Un film che si apprezza soprattutto per le informazioni che riesce a dare su uno spaccato ancora poco noto. Presentato Fuori Concorso alla Mostra e disponibile in streaming sulla Sala Web a partire dalle 21.
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di Simone Emiliani
Tooba Bashir Gondal è una della più famose jidahiste britanniche. Nota come “The Isis Matchmaker”, ha cominciato a indossare l’hijab nel 2012 e a vent’anni è partita di nascosto per unirsi allo stato islamico. È accusata di aver reclutato donne occidentali per farle sposare ai combattenti dell’Isis. La regista l’ha raggiunta nel campo di prigionia di Ain Issa, in Siria, ed è stata con lei due settimane per intervistarla. Si sente l’enorme lavoro preparatorio, giornalistico prima che documentarista dove molte domande restano sospese, senza risposta.
C’è solo un momento, forte, in cui Tooba piange che mostra come Argentieri sia riuscita a trovare un accesso umano a una figura apparentemente glaciale. Malgrado la quantità di materiale, non sempre il montaggio rende giustizia al documentario. Poteva infatti essere più incalzante soprattutto nel collegamento tra le sue dichiarazioni, i tweet e i titoli dei maggiori giornali britannici su di lei. Rimane comunque l’efficacia della ricerca e la quantità di dati accumulati su Tooba.