Il discorso del re |
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Un film di Tom Hooper.
Con Colin Firth, Geoffrey Rush, Helena Bonham Carter, Guy Pearce, Jennifer Ehle.
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Titolo originale The King's Speech.
Storico,
durata 111 min.
- Gran Bretagna, Australia 2010.
- Eagle Pictures
uscita venerdì 28 gennaio 2011.
MYMONETRO
Il discorso del re
valutazione media:
3,62
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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IL DISCORSO DEL RE – da non perderedi Catia P.Feedback: 2056 | altri commenti e recensioni di Catia P. |
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lunedì 14 febbraio 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Affrontando i bio-pic si corrono spesso due rischi: ci si può trovare di fronte o ad un film terribilmente barboso, che ripercorre in modo piatto e senza ingegno la vita del personaggio realmente esistito di turno, o ad una pellicola strappalacrime ed enfatica fino alla nausea, dove il suddetto personaggio è eroico e senza macchia a tal punto da farci dubitare che sia davvero umano. Con Il Discorso Del Re entrambi questi pericoli sono stati scongiurati nel modo più brillante che abbia mai visto. Già dalla primissima, originale inquadratura di un microfono radiofonico degli anni '30 (anch'esso in qualche modo tra i protagonisti), la semi-sconosciuta storia di re Giorgio Sesto d'Inghilterra ci conquista in modo definitivo. Incorniciata nello stretto lasso di tempo di pochi, ma cruciali anni (quelli che porteranno all'ascesa al trono e all'ingresso della Gran Bretagna nella Seconda Guerra Mondiale), la vita di un reale di grande dirittura morale e profonda umanità ci viene mostrata nella sua duplice lotta: contro il peso delle responsabilità e contro la propria “inopportuna” balbuzie. La regia ci aiuta con le sue angolature stravaganti a renderci partecipi della straordinarietà delle situazioni narrate e realmente accadute. Senza un solo momento di noia o un singolo tempo morto, la sceneggiatura dosa in modo sapiente dramma e humor inglese espresso ai più alti livelli, tratteggiando sia il contesto storico in modo comprensibile, con accenni mirati e mai ridondanti, che la famiglia reale in maniera credibile, seppur “cinematograficamente”. E “da voce” alla magistrale interpretazione di Colin Firth nel ruolo del giovane re “Bertie” che vincerà il suo blocco psicologico grazie ad un altro incredibile (ma storico) personaggio, l'australiano Lionel Logue, esperto di difetti del parlato. Col volto dell'istrionico Geoffrey Rush, superlativa spalla, troveremo in lui l'amico eccezionale e impagabile che ognuno di noi vorrebbe avere e che toccò in sorte a colui che, per la prima volta nella storia, annunciò alla radio l'inizio della guerra alla sua Nazione e al mondo intero. Da non perdere. E da rivedere: in lingua originale.
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