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Tra i vari"Cristhmas movies", questo"Pete'S Christmas"(2013, Nisha Granata)non sfigura, perché ha qualche elemento di originalità. Se il titolo italiano è troppo esplicito, rende però in pieno la situazione.:un adolescente, Pete, rivive per tropper volte la stessa giornata(disastrosa o quasi)di Natale, insomma una vera"coactio repetundi", da cui di evidenziano crisi familiari sopite/forcluse, dolori sommersi, quanto si vuol escludere dalla vita quotidiana: problemi esistenziali-relazionali, ma anche problemi economici, incomprensioni, tendenze sommerse che riemergono a fatica. Decisamente cose di non enrome peso, che però"corrodono"alla lunga, come si vede nel film, appunto, che gioca tra commedia(il pranzo mal riuscito, gli scherzi stupidi)e altro, non precisamente il dramma, ma quanto potrebbe precederlo, ossia quella situazione liminale che lo potrebbe precedere. C'è poi il rapporto particolare nonno(interpretato da un Bruce Dern bravissimo)-nipote, dove l'avo regala a Pete una scatola piena di niente, cioè da riempire di sensazioni, emopzioni, suggestioni, sentimenti, pensieri... Un tema non nuovo, anzi noto alla tutta la letteratura mondiale, in realtà dall'atnichità in poi, espressione di saggezza, ma che val sempre la pena di riproporre...altre volte il film cade un po'troppo nell'attivismo tipicamente"gringo", con la tendenza troppo diffusa alla ricerca del successo sportivo e simili(per noi Europei)almeno"banalità"o invece(per altri, beninteso)cose importantissime....Da considerare, comunque, da comparare con altri"Christmas movies"fatti, invece, per dirla con Cochi e Renato, di"un po'di tutto e un po'di niente"... El Gato
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