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thomas
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venerdì 21 febbraio 2025
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la grande commedia all'italiana
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La grande tradizione della Commedia all'Italiana, che nel passato con Monicelli, Scola, Wertmuller ha contribuito a esportare nel mondo il nostro Cinema, rivive in questo Capolavoro di Paolo Genovese. Brillante, in alcuni momenti addirittura frizzante, "Follemente" parla di noi, della piacevole semplicit? della mente maschile e dell'affascinante tortuosit? di quella femminile. Lo fa con il primo incontro a casa di due giovani (Edoardo Leo/professore di liceo separato con figlia a carico, Pilar Fogliati/antiquaria single con relazione tossica alle spalle) che, com'? capitato chiss? quante volte ad ognuno di noi, passano la serata raccontandosi, incartandosi, incorrendo in gaffes, ridendo, aumentando l'empatia e poi andando a letto.
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La grande tradizione della Commedia all'Italiana, che nel passato con Monicelli, Scola, Wertmuller ha contribuito a esportare nel mondo il nostro Cinema, rivive in questo Capolavoro di Paolo Genovese. Brillante, in alcuni momenti addirittura frizzante, "Follemente" parla di noi, della piacevole semplicit? della mente maschile e dell'affascinante tortuosit? di quella femminile. Lo fa con il primo incontro a casa di due giovani (Edoardo Leo/professore di liceo separato con figlia a carico, Pilar Fogliati/antiquaria single con relazione tossica alle spalle) che, com'? capitato chiss? quante volte ad ognuno di noi, passano la serata raccontandosi, incartandosi, incorrendo in gaffes, ridendo, aumentando l'empatia e poi andando a letto. Nascer? una storia o si tratter? di un'avventura? Dopo il sesso decideranno di dormire per risvegliarsi insieme al mattino oppure ci saranno i saluti ed ognuno concluder? la notte nel proprio letto di casa? A deciderlo sar? la combinazione di quattro protagonisti della loro mente che si daranno battaglia per tutto il tempo: la razionalit?, la sensualit?, il romanticismo e l'estrosit?. Marco Giallini/la razionalit?, Rocco Papaleo/l'estro, Riccardo Santamaria/la sensualit? e Maurizio Lastrico/il romanticismo dopo aver imperversato per tutta la sera nella testa di lui, suggerendogli tutto ed il contrario di tutto, dovranno fare i conti con le straordinarie Claudia Pandolfi/razionalit?, Maria Chiara Giannetta/l'estro, Emanuela Fanelli (ma quanto ? brava?)/la sensualit?, Vittoria Puccini/il romanticismo, che si scatenano nella testa di lei. E qui aumenta il valore artistico della pellicola, perch? i dialoghi serrati dei quattro (di lui) e delle quattro (di lei) sono quasi una composizione jazz per quanto sono ritmati, sincopati, vivaci. La qualit? deidialoghi ricorda, per il loro brio, i film di Woody Allen. Se "Inside Out" aveva i disegni ed i colori a rendere ancora pi? viva l'immagine dei protagonisti della mente, "Follemente" ha superbi stacchi di regia, montaggio serratissimo, recitazione coinvolgente e, soprattutto una storia vera, autentica. Perch? Paolo Genovese torna a parlare, come nello stupendo "Perfetti sconosciuti" e nel sottovalutato "Il primo giorno della mia vita" delle fragilit? dell'animo umano, anzi, in questo caso anche delle fragilit? della mente umana. Quante volte le donne, nel rapporto a due, dicono una cosa intendendo l'esatto contrario ed aspettandosi che noi uomini capiamo? E quante volte noi uomini, dopo averle ascoltate, limitandoci a ci? che abbiamo ascoltato capiamo esattamente il contrario di ci? che loro si aspettano? Ma l'empatia ? la chiave di tutto e, per quanto i quattro personaggi delle nostre menti si agitino, spesso regalandoci soltanto una gran confusione, ? la profonda capacit? di comprendere e amare le debolezze altrui che pu? trasformare una notte di sesso in una storia d'amore.
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[+] quattro sale con lo stesso film un flop
(di antonella pierantoni)
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ivan il matto
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domenica 23 febbraio 2025
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una sorta di inside out "de noantri"
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Se un film come “Follemente” di Paolo Genovese è costato 8 milioni di euro, con una messa in scena veramente essenziale e scenografie ridotte all’osso, dovute alla totale assenza di scene girate in esterni, vuol dire che a incidere sui costi sono stati i tanti cachet dei protagonisti/e, numerosi e importanti, tutti perfettamente centrati nei loro ruoli. Torna sui suoi passi il regista romano, riprendendo molti elementi del celebre “Perfetti sconosciuti” (2016), aggiungendo, però, l’intuizione di portare a Trastevere le dinamiche interiori personalizzate che tanto successo avevano garantito, pochi mesi fa, ad “Inside out 2” (ma nel 2015 al primo “Inside out”), titolo d’animazione campione di incassi al botteghino, in quota Pixar.
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Se un film come “Follemente” di Paolo Genovese è costato 8 milioni di euro, con una messa in scena veramente essenziale e scenografie ridotte all’osso, dovute alla totale assenza di scene girate in esterni, vuol dire che a incidere sui costi sono stati i tanti cachet dei protagonisti/e, numerosi e importanti, tutti perfettamente centrati nei loro ruoli. Torna sui suoi passi il regista romano, riprendendo molti elementi del celebre “Perfetti sconosciuti” (2016), aggiungendo, però, l’intuizione di portare a Trastevere le dinamiche interiori personalizzate che tanto successo avevano garantito, pochi mesi fa, ad “Inside out 2” (ma nel 2015 al primo “Inside out”), titolo d’animazione campione di incassi al botteghino, in quota Pixar. Pietro e Lara, fra mille imbarazzi e cautele, con alle spalle rapporti sbagliati o fallimentari, vivono il loro primo appuntamento a cena a casa di lei. Ma ognuno di loro ospita quattro personalità diverse che si confrontano e si scontrano, mentre la serata si dipana, nel decidere quale atteggiamento assumere nei confronti dell’altro/a. Se lei è una Pilar Fogliati, attrice decisamente emergente, perfettamente a suo agio, lui, un Edoardo Leo, decisamente affermato, che manifesta qualche cupezza di troppo. Eccellente la batteria dei personaggi (qui si giustificano i costi di cui sopra) che danno vita, in diretta, ai tormenti interiori dei protagonisti: In lui, Marco Giallini il prof razionale, Maurizio Lastrico il romanticone, Claudio Santamaria quello di ‘ogni lasciata è persa’, Rocco Papaleo l’anima disincantata, delusa dal vissuto. In lei, Claudia Pandolfi la combattiva femminista, Vittoria Puccini la sognatrice idealista, Maria Chiara Giannetta l’irrequieta anarchica, Emanuela Fanelli (forse la più brava) intraprendente e sessualmente disinibita. Riprendendo felici spunti da Woody Allen (“Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso ma non avete mai osato chiedere” 1972), Genovese riesce a governare i suoi 10 “Big” esibendo ritmo e battute, talvolta, memorabili, del tipo “E lui quello che ci aspetterebbe sotto casa…e noi lo buttiamo via insieme al vetro”?. Film onesto, intrigante, dal sicuro impianto teatrale, cui non avrebbe difettato qualche momento di intensità sentimentale più diffuso, ma che sa avvalersi di sequenze decisamente irresistibili, quali la scena della cyclette o il ‘corale’ “Somebody to love” dei Queen, cantato con trasporto da tutto il cast a significare che…beh questo lo vedrete sullo schermo!
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[+] doveroso
(di gabriella)
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nino pellino
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domenica 23 febbraio 2025
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ancora una commedia originale di paolo genovese
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Il regista Paolo Genovese dimostra ancora una volta con questa pellicola dal titolo "Follemente" di essere un regista capace di ideare un tipo di commedia innovativa, diversa dai soliti film italiani basati su schemi concettuali ben delineati, ridefinendo con uno stile assolutamente nuovo lo stesso concetto di commedia all'italiana. Ci aveva, ad esempio, già fatto riflettere nel film "Perfetti sconosciuti" dalla tematica volutamente sarcastica, così come nella sua penultima fatica "Il primo giorno della mia vita", sospesa tra intimismo esistenziale e concezioni idelogiche in grado di spaziare al di sopra della materia.
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Il regista Paolo Genovese dimostra ancora una volta con questa pellicola dal titolo "Follemente" di essere un regista capace di ideare un tipo di commedia innovativa, diversa dai soliti film italiani basati su schemi concettuali ben delineati, ridefinendo con uno stile assolutamente nuovo lo stesso concetto di commedia all'italiana. Ci aveva, ad esempio, già fatto riflettere nel film "Perfetti sconosciuti" dalla tematica volutamente sarcastica, così come nella sua penultima fatica "Il primo giorno della mia vita", sospesa tra intimismo esistenziale e concezioni idelogiche in grado di spaziare al di sopra della materia. Questa volta il regista punta, in una maniera ancora più decisa e consistente, a proiettare noi spettatori nel tentativo di decifrare il complesso universo della psiche umana, esternando attraverso una trasposizione metaforica e gradevolmente grottesca i pensieri contrastanti, ossia quelli di slancio e quelli inibitori che da sempre caratterizzano la vita di ogni essere umano. E' il caso dei due protagonisti principali della trama del film, lui PIero, professore di storia e filosofia, divorziato e con una figlia a carico e lei, Lara, una giovane donna reduce da un'infelice storia d'amore che si trova ad un certo punto della propria vita alla ricerca del partner ideale. In pratica tutta la storia si concentra a descriverci ed a dettagliare i contradditori stati d'animo che vengono a manifestarsi in occasione del loro primo appuntamento che avviene a casa di Lara. Ogni loro pensiero interiore ci viene esternato attraverso otto personaggi immaginari (quattro che identificano le diverse personalità di Piero e altrettanti quattro personaggi invece quelli di lei) ed è interessante seguire passo dopo passo il susseguirsi di questo loro incontro che si svolgerà attraverso diverse fasi, alternato tra dubbi, timori, freni inibitori e slanci emozionali. Alla fine, quando la coppia avrà modo di conoscersi meglio, verrà afforntato il dilemma se continuare la storia oppure no. Ed ecco che entreranno in gioco nuovamente i personaggi immaginari che cominceranno a fare tutta una serie di discussioni e analisi filosofiche sulle ipotesi del si o quelle a favore del no. Indubbiamente coloro che guarderanno questo film e non lo ameranno, lo troveranno sicuramente troppo cervellotico e stancante. Ma coloro che ne verranno conquistati, useranno sicuramente un solo aggettivo per definirlo: originale !!!
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laurab
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mercoledì 26 febbraio 2025
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quando i sentimenti sono follemente veri
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C'è folla nella menti di Lara e di Piero, una folla chiassosa che non lascia un attimo di silenzio e di quiete.
Le parole si accavallano, si ride, si discute e si tenta un accordo tra le diverse fazioni, razionali ed emotive, passionali e romantiche, senza filtri e senza troppi giri.
Un gioco di rimandi che diverte lo spettatore coinvolto e curioso che di certo ha vissuto un primo appuntamento analogo, dove si arrossisce, si sorride, ci si commuove, si tentenna, si prova un approccio diretto e ci si difende.
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C'è folla nella menti di Lara e di Piero, una folla chiassosa che non lascia un attimo di silenzio e di quiete.
Le parole si accavallano, si ride, si discute e si tenta un accordo tra le diverse fazioni, razionali ed emotive, passionali e romantiche, senza filtri e senza troppi giri.
Un gioco di rimandi che diverte lo spettatore coinvolto e curioso che di certo ha vissuto un primo appuntamento analogo, dove si arrossisce, si sorride, ci si commuove, si tentenna, si prova un approccio diretto e ci si difende.
Come? Provando a spegnere le "voci" che guidano ogni azione e ogni reazione, ogni gesto ed ogni parola lasciando che siano pelle, occhi e cuore a tirare le fila.
Senza razionalità, solo sensazioni "follemente" vive. E chissà... magari l'amore metterà d'accordo tutti.
Una commedia intelligente, onesta, fluida, brillante e a suo modo profonda con un cast che convince e diverte. Perchè, nonostante tutto, bisogna avere coraggio ad esprimere i propri sentimenti e a mettersi in gioco, comunque vada.
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gabriella
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domenica 23 febbraio 2025
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dentro e fuori la nostra mente
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Un atteso, graditissimo ritorno alla commedia di Paolo Genovese che ci regala un racconto corale che possiede tutti i requisiti per piacere al pubblico, grazie anche alla bravura degli interpreti, alcuni di loro sono una garanzia, Marco Giallini e Edoardo Leo, dai tempi di "Perfetti sconosciuti". Lara ( Pilar Fogliati), invita a casa sua per una cena Piero ,( Edoardo Leo) al loro primo appuntamento, sono due adulti, lui è un ultraquarantenne divorziato con una figlia, lei una trentenne con alle spalle una serie di relazioni sbagliate con uomini sposati , desiderosi entrambi di fare nuove conoscenze e rimettersi in gioco.
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Un atteso, graditissimo ritorno alla commedia di Paolo Genovese che ci regala un racconto corale che possiede tutti i requisiti per piacere al pubblico, grazie anche alla bravura degli interpreti, alcuni di loro sono una garanzia, Marco Giallini e Edoardo Leo, dai tempi di "Perfetti sconosciuti". Lara ( Pilar Fogliati), invita a casa sua per una cena Piero ,( Edoardo Leo) al loro primo appuntamento, sono due adulti, lui è un ultraquarantenne divorziato con una figlia, lei una trentenne con alle spalle una serie di relazioni sbagliate con uomini sposati , desiderosi entrambi di fare nuove conoscenze e rimettersi in gioco. Tutti vogliamo fare bella figura al primo incontro , cerchiamo di dare del nostro meglio ed è proprio questo aspetto l'inciampo principale, si viene assaliti da domande e interrogativi , voci della nostra mente che ci mettono in guardia, ci rassicurano, ci frenano, ci suggeriscono di lasciarci andare, Se poi queste personalità che abitano la nostra mente entrano in conflitto tra loro, ci si ritrova impacciati e imbarazzati, non si riesce a dire ciò che vorremmo dire. Cosa bisogna fare perchè due perfetti sconosciuti che si piacciono e non riescono a dirselo, concludano la serata nel modo che entrambi desiderano, cioè a letto? Nella mente di lui si alternano , litigano, discutono la parte razionale del professore interpretato da Giallini, quella romantica , dolce, di Romeo, ( Maurizio Lastrico) quella passionale, istintiva di Eros ( Claudio Santamaria e infine quella indecisa, un pò disillusa di Valium ( Rocco Papaleo), mentre in quella di lei Alfa, la determinazione, Trilli, la leggerezza e trasgressione, Giulietta, la romantica e Scheggia , irrazionale, tutte brillantemente interpretate da Claudia Pandolfi Emanuela Fanelli , Vittoria Puccini e Maria Chiara Giannetta, che incalzano i due protagonisti continuamente. La componente emotiva è predominante, si evidenzia la difficoltà di relazionarsi, di comunicare le proprie insicurezze e fragilità, si rischia di mandare tutto a monte per mancanza di coraggio e per le trappole di sovrastrutture mentali che impediscono un dialogo spontaneo, rilassato, quello che riesce a lanciare il cuore oltre la barriera della cautela. Le voci che abbiamo dentro altro non sono che le proiezioni di noi stessi, il nostro bagaglio emotivo con la zavorra delle nostre illusioni , dei nostri insuccessi, condizionate dal timore di sbagliare ancora, ma in fondo ciò che vogliamo veramente è riprovarci di nuovo, prendendosi l’intero pacchetto, rischi inclusi e che ogni singolo incontro che avviene tra un uomo e una donna porta sempre con sé qualcosa di misterioso, per questo diventa intrigante.- Forse che se le emozioni di lui e di lei si incontrano, si confrontano, può nascere quell’empatia , quell’accettazione dell’altro , che non è perfetto, ma in fondo ci piace proprio per questo? E’ un film leggero e divertente,che gioca con i toni e le battute in un intercalare coinvolgente e appassionato. Tutti gli interpreti sono in ruolo, divertentissima la Fanelli, inedito e tenerone Maurizio Lastrico, ma anche tutto il resto del cast, affiatato ispirato, brillante, il ritmo è buono , ma sopratutto ha una scrittura raffinata che offre una riflessione sulla complessità del nostro mondo interiore.
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(di ivan il matto)
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nino pellino
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domenica 23 febbraio 2025
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ancora una commedia originale di paolo genovese
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Il regista Paolo Genovese dimostra ancora una volta con questa pellicola dal titolo "Follemente" di essere un regista capace di ideare un tipo di commedia innovativa, diversa dai soliti film italiani basati su schemi concettuali ben delineati, ridefinendo con uno stile assolutamente nuovo lo stesso concetto di commedia all'italiana. Ci aveva, ad esempio, già fatto riflettere nel film "Perfetti sconosciuti" dalla tematica volutamente sarcastica, così come nella sua penultima fatica "Il primo giorno della mia vita", sospesa tra intimismo esistenziale e concezioni idelogiche in grado di spaziare al di sopra della materia. Questa volta il regista punta, in una maniera ancora più decisa e consistente, a proiettare noi spettatori nel tentativo di decifrare il complesso universo della psiche umana, esternando attraverso una trasposizione metaforica e gradevolmente grottesca i pensieri contrastanti, ossia quelli di slancio e quelli inibitori che da sempre caratterizzano la vita di ogni essere umano.
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Il regista Paolo Genovese dimostra ancora una volta con questa pellicola dal titolo "Follemente" di essere un regista capace di ideare un tipo di commedia innovativa, diversa dai soliti film italiani basati su schemi concettuali ben delineati, ridefinendo con uno stile assolutamente nuovo lo stesso concetto di commedia all'italiana. Ci aveva, ad esempio, già fatto riflettere nel film "Perfetti sconosciuti" dalla tematica volutamente sarcastica, così come nella sua penultima fatica "Il primo giorno della mia vita", sospesa tra intimismo esistenziale e concezioni idelogiche in grado di spaziare al di sopra della materia. Questa volta il regista punta, in una maniera ancora più decisa e consistente, a proiettare noi spettatori nel tentativo di decifrare il complesso universo della psiche umana, esternando attraverso una trasposizione metaforica e gradevolmente grottesca i pensieri contrastanti, ossia quelli di slancio e quelli inibitori che da sempre caratterizzano la vita di ogni essere umano. E' il caso dei due protagonisti principali della trama del film, lui PIero, professore di storia e filosofia, divorziato e con una figlia a carico e lei, Lara, una giovane donna reduce da un'infelice storia d'amore che si trova ad un certo punto della propria vita alla ricerca del partner ideale. In pratica tutta la storia si concentra a descriverci ed a dettagliare i contradditori stati d'animo che vengono a manifestarsi in occasione del loro primo appuntamento che avviene a casa di Lara. Ogni loro pensiero interiore ci viene esternato attraverso otto personaggi immaginari (quattro che identificano le diverse personalità di Piero e altrettanti quattro personaggi invece quelli di lei) ed è interessante seguire passo dopo passo il susseguirsi di questo loro incontro che si svolgerà attraverso diverse fasi, alternato tra dubbi, timori, freni inibitori e slanci emozionali. Alla fine, quando la coppia avrà modo di conoscersi meglio, verrà afforntato il dilemma se continuare la storia oppure no. Ed ecco che entreranno in gioco nuovamente i personaggi immaginari che cominceranno a fare tutta una serie di discussioni e analisi filosofiche sulle ipotesi del si o quelle a favore del no. Indubbiamente coloro che guarderanno questo film e non lo ameranno, lo troveranno sicuramente troppo cervellotico e stancamente. Ma coloro che ne verranno conquistati, useranno sicuramente un solo aggettivo per definirlo: originale !!!
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francesca meneghetti
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martedì 4 marzo 2025
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molte le voci della mente
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La prima serata insieme di una donna e di un uomo che si conoscono (e si piacciono) in un bar poteva dar luogo a una storia, se non banale, molto scontata. Una volta. Invece adesso, a complicare le cose, c?? un nuovo galateo amoroso, che si fonda in parte sulla dottrina del femminismo catechizzata da Carla Lonzi (?Sputiamo su Hegel e altri scritti?), in parte sulla cultura del politicamente corretto, che ha scardinato certezze tradizionali in ordine a espressioni verbali, atteggiamenti, rituali (in questo caso di corteggiamento). Pertanto l?evolversi della situazione vede i due protagonisti, Lara e Piero, confusi e combattuti. Ma quello che in letteratura si rende con il monologo interiore, viene reso qui in forma figurativa.
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La prima serata insieme di una donna e di un uomo che si conoscono (e si piacciono) in un bar poteva dar luogo a una storia, se non banale, molto scontata. Una volta. Invece adesso, a complicare le cose, c?? un nuovo galateo amoroso, che si fonda in parte sulla dottrina del femminismo catechizzata da Carla Lonzi (?Sputiamo su Hegel e altri scritti?), in parte sulla cultura del politicamente corretto, che ha scardinato certezze tradizionali in ordine a espressioni verbali, atteggiamenti, rituali (in questo caso di corteggiamento). Pertanto l?evolversi della situazione vede i due protagonisti, Lara e Piero, confusi e combattuti. Ma quello che in letteratura si rende con il monologo interiore, viene reso qui in forma figurativa. Le diverse istanza di ciascuno dei due (romantiche, razionali, sessuali?) vengono rappresentate da diversi personaggi fisici, che si raggruppano in due stanze diverse e che sono connotati per genere: da una parte i maschi, dall?altra le femmine. Essi svolgono la stessa funzione del coro greco: osservare e commentare i fatti, alla luce di una scala valoriale che non ? pi? certa e assoluta, ma relativizzata, allo scopo di indirizzare i comportamenti della coppia. Cos?, in una stanza misteriosa e fumosa, arredata con cassettiere a parete e diversi sof? di pelle trapuntati, stanno il testosteronico Eros, il sensibile Romeo, il cinico Professore, con l?accomodante Valium. In un?altra stanza, dall?arredo pi? femminile, ci sono le ?amiche? di Lara, dotate anch?esse di un nomen-omen: Alfa, Trilli, Scheggia e Giulietta. Tutte e tutti in fondo desiderano che avvenga un amplesso perfetto, ma la via per arrivarci ? lunga e impervia. Le scene che accompagnano la tifoseria pro-orgasmo ricordano quelle di Everything You Always Wanted to Know About Sex di Woody Allen persino nel brindisi finale nella sala comandi, sostituito, nel film di Genovese, dall?esecuzione in formato rock, declinata sia al maschile che al femminile, di Somebody to Love dei Queen. Il film non ha grandi pretese ?filosofiche?, ma, grazie all?ottima sceneggiatura, che intesse battute di spirito a raffica, e all?idea di dar corpo alle diverse istanze che affollano i nostri pensieri confusi, scorre via piacevolmente, donandoci momenti di divertimento. Non poco, con i tempi che corrono. Il cast ? tutto italiano, con attori del calibro di Pilar Fogliati, Claudia Pandolfi, Marco Giallini, Claudio Santamaria, e altri a seguire.
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jonnylogan
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giovedì 24 luglio 2025
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le nostre emozioni
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Per tentare probabilmente di replicare il successo ormai quasi decennale di Perfetti Sconosciuti (id.; 2016) capace di varcare anche i confini di casa nostra per essere riadattato alle più diverse latitudini, Paolo Genovese mette mano a un cast per molti suoi elementi analogo - Marco Giallini ed Edoardo Leo – cercando di dare vita a una nuova commedia girata in interni nella quale nuovi dubbi, non di amicizia ma affettivi, dei due protagonisti, vengono in tal caso scandagliati dalle rispettive coscienze, attente a ciascuna mossa, supposizione, ipotesi e reazione altrui e propria.
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Per tentare probabilmente di replicare il successo ormai quasi decennale di Perfetti Sconosciuti (id.; 2016) capace di varcare anche i confini di casa nostra per essere riadattato alle più diverse latitudini, Paolo Genovese mette mano a un cast per molti suoi elementi analogo - Marco Giallini ed Edoardo Leo – cercando di dare vita a una nuova commedia girata in interni nella quale nuovi dubbi, non di amicizia ma affettivi, dei due protagonisti, vengono in tal caso scandagliati dalle rispettive coscienze, attente a ciascuna mossa, supposizione, ipotesi e reazione altrui e propria. Nella quale la fanno da padrone le lotte interne, fra i diversi aspetti caratteriali, facendo prendere il sopravvento, volta per volta, a l’uno o all’altra inclinazione. Caratteri suddivisi in quattro sfere emotive per ciascuno. Passando quindi dall’irruenza, alla sensualità. Dalla razionalità, alla dolcezza: tutte declinate grazie alle capacità, principalmente comiche di chi interpreta ciascun lato caratteriale. Si strizza nemmeno troppo velatamente l’occhio a Inside Out (id.; 2015) pellicola di animazione che scandagliava i sentimenti e le emozioni. Lo stesso regista ammette che l’idea del soggetto gli sia venuta non vedendo il film Disney ma molto prima, ma è vedendolo che ha avuto l’idea per farne una pellicola che cerchi di capire, in maniera ironica, come ci comportiamo di fronte all’altro. Come la differenza di genere (uomo/donna) sia sempre più labile di fronte a eventi, situazioni e soprattutto contrattempi, come la chiamata di una figlia a metà di una cena, con la commensale che s'interroga in merito a con chi stia conversando il proprio ospite.
Gli attori che rappresentano le varie “caratteristiche sentimentali” sono tutti calate nei rispettivi ruoli in maniera forse eccessiva, ma decisamente efficace. Da Claudio Santamaria nel ruolo di Eros, a Vittoria Puccini in quello di Giulietta (perché legata alla sfera affettivo - romantica). Dalla razionalità con le sembianze di Giallini fino a Claudia Pandolfi che identifica il lato caratteriale che vuole affermare l'identità femminile e femminista. Ma la pellicola si perde in troppi inevitabili ping pong fra quel che accade fra i due protagonisti e le rispettive coscienze con una lentezza eccessiva che fa spesso perdere il filo della sceneggiatura.
Film che comunque si può vedere non illudendosi di trovarsi di fronte a verità assolute e nemmeno davanti a un nuovo caso cinematografico del livello di Perfetti Sconosciuti. Ma pellicola che esattamente come quest'ultimo meriterebbe probabilmente una trasposizione teatrale che ne amplierebbe la vis comica a discapito di un lato cerebrale a volte troppo eccessivo.
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rosalinda gaudiano
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mercoledì 19 marzo 2025
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? un incontro ...un bisogno...
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Bussano al citofono. Lara , 35 anni, apre a Piero, 40anni circa. E’ il loro primo incontro, diciamo dettato da un bisogno di ricercato romanticismo. Lara ha avuto più storie, così anche Piero, che ha anche un matrimonio naufragato ed una figlia. Tutto l’incontro si svolge a casa di Lara che cerca in tutti i modi di essere simpatica e accogliente verso Piero chiaramente impacciato e confuso. Diretto da Paolo Genovese, con una sceneggiatura a più mani, “Follemente” porta il teatro sul grande schermo cinematografico dove tutto si svolge come su un palcoscenico, la casa di Lara, con una cena preparata a cui fa omaggio Piero con una bottiglia di buon vino. I convenevoli, l’imbarazzo iniziale, discorsi improvvisati e…un tumulto di pensieri, di sentimenti, di contraddizioni ed emozioni nella ricerca di entrambi di dare un senso all’incontro. “Follemente” è soprattutto, questo. Una storia che racconta il clamore di pensieri a cui Lara e Piero devono dare una risposta di valenza positiva o negativa sul loro incontro e magari di una possibile futura storia. I due sono in pieno caos emotivo, emozioni a cui Genovese da’ un volto ed un corpo in un luogo simbolico carico di ricordi materiali, come fotografie, oggetti che raccontano una vita vissuta dove si scontrano gioiscono e si commuovono . Romeo, Eros , Valium e il Professore, sono i caratteri emozionali che alimentano la mente di Piero. Mentre Giulietta, Trilli, Scheggia e Alfa alternano le emozioni e contraddizioni di Lara. Ed ecco che questo primo incontro, tra caos interiori , ripensamenti, forse anche riflessioni, godendo di un amplesso reciproco, si veste alla fine di un’incertezza delegata al tempo che verrà, ai compromessi, alle mediazioni , alle accettazioni di un’eventuale relazione che prenderà le sue forme e sembianze in un patto emozionale che probabilmente continuerà nelle loro teste per concretizzarsi nella realtà. Genovese alla fine riesce con un’attenta regia ed una scenografia minimalista a dare un senso compiuto alla storia, intrattenendo con il suo consueto stile un pubblico intermedio . La necessità ed il bisogno di condividere con qualcuno la costruzione del quotidiano mette in gioco ogni possibile aspettativa accettando mediazioni reciproche . Ed il messaggio finale arriva forte e chiaro, grazie anche all’ottima recitazione di Edoardo Leo, il Piero goffo e incerto, e di Pilar Foglati, la svagata Lara, che caratterizzano alla perfezione personaggi reali figli della nostra contemporaneità .
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felicity
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lunedì 21 luglio 2025
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curato e assemblato bene
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Follemente somiglia a Perfetti sconosciuti. È un film ambientato in una casa e in una notte, con tantissimi attori (ognuno con un personaggio molto netto), un po’ di fantastico e una serie di scontri verbali. E forse proprio per questo, proprio perché è la dimensione narrativa migliore per Genovese, è un film buono. Follemente è infatti un film commerciale che, a differenza di altri equivalenti, ha un’apprezzabile rapacità, cioè una capacità reale di acchiappare gli spettatori, cavalcare il gusto medio, rassicurare e al tempo stesso intrattenere con qualcosa di originale che poi davvero originale non è.
Ed è una gioia perché, invece di arrivare al suo obiettivo puntando sulla parte peggiore del pubblico, lo fa con un po’ di stile e una certa grazia, puntando semmai su quella leggera.
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Follemente somiglia a Perfetti sconosciuti. È un film ambientato in una casa e in una notte, con tantissimi attori (ognuno con un personaggio molto netto), un po’ di fantastico e una serie di scontri verbali. E forse proprio per questo, proprio perché è la dimensione narrativa migliore per Genovese, è un film buono. Follemente è infatti un film commerciale che, a differenza di altri equivalenti, ha un’apprezzabile rapacità, cioè una capacità reale di acchiappare gli spettatori, cavalcare il gusto medio, rassicurare e al tempo stesso intrattenere con qualcosa di originale che poi davvero originale non è.
Ed è una gioia perché, invece di arrivare al suo obiettivo puntando sulla parte peggiore del pubblico, lo fa con un po’ di stile e una certa grazia, puntando semmai su quella leggera.
Non conta poco poi che, come sempre in Genovese, la parte tecnica sia estremamente curata, specialmente il look. In particolare la scenografia brutalista della casa della protagonista e poi quelle delle menti di lui e di lei sono perfette. Inoltre è molto curato dal punto di vista della recitazione. È infatti come vengono recitate le parti a fare la differenza, non tanto la scrittura.
Aiuta il fatto che ogni attore e ogni attrice abbia un personaggio estremamente netto e dal carattere chiaro e riconoscibile, ma soprattutto aiuta il fatto che alcuni siano scelti in linea con le parti che solitamente interpretano.
Questo non è un film che si distacca dal resto della produzione mainstream italiana, anzi ne è il perfetto esempio. Semmai è un film in cui tutti quei tratti che solitamente caratterizzano questo tipo di opere sono invece curati e assemblati bene.
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