The Old Oak |
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Un film di Ken Loach.
Con Dave Turner, Ebla Mari, Claire Rodgerson, Trevor Fox.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 113 min.
- Francia 2023.
- Lucky Red
uscita giovedì 16 novembre 2023.
MYMONETRO
The Old Oak ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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If you eat together, we stick together
di gabriellaFeedback: 19061 | altri commenti e recensioni di gabriella |
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domenica 26 novembre 2023 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Inossidabile Ken che a 87 anni mantiene ancora viva la speranza di un’umanità migliore e ci regala quello che definisce il suo ultimo film, per motivi anagrafici, ma io mi auguro non sia così, c’è bisogno del suo cinema necessario e sincero. Siamo nella contea di Duhran , un piccolo villaggio inglese un tempo zona mineraria, unica risorsa e fonte di reddito per il paese, prima che il governo Thatcher chiudesse tutto. Unico punto di ritrovo, un vecchio pub malandato con l’insegna traballante gestito da T. J. Ballantyne, un uomo di buon cuore nonostante i suoi guai familiari ed economici, non altrettanto gli avventori, uomini arrabbiati, polemici e critici contro tutti e tutto. Il fatto poi che alcune famiglie siriane , in fuga dalla guerra siano ospitate proprio in quel villaggio, esacerba ulteriormente gli animi, le frustrazioni vengono così scaricate su chi sta peggio, chi ha perso tutto,persone martoriate dalla guerra che trovano un altro conflitto, da chi, senza rendersene conto esercita il potere del più forte sui più deboli. Ma T.J. non è dello stesso parere, lui intende aiutare quella gente, creare un ponte di comunicazione , organizzando delle cene solidali proprio all’interno del pub, concretizzando così una scritta che si trova all’interno del locale, “ se mangiamo insieme , rimaniamo un gruppo unito”.naturalmente la frangia conservatrice cercherà di osteggiare il progetto. Ma la rivoluzione gentile di T.J. riuscirà a sfondare il muro della diffidenza e delle distanze. Ken Loach ha le idee chiare e uno sguardo partecipe che abbraccia tutti, perché sa bene che la disperazione e la miseria sono terreno fertile per il razzismo e la prevaricazione, genera paura, la working class è la fascia di popolazione con gli standard di vita più bassi, mentre il profitto dei ricchi cresce, lo sa bene il regista, quando una comunità si sente abbandonata è allo sbando. L’unica via d’uscita è la collettività e ci auguriamo tutti che la scena finale del film possa veramente realizzarsi, nel frattempo dobbiamo crederci senza mollare e impegnarci quotidianamente, basta un semplice gesto, una parola gentile, un sorriso. The old oak è un film solido come una quercia, Ken Loach è sempre animato da passione e da condivisibile sdegno verso le ingiustizie, però a differenza di altri suoi lavori, risulta più fluido, più morbido, e nella sua coerente direzione ostinata e contraria, commuove e accoglie.
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