di Angelica che di fronte ad uno sfratto esecutivo parrebbe dover lasciare la Sardegna. Questo però non succede e quando le cose sembrano complicarsi, le tre donne scopriranno di doversi integrare per il bene di ognuna, perché la bambina dopo aver compreso di aver qualcosa da imparare anche dalla madre naturale (ad esempio il coraggio di affrontare da sola l’ignoto per vincere la paura ) capisce di aver bisogno e voglia di entrambe le madri. Queste a loro volta capiranno di aver necessità di integrarsi per il bene proprio oltre che quello della bambina di quella “Figlia mia”. Qui forse c’è un altro messaggio del film: le donne che si alleano e non configgono tra di loro, per certi versi un messaggio evangelico.
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