anna
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lunedì 10 febbraio 2025
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da non perdere
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Non credevo che And? riuscisse a bissare il successo della Stranezza, ed invece c?? riuscito. Questo film ? il racconto del tradimento delle aspettative dei siciliani da parte di Garibaldi, degli ideali dei giovani rivoluzionari che volevano un?Italia unita al grido di ?Viva la libert?!? di verghiana memoria. Sublime Servillo, ottimi Ficarra e Picone. Altro punto a favore la fotografia e i costumi. Bella la Sicilia anche nella sua asperit?? Consigliatissimo!
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antonio
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domenica 2 febbraio 2025
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terribilmente noioso
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Terribilmente noioso, pesante e per certi versi stupido. L'interpretazione di Servillo magistrale, l'unica ragione per la quale non ho chiesto il rimborso del biglietto. Un flop!
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dinopreferirei
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domenica 2 febbraio 2025
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fuori dal vaso.
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Noi credevamo...L'abbaglio....La disillusione circa gli esiti dell'unificazione italiana dopo essere stato un genere letterario(Di Roberto, Tomasi di Lampedusa, Pirandello)ora è anche un filone della nostra cinematografia. Andò si seve della vicenda di due furfanti che rischiano di essere scambiati per eroi per rappresentare l'inganno di una promessa non mantenuta. Il problema è che al di là della tesi risaputa e annunciata fin dal principio questo film non offre nulla: non riesce ad essere storia perchè utilizza solo macchiette, non commedia che non muove che a qualche sorriso, non dramma per le incongruenze narrative. L'abbaglio appartiene a chi dopo La Stranezza si aspettava dallo stesso team altrettanta verve e geniale creatività qui del tutto assente.
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Noi credevamo...L'abbaglio....La disillusione circa gli esiti dell'unificazione italiana dopo essere stato un genere letterario(Di Roberto, Tomasi di Lampedusa, Pirandello)ora è anche un filone della nostra cinematografia. Andò si seve della vicenda di due furfanti che rischiano di essere scambiati per eroi per rappresentare l'inganno di una promessa non mantenuta. Il problema è che al di là della tesi risaputa e annunciata fin dal principio questo film non offre nulla: non riesce ad essere storia perchè utilizza solo macchiette, non commedia che non muove che a qualche sorriso, non dramma per le incongruenze narrative. L'abbaglio appartiene a chi dopo La Stranezza si aspettava dallo stesso team altrettanta verve e geniale creatività qui del tutto assente. Semplicemente la si è fatta fuori dal vaso.
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nino pellino
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domenica 2 febbraio 2025
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il regista roberto and? ? sempre una garanzia
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Ideare e dirigere un film avente come tema la famosa spedizione dei Mille nel 1860 in terra siciliana per liberare l'Italia dal potere borbonico non è certamente impresa facile. Ma credo che il regista Roberto Andò abbia dimostrato di esserci perfettamente riuscito. E per far ciò si è avvalso di una serie di attori di qualità che hanno sempre fatto bene in passato. Innanzitutto fondamentale è stata la presenza dell'attore Toni Servillo che già mi aveva entusiasmato nel 2013 in occasione della pellicola "Viva la libertà", diretta dallo stesso Roberto Andò. Così come la presenza dei due attori comici Ficarra e Picone che già si sono rivelati un'autentica sorpresa nel fim di qualche anno fa "La stranezza" in cui, tra l'altro, ha fatto parte del cast anche lo stesso Toni Servillo.
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Ideare e dirigere un film avente come tema la famosa spedizione dei Mille nel 1860 in terra siciliana per liberare l'Italia dal potere borbonico non è certamente impresa facile. Ma credo che il regista Roberto Andò abbia dimostrato di esserci perfettamente riuscito. E per far ciò si è avvalso di una serie di attori di qualità che hanno sempre fatto bene in passato. Innanzitutto fondamentale è stata la presenza dell'attore Toni Servillo che già mi aveva entusiasmato nel 2013 in occasione della pellicola "Viva la libertà", diretta dallo stesso Roberto Andò. Così come la presenza dei due attori comici Ficarra e Picone che già si sono rivelati un'autentica sorpresa nel fim di qualche anno fa "La stranezza" in cui, tra l'altro, ha fatto parte del cast anche lo stesso Toni Servillo. Fatta questa premessa, mi sento di dire che "L'abbaglio" è un film che ha soddisfatto le mie esigenze nei riguardi di certo film italiano di qualità e di interesse culturale. Ho trovato stupenda la scenografia dei paesaggi e delle inquadrature particolari e dettagliate sui luoghi, nonché è sicuramente da evidenziare la bellezza dei costumi e delle scene di battaglia tra i garibaldini e i soldati borbonici. La storia è scorrevole, interessante e si fa piacere dall'inizio alal fine. Il finale è infine caratterizzato da una sottile satira sull'Italia liberata e su certa mentalità atavica che continua a non cambiare. Nel caso dei due patrioti siciliani, che con il loro coraggio hanno evitato tante morti inutili, c'è però anche da percepire un velato senso di malinconia, di un mancato riconoscimento alla loro impresa, quasi come se lo stesso obiettivo di aver fatto nascere un'Italia unita, giusta e sorretta da lavoratori onesti sia stato alla fine solo un grande abbaglio.
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adriana
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venerdì 31 gennaio 2025
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originale e coinvolgente
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Un film che ti coinvolge, ti sorprende , ti fa riflettere Bellissimo
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giovedì 30 gennaio 2025
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un pugno ai siciliani
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All?arme. Un film metaforico che racconta e allo stesso tempo invoglia a riguardare il presente con occhio critico, perch? la storia si ripete. Grandissima bravura ed espressione artistica. Un film denuncia con una funzione storico-identitaria.
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mauridal
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mercoledì 29 gennaio 2025
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una questione siciliana
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Quando il racconto di un film si basa su personaggi e fatti realmente accaduti, intrecciandosi con eventi che hanno segnato la storia di una nazione come l’Italia, si pu? facilmente definire un film storico. Con L’Abbaglio, Roberto And?, uomo di teatro e raffinato regista cinematografico, conferisce al racconto il tono di un dramma che ? al tempo stesso storico e umano, mettendo in scena personaggi dalle molteplici sfumature culturali e psicologiche, ben descritte attraverso i loro pensieri e azioni.
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Quando il racconto di un film si basa su personaggi e fatti realmente accaduti, intrecciandosi con eventi che hanno segnato la storia di una nazione come l’Italia, si pu? facilmente definire un film storico. Con L’Abbaglio, Roberto And?, uomo di teatro e raffinato regista cinematografico, conferisce al racconto il tono di un dramma che ? al tempo stesso storico e umano, mettendo in scena personaggi dalle molteplici sfumature culturali e psicologiche, ben descritte attraverso i loro pensieri e azioni.I protagonisti del film sono il colonnello Orsini, che affianca Garibaldi nell’impresa dei Mille, e due "disgraziati", Domenico e Rosario, che si ritrovano garibaldini per puro caso. Tutti siciliani, affrontano le vicende della guerra risorgimentale tra Borboni e Sabaudi in maniera profondamente personale. Il colonnello Orsini, ex militare borbonico, sceglie di unirsi a Garibaldi e al suo esercito per liberare la Sicilia e favorire un’unit? nazionale ideale, con la speranza di un regno pi? giusto. Domenico e Rosario, invece, sono uomini di poca fede e transfughi, spinti dalla miseria e dal desiderio di una libert? qualsiasi, purch? possano salvarsi e trovare accoglienza. I due si incontrano nel tentativo di fuggire dalla Sicilia e unirsi ai Mille, ma una volta arrivati a Marsala, disertano e iniziano un percorso personale di sopravvivenza.
Gli interpreti incarnano magistralmente i loro ruoli. Toni Servillo d? vita a un Orsini dall’atteggiamento aulico e deciso, mentre Salvo Ficarra e Valentino Picone, pur in un registro serio, mantengono nei loro personaggi un’irresistibile vena di cialtroneria e comicit?, che ben descrive la tragicomica vicenda a loro legata.
Non si tratta di un film storico in senso stretto, cio? come ricostruzione fedele degli eventi, ma di una narrazione dell’impresa garibaldina attraverso gli occhi di tre personaggi le cui vicende, drammatiche e comiche, si intrecciano con quelle della Storia. Il film si articola in due fasi: prima e dopo l’Unit? d’Italia. Le scene di battaglia, con eserciti schierati, hanno una dimensione spettacolare da kolossal, grazie a una fotografia e a un sonoro di altissimo livello. Nella seconda parte, vediamo i tre protagonisti ormai anziani, sopravvissuti alla guerra. Orsini, deciso a chiarire il passato, ritrova Rosario e Domenico a Palermo, dove vivono guadagnandosi da vivere in una casa da gioco: Rosario ? diventato un giocatore d’azzardo e baro, con Domenico come complice. Il finale ? segnato dalla disillusione. Durante una partita a carte, la verit? emerge: Orsini, che aveva creduto nella possibilit? di una libert? nazionale nuova e giusta, ammette di aver avuto un grande abbaglio. Garibaldi e il regno sabaudo non hanno cambiato nulla, lasciando in lui un senso di amaro fallimento, condiviso dai suoi vecchi compagni di avventura. Tra gli interpreti Giulia And?, affascinante, nel doppio ruolo di monaca e poi donna siciliana. (Mauridal)
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giovanna viale
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martedì 28 gennaio 2025
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doppio abbaglio
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Film noioso e francamente inutile e pretenzioso. Mal recitato, anche Servillo poco convincente. Film da perdere.
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sergio
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domenica 26 gennaio 2025
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da non perdere.
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Ogni tanto un film che ti lascia delle semplici emozioni.
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donatella marzocco
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domenica 26 gennaio 2025
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che abbaglio!
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Fiml noioso, trama verosimile. Non suscita alcuna emozione, il ritmo è lento e poco suggestivo. Un film che sa poco di storia, nonostante luoghi e date coincidano ma che lascia il vuoto dentro. Unica verità il titolo: un vero e proprio ABBAGLIO!
[+] forse ha sbagliato film
(di sergio)
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