Al di là dei sogni

Questa volta "il Morandini" ha proprio ragione, è un film da vedere non da ascoltare: conviene togliere l'audio. Qualche immagine bella e surreale ma i dialoghi: un insulto all'intelligenza... Pessima regia e pessima recitazione, si vedeva proprio che gli attori erano a disagio (la meno peggio solo Annabella Siorra)... Non una sola frase un minimo intelligente anche quelle (non più di due in tutto il film e forse anche meno!) che lo sembrano sono messe in un contesto banale che le rende comiche. Veramente orribile sotto tutti i sensi: i dialoghi fanno acqua da tutte le parti... La critica che lo definisce "insopportabile per il suo ciarpame ideologico alla New Age, dialoghi di profonda banalità psicoanalitica, cadute di gusto, simbolismo di terza mano con M. von Sydow/Caronte, C. Gooding Jr./Virgilio e il povero R. Williams/Dante all'inferno" è decisamente fin troppo educata: Vincent Ward poteva forse cavarsela con un minimo di buon senso ed invece è mancato anche quello. Decisamente 110 minuti buttati via! E vi ho già sprecato troppe parole per un film così nauseante per il messaggio che pretende trasmettere soprattutto su una cosa così seria come la morte dei propri cari... Ma chi crede di aiutare? Un insulto al dolore che cerca di elaborare il lutto!