Chicago 1976. Pete è un ragazzino allevato in una scuola cattolica che, per espiare i suoi "peccati" si mette in testa di guadagnarsi il paradiso salvando la sua città. Al suo fianco Danny, un amico ebreo. Espandi ▽
Chicago, 1976. Pete O'Malley, figlio undicenne di una famiglia di origini irlandesi dal fervente cattolicesimo, viene costantemente rimproverato a scuola dalla suora insegnante per la mancanza di fede; decide così di trascorrere l'estate intraprendendo la missione di convertire al cristianesimo Danny, figlio del rabbino capo della sinagoga del quartiere, per permettergli di andare in Paradiso. Nonostante le proibizioni e le incomprensioni del padre, Pete riuscirà nell'intento, coinvolgendo Danny in un gioco che finirà per superare le differenze di razza e di religione.
Fra fantasie fanciullesche e realismi d'accatto, il film non centra alcun obiettivo, nemmeno quello di far appassionare ad una vicenda in cui, tutto sommato, la salvezza è ottenuta attraverso l'innocenza dei bambini; i continui e fastidiosi rimandi alle Scritture (siano esse cristiane o ebraiche), l'inconsistenza degli attori, ed una sceneggiatura precisa ma senza forza, conducono ad un finale melodrammatico che dà il colpo di grazia alla credibilità della pellicola.