Moglie e marito |
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Un film di Simone Godano.
Con Pierfrancesco Favino, Kasia Smutniak, Valerio Aprea, Sebastian Dimulescu, Gaetano Bruno.
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Commedia,
Ratings: Kids+13,
durata 100 min.
- Italia 2017.
- Warner Bros Italia
uscita mercoledì 12 aprile 2017.
MYMONETRO
Moglie e marito
valutazione media:
3,10
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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non fa proprio ridere...di Stramonio70Feedback: 3929 | altri commenti e recensioni di Stramonio70 |
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venerdì 25 agosto 2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ho deciso di vedere il film spinto dalle numerose recensioni ultrapositive lette su questo sito. Risultato? Una enorme delusione. Non capisco proprio come si possano dare 4 o addirittura 5 stelle ad un film del genere. Capisco che, se paragonata ai cinepanettoni di Neri Parenti o a gran parte di un certo cinema italiano questa pellicola sia un capolavoro ma il voto dovrebbe essere dettato da altri parametri. Ma andiamo con ordine e cominciamo dal soggetto: un uomo si ritrova improvvisamente nei panni di una donna e viveversa. Trovata originale? Assolutamente no, già vista. Lo scambio di identità sessuale mi fa venire in mente "Nei panni di una bionda", "Dr.Jekyll e Miss Hyde" ed almeno una decina di altri b-movies americani di cui non ricordo più neanche il titolo. Sceneggiatura e dialoghi sembrano scritti apposta per essere quanto più prevedibili possibili ed uccidere sul nascere ogni spunto comico si possa presentare. Stendiamo poi un velo pietoso sul marchingegno alla base di tutto: una valigetta piena di lucine colorate intermittenti (una roba che manco fossimo in un film di fantascienza anni '50!). Arriviamo alla recitazione: Favino è un bravo attore e questo non lo metto in dubbio ma qui tutto quello che fa è recitare la parte di una checca isterica, non quella di una donna, e per giunta in modo patetico, pesante e senza riuscire a far ridere (la scena del tampax in bagno ne è un tragico esempio); la Smutniak se la cava un po' meglio nel suo personaggio ma anche lei a parte allargare le gambe e soffiarsi tra i capelli non è che faccia granché; del resto del cast si salva solo il bravo Valerio Aprea (Boris, Smetto quando voglio...), il resto è nell'anonimato più totale. Apprezzabile il fatto che il regista abbia voluto inserire nel film una certa critica di determinati comportamenti, sia maschili che femminili, e qualche riflessione sull'essere uomo o donna oggi, ma questo non basta a salvare un film che non va oltre la mediocrità. In conclusione cari lettori, prima di parlare di capolavori o di ventate di aria fresca nel panorama del cinema italiano, cerchiamo di andare coi piedi di piombo. I capolavori del cinema sono altri.
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