
Anno | 2024 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Germania |
Durata | 91 minuti |
Al cinema | 1 sala cinematografica |
Regia di | Tim Fehlbaum |
Attori | Peter Sarsgaard, John Magaro, Ben Chaplin, Leonie Benesch, Zinedine Soualem Georgina Rich, Corey Johnson, Robert Porter Templeton, Jeff Book, Solomon Mousley, Marcus Rutherford, Benjamin Walker, Ferdinand Dörfler, Caroline Ebner, Daniel Betts, Antje Westermann, Harry Waterstone. |
Uscita | giovedì 13 febbraio 2025 |
Tag | Da vedere 2024 |
Distribuzione | Eagle Pictures |
MYmonetro | 3,42 su 15 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 7 febbraio 2025
Il racconto della copertura mediatica in diretta degli eventi che videro gli atleti israeliani presi in ostaggio durante le Olimpiadi di Monaco di Baviera del 1972. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, 1 candidatura a Golden Globes, 2 candidature a Critics Choice Award, ha vinto un premio ai Spirit Awards, 1 candidatura a Producers Guild, In Italia al Box Office September 5 - La diretta che cambiò la storia ha incassato 48,1 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Il 5 settembre 1972, durante le Olimpiadi di Monaco, un commando di militanti palestinesi assalta gli appartamenti della delegazione israeliana uccidendo due persone e prendendone in ostaggio nove. La tv americana ABC, all'epoca prima emittente a trasmettere in diretta l'intero evento sportivo, si ritrova a raccontare la tragedia in diretta, ovviando ai problemi di comunicazione e di reperimento di notizie e immagini. Il giovane produttore Geoff, il dirigente televisivo Roone Arldge, l'interprete tedesca Marianne e gli altri colleghi trasformeranno la tragedia in evento mediatico. E cambieranno la storia.
Un film televisivo sul potere della televisione: come già The Eichmann Show - Il processo del secolo, anche September 5 osserva la storia dalla cabina di regia, sancendo l'unione tra testimonianza, giornalismo e spettacolo.
L'azione terroristica di Settembre nero è da sempre parte dell'immaginario collettivo per molti motivi, tutti a loro modo affrontati in modo rapido ma esauriente dal film: il risultato nefasto della scelta di non militarizzare le Olimpiadi per dare della Germania un'immagine diversa da quella imposta dal ricordo della guerra; lo shock di vedere altri ebrei innocenti morire sul suolo tedesco; la rivelazione al mondo della gravità del conflitto mediorientale e la disperazione disposta tutto della causa palestinese. Da ultimo, la visione in diretta dell'evento e la creazione di immagini diventate celeberrime, a cominciare da quella del terrorista col passamontagna che si sporge da un balcone... La storia veniva fatta in quel momento, e per la prima volta la gente da casa (900 milioni di persone, dice la didascalia finale del film) poteva vederla. September 5, dopo aver offerto il contesto storico e ambientale delle Olimpiadi (il re di quell'edizione, il nuotatore americano Mark Spitz era ebreo; una delle future vittime, David Berger, era stato intervistato a Dachau; nella redazione dell'ABC molti avevano origini ebraiche; il popolo tedesco aveva come principale preoccupazione quello di lasciarsi il passato alle spalle...), mostra non tanto le istantanee dell'attentato, ma la loro fabbricazione: è uno sguardo dall'altra parte dello schermo, dentro le stanze dove produttori, registi, giornalisti, tecnici e interpreti per una notte e un giorno lavorarono duramente per raccontare il presente e preparare inconsapevolmente il futuro.
Lasciando gli eventi fuoricampo, il regista americano Tim Fehlbaum e lo sceneggiatore tedesco Moritz Binder si concentrano sul ruolo dei singoli responsabili dell'emittente americana, dal produttore che contratta spazi per la messa in onda al direttore che cerca la conferma delle notizie, dal produttore esecutivo che stabilisce quali immagini mandare in onda ai tanti impiegati che fanno la spola tra l'evento e la redazione: gli anni sono ancora quelli dell'analogico, e il film insiste proprio sulla materialità delle immagini, sulla fatica per spostare una telecamera, sul lavoro di sviluppo della pellicola, sulla creazione delle didascalie e delle grafiche... Gli studi della ABC diventano una trincea e il racconto si fa serratissimo, con l'unico difetto di lavorare fin troppo di ellissi nei tempi narrativi (e ovviamente il pregio di avere interpreti straordinari: John Magaro, Peter Sarsgaard, Ben Chaplin, Leonie Benesch). Per il resto, il racconto riesce a dare di ogni personaggio un ritratto rapido ed esauriente, come nella migliore tradizione del cinema televisivo americano, riprendendo i tipici passaggi del genere giornalistico (la necessità di confermare le notizie, il dovere della testimonianza di fronte alle esigenze dello spettacolo, il dilemma morale della morte in diretta) e mostrando implicitamente come la tv ha finito per condizionare la nostra percezione del reale, un po' per dovere di cronaca e un po' per compiacere gli sponsor...
September 5 – La diretta che cambiò la storia di Tim Fehlbaum è un film che imita il cinema d’impegno civile degli anni Settanta nell’affrontare il modo in cui, per la prima volta, un evento tragico fu seguito in diretta televisiva. Tensione, ritmo e riflessione sulle immagini non mancano. Più che una ricostruzione dei drammatici fatti di Monaco del ’72, [...] Vai alla recensione »
Il film si svolge tutto all'interno di una sala televisiva, praticamente un'ora e mezza di dialoghi, telefonate, interviste in diretta ecc... un po' claustrofobico direi, anche se il ritmo alleggerisce un po' il tutto.... mah!!
Più che una ricostruzione dei drammatici fatti di Monaco del '72, quello del regista quarantenne svizzero Tim Fehlbaum in September 5 - La diretta che cambiò la storia è uno studio su come quei fatti sono stati recepiti e diffusi dai media, nello specifico il reparto sportivo della rete statunitense ABC, che era lì per documentare le Olimpiadi e si ritrovò invece per le mani uno dei maggiori attentati [...] Vai alla recensione »
Se con "Munich" Spielberg aveva esplorato la vicenda del terribile assalto di terroristi palestinesi alla palazzina israeliana durante le Olimpiadi a Monaco nel 1972 con uno spirito vendicativo ragionando sul "dopo", il thriller giornalistico di Tim Fehlbaum si concentra sul "durante", portando la vicenda e la tensione internazionale all'interno della troupe televisiva che lo raccontò.
Monaco di Baviera, 1972. La Abc trasmette via satellite i Giochi Olimpici, Mark Spitz ha appena vinto il settimo oro con il settimo record del mondo. Si prepara la scaletta per il giorno dopo. «Avete sentito? Cosa sono, spari?». Sì. Un commando di Settembre Nero ha assaltato la palazzina della squadra israeliana, preso ostaggi e c'è già un morto. Parte la diretta che farà la storia della televisione. [...] Vai alla recensione »
Novanta minuti tesissimi. L'invenzione della diretta. Sul campo, non in studio con il pubblico che applaude a comando. A trovarsi nella storica situazione, il settore sportivo della ABC, a Monaco per seguire le Olimpiadi del 1972. Il campione americano Mark Spitz aveva vinto una delle sue medaglie d'oro (sette in tutto, e per ognuna un nuovo record mondiale).
September 5 racconta il giorno del 1972 in cui le olimpiadi di Monaco si trasformarono in qualcos'altro. Poco prima dell'alba, mentre molti atleti ancora dormivano nel villaggio olimpico, un commando della milizia palestinese Settembre nero prese in ostaggio undici componenti della squadra olimpica israeliana. Ma il film non parla più di tanto di ostaggi, terrorismo e Medio Oriente.
Un compendio di ambienti claustrofobici, stretti corridoi e sale gremite di schermi ed operatori che li fissano, immersi in un clima di altissima tensione. L'emittente sportiva ABC, incaricata di fornire copertura alle competizioni olimpiche, si ritrova a raccontare qualcosa di più grande di lei, ma è decisa a non cedere la palla alla BBC e, con essa, la possibilità di narrare uno dei momenti più drammatici [...] Vai alla recensione »
È un peccato che "September 5" di Tim Fehlbaum sia passato un po' in sordina all'ultima Mostra del Cinema di Venezia, dove è stato programmato nella sezione "Orizzonti Extra". Perché è un film rigoroso, solido, capace di veicolare una serie di riflessioni molto attuali sul potere dei media e sulla loro responsabilizzazione, ricostruendo in modo molto meticoloso uno specifico e iconico contesto storico, [...] Vai alla recensione »
Ci sono date destinate a radicarsi nell'immaginario collettivo, perché corrispondono ad eventi che strappano la trama ordinaria delle cose e a strategie di messa in rappresentazione distintive, irripetibili. È sicuramente il caso del massacro di Monaco di Baviera, quando nel pieno delle Olimpiadi 1972 alcuni atleti israeliani vengono presi in ostaggio dal gruppo terroristico Sole Nero, in un'escalation [...] Vai alla recensione »
September 5 - La diretta che cambiò la storia è un film diretto da Tim Fehlbaum che ripercorre i tragici eventi del massacro di Monaco durante le Olimpiadi del 1972. Il cast annovera Peter Sarsgaard nel ruolo di Roone Arledge, presidente di ABC Sports, John Magaro nei panni del giovane produttore Geoffrey Mason, e Leonie Benesch come Marianne Gebhardt, un'interprete tedesca.
1972, Monaco di Baviera, Germania Ovest. Le olimpiadi iniziate il 26 agosto si stanno avviando verso le ultime battute, il nuotatore americano Mark Spitz sta vincendo una medaglia d'oro dopo l'altra e tutto sembra svolgersi nel migliore dei modi. La Germania voleva dimostrare al mondo di essersi lasciata definitivamente alle spalle il passato nazista e la guerra, e sembra proprio che ci stia riuscendo [...] Vai alla recensione »
Il 5 settembre 1972 otto palestinesi del gruppo terroristico Settembre nero irrompono negli alloggi della squadra olimpica israeliana a Monaco. Per le successive 24 ore, 900 milioni di persone seguono in diretta l'evolversi dell'attentato, grazie a reporter e obiettivi della redazione sportiva della ABC, che si ritrova l'unica sul campo, cogliendo l'occasione con foga giornalistica e una certa impreparazion [...] Vai alla recensione »
C'è una domanda che più di ogni altra, scuote l'animo tanto dei protagonisti di September 5 - La diretta che cambiò la storia, quanto degli spettatori: cos'è che conta di più, il diritto di cronaca o il rispetto della sensibilità del fruitore della notizia? Se lo chiedono in un momento di enorme tensione, Roone Arledge (Peter Sarsgaard) e Geoffrey Mason (John Magaro), due celebri giornalisti sportivi [...] Vai alla recensione »
Il titolo dell'ultima fatica dietro la macchina da presa di Tim Fehlbaum, nelle sale dal 13 febbraio 2025 dopo l'anteprima mondiale nella sezione "Orizzonti" dell'81esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia e le candidature ai Golden Globe (miglior film drammatico) e all'Oscar (migliore sceneggiatura originale), è già di per sé un messaggio chiaro e diretto di ciò che da lì a poco [...] Vai alla recensione »
Monaco, 1972. La Germania ospita le Olimpiadi per dare al mondo il segnale che la Seconda Guerra Mondiale è un ricordo lontano, e il Paese è riunito e pacifico. La rete televisiva americana ABC ha inviato sul posto la redazione sportiva al completo, e si prepara a raccontare le gesta del nuotatore Mark Spitz, supervincitore annunciato di quell'edizione olimpica.