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pur sapendo a cosa andavo incontro , sono andata a vedere questo film, che dovrebbe essere vietatissimo agli over 50 ,proprio come ci sono i limiti d'età per i giovanissimi.è stato un film decisamente opprimente e di una malinconia indescrivibile , a cominciare dall'uso del colore, volti cerei, preludio di morte!, si dice che qualsiasi opera sia destinata a generare la catarsi,cioè,quel senso liberatorio grazie al quale siamo poi portati a vedere l'aspetto positivo del messaggio....mah, il messaggio ,per me, era chiaro e crudo ,la vecchiaia e l'inevitabile declino del corpo, i problemi ai quali si va incontro , senza neppure il conforto dei figli ,che cercano, per quanto possibile e conciliabile con gli impegni di lavoro, di essere vicini ai propri cari.
bello un film ,quando lascia intravedere una conclusione accettabile, o quando, nel più cupo dei drammi , lascia spazio al dibattito ,almeno sul bene e sul male. questo lascia muti, disperati... a tutti toccherà una sorte simile,presto o tardi.
chi di noi non ha avuto o non ha nella propria famiglia una situazione simile a quella dei protagonisti, e chi di noi non ha sperato che la morte intervenisse a por fine alle sofferenze fisiche e morali di quella che non può più essere chiamata "vita" ! il nostro jean con un supremo atto d'amore prende l'iniziativa e
libera la sua amata , per poi incamminarsi sulla stessa strada e ricongiungersi a lei.
grandissimi gli attori, bravo il regista, chirurgico nell' analizzare questa fase della vita , ma che ce ne facciamo di un bravo chirurgo se il paziente muore sotto i ferri? il soggetto è il grande imputato... meglio non pensare a ciò che sarà, ... carpe diem !!!
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