LA CITTA? PROIBITA. Vi ricordate del remake live action Disnei di Mulan? Ecco, cosa c?entra con La citt? proibita? Ovviamente c?entra Yaxi Liu. Solo che allora era la controfigura stunt in un film brutto, qui invece ? stunt e attrice protagonista in un film bello riuscito.
Mei, una donna cinese esperta di arti marziali, ? alla ricerca di sua sorella scomparsa nel quartiere Esquilino a Roma. Trover? per la sua strada Marcello, un giovane cuoco, e destino vuole che le loro vite si intrecceranno in risvolti violenti, tragici e sentimentali. Nel frattempo ci sono i malavitosi Mr. Wang e Annibale che si contendono il quartiere per il controllo della criminalit? tra migranti, prostituzione e sfruttamenti e avranno molto a che fare con i nostri protagonisti.
Qui Gabriele Mainetti al suo terzo film gira un vero dramma action orientale unito al crime romanesco con una mano molto pi? abile del solito. Tanto per cominciare una messinscena notevole sia nella narrazione delle vicende, dei personaggi e nei loro trascorsi che nelle ambientazioni dei sobborghi abitati da cinesi e altri stranieri. Senza dimenticare ovviamente il Rione Esquilino mostrato in tutta la sua proverbiale bellezza. Decisamente promosse le scene d?azione con dei bei movimenti di macchina, piani sequenza e carrelli che rendono i combattimenti spettacolari, creativi e belli violenti, girati quasi alla John Woo e John Wick. Senza contare che il coordinatore ? lo stesso degli ultimi Mission Impossible. Ottima la fotografia che risalta i rossi degli interni e i gialli agli esterni. Bellissime le musiche di Fabio Amurri che accompagnano molto l?azione, la ?tranquillit? romana? e dei pezzi rap niente male (anche se in giovent? si era fatto le ossa con l?hard rock alternativo, ma vabb??). Ottime le interpretazioni, da una Yaxi Liu in splendida forma fisica e attoriale, molto calata ed espressiva sia nei combattimenti che nei dialoghi a un Marco Giallini che alterna dall?ironico allo scafato gangster di quartiere. Un buon Enrico Borello come co-protagonista, una Sabrina Ferilli che strappa sorrisi, Chunyu Shanshan come ottimo villain e un Luca Zingaretti in una particina ben interpretata.
La storia si avvicina pi? a Lo chiamavano Jeeg Robot, ma stavolta ci sono dei ribaltamenti di ruoli tra Mei e Marcello. Si esalta la sua figura femminile estremamente combattiva, ogni culo che prende di mira lo rompe letteralmente come un grissino, ma ? anche molto segnata gi? da un?infanzia da reclusa politica per via della Legge del Figlio Unico in vigore in Cina fino a dieci anni fa. Anche lei non ? perfetta, dato che la ricerca di sua sorella la porter? a prenderne molte e ad essere all?inizio emotivamente chiusa soprattutto in una Roma a lei sconosciuta, ma per poi aprirsi dolcemente. Marcello sembrerebbe un po? una spalla e in balia degli eventi, ma anche lui avr? dei momenti di rivalsa molto importanti. Molto bello il rapporto tra i due per come piano piano si costruisce. La figura del villain ? al solito un marchio di fabbrica di Mainetti con un Mr. Wang bello violento, sfruttatore, cinico, ma che cerca di essere una buona figura paterna con il figlio rapper anche se sono in rapporti complicati. Annibale ? la controparte romana che campa sulle vite degli immigrati tra pizzi e lavori sporchi e avr? un ruolo chiave in tutta la vicenda. Si alternano momenti di puro squallore tra prostituzione, omicidi, tradimenti e momenti di dolcezza, spensieratezza romanesca e ilarit?.
Se dobbiamo elencare dei difetti, direi che almeno due passaggi narrativi nel fare avanzare la trama sono belli veloci, talvolta si cade in romanticherie retoriche, il personaggio di Annibale meritava un po? pi? di spessore e alcuni colpi di scena sembrerebbero telefonati, ma grazie ad una messinscena bella articolata si riesce a renderli al massimo solo comprensibili e chiarificatori.
Un?altra volta il cinema di genere italiano ritorna a menare bello tosto e Mainetti ? ufficialmente affermato come regista d?azione e fantastico. Chiedo solo una cosa, dopo i supereroi urbani, i superumani anni ?40 e le donne guerriere, fategli girare dei cinefumetti tratti da I Mostri di Roma o Pietro Battaglia che con quelli sicuramente si sbancher? di brutto?!
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