Pinocchio

Un film di Guillermo Del Toro, Mark Gustafson. Con Gregory Mann, David Bradley, Ewan McGregor, Cate Blanchett.
continua»
Titolo originale Guillermo del Toro's Pinocchio. Animazione, Ratings: Kids, durata 117 min. - Francia, USA 2022. uscita domenica 4 dicembre 2022. MYMONETRO Pinocchio * * * * - valutazione media: 4,13 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
felicity sabato 18 marzo 2023
splendido ed emozionante Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
0%

Pinocchio nasce dal dolore e dalla rabbia di un uomo che non riesce ad accettare il vuoto di un lutto. Questo passaggio trasforma la pellicola di Del Toro in una grande riflessione sulle tortuose vie per dare un senso alla vita, in tutte le sue imperfezioni.
Lo dice anche il grillo parlante, che questa è una storia di padri e di figli imperfetti. Cos’è la vita per una marionetta che non può morire? Se si è immortali, come Pinocchio, si può afferrarne il senso? Del Toro sembra suggerire che la vita è una continua esperienza sul dolore, sull’affrontare il male e sul coraggio di rimanere buoni là dove tutto sembra precipitare in un baratro oscuro dove etica e morale sono concetti rarefatti. [+]

[+] lascia un commento a felicity »
d'accordo?
giovanni_b_southern martedì 27 dicembre 2022
tentato dal mettere 5 stelle. ottimo Valutazione 4 stelle su cinque
0%
No
100%

Ottimo Film. Bella ri-lettura. Riabilitato Lucigliolo. Tutto in una gradevole salsa anti-fascista. Che non guasta mai. Consigliato

[+] pandoro e maionese (di emmeci)
[+] lascia un commento a giovanni_b_southern »
d'accordo?
giovanni_b_southern martedì 27 dicembre 2022
ottimo Valutazione 4 stelle su cinque
0%
No
100%

Tentato dal mettere 5 stelle. Ottima ri-lettura. Con un Lucignolo altamente riqualificato. Tutto in chiave anti-fascista. Consigliato assai

[+] lascia un commento a giovanni_b_southern »
d'accordo?
eugenio mercoledì 14 dicembre 2022
il burattino di del toro Valutazione 4 stelle su cinque
33%
No
67%

Un Pinocchio che farà molto discutere l’ultima lunga fatica, in stop-motion del premio Oscar Guillermo del Toro. Un Pinocchio sognato dal regista dal lontano 2008, iniziato nel 2018 e terminato quattro anni dopo, nel 2022.  Un Pinocchio materico con personaggi ricchi ed evocativi, fotogramma per fotogramma a restituire una favola oscura tutt’altro che collodiana, cupa e intrigante.  Visionaria alla Tim Burton, la pellicola (uscita su Netflix il quattro dicembre), risulta iperreale nei dettagli e nella resa scenica dei personaggi delineati, con creature spuntate fuori da qualche favola dark come le divinità simil-pagane a forma di chimera che sostituiscono la Fata Turchina, passando per i custodi dell'aldilà a forma di lepre, fino a un grillo parlante aspirante scrittore “romanziere” mai così incerto e che alberga proprio nel pino che Geppetto decide di intagliare.

Geppetto ubriacone che crea Pinocchio in un impeto di rabbia per la morte del figlio Carlo ucciso da una bomba durante la Prima guerra mondiale, rabbioso, disperato, vive in un contesto storico preciso, l’Italia vessata dalle due guerre. Guerre che uccidono, al contrario di quanto la suggestione macabro-grottesca vorrebbe lasciare intendere. Il totalitarismo copre ogni raziocinio pubblico (anche ecclesiastico) e in fondo è ciò che Pinocchio, la cui vita è il dono delle divinità del bosco, impietosite da questo gesto di dolorosa impotenza di Geppetto, scardina con la sua ingenuità spontanea. Che è poi quella di un bambino disubbidiente come nella favola di Collodi.

Credere, obbedire e combattere, i dettami del fascismo che Del Toro con il suo anarchico Pinocchio, sberleffa in un intento non migliorativo o catartico per dirla come un vecchio sketch di Flavio Oreglio da Zelig, scandiscono le tappe di un anti-racconto collodiano. La mutazione in meglio di un bambino educato e giudizioso non avviene ma diviene inno alla libertà del “diverso” in un regime che lo bandisce e che il burattino negli spettacoli di Mangiafoco (villain che incarna i principi peggiori dell'opera tutt'altro che cialtroneschi mussoliniani), esplicita sino alla farsa con Mussolini protagonista che non esiterà ad ucciderlo.

Ma Pinocchio non può morire. Porta il peso della dolorosa caducità secondo i dettami di una favola nera, dove Lucignolo è figlio del podestà e il paese dei balocchi un campo di formazione per la nuova gioventù fascista. Ed è così che allora il film assume una connotazione nuova, cosa difficile nelle sue innumerevoli trasposizioni, riuscendo con una notevole cura negli effetti speciali coadiuvati da un messaggio di fondo umanamente riconoscibile e condivisibile a farci sorridere, amare e commuoverci in un elogio originale scanzonato e serissimo di un classico di centotrenta anni, nobile e saggio come l'ultimo degli umani.

 

[-]

[+] lascia un commento a eugenio »
d'accordo?
emmeci domenica 11 dicembre 2022
“finalmente”
93%
No
7%

Non so in quanti stavano aspettando la riscrittura di Pinocchio, ma il “finalmente” mi sembra a dir poco fuori luogo. Se io riscrivessi “finalmente” la sua recensione come la prenderebbe? Al di là della mancanza ingiustificabile di rispetto e di sensibilità artistica, l’operazione è completamente priva di una qualsiasi traccia di intelligenza. Pinocchio per chi avesse dubbi vive in un mondo immaginario ed è proprio lì che ha un senso e grazie a questo sopravvive nel tempo. Dare una collocazione storica al racconto di Collodi significa non aver capito ciò che i bambini colgono immediatamente. Pura ignoranza nei confronti dell’opera letteraria, del personaggio, del semplice concetto di rispetto e di libertà creativa. [+]

[+] lascia un commento a emmeci »
d'accordo?
emmeci domenica 11 dicembre 2022
insulto a collodi Valutazione 1 stelle su cinque
87%
No
13%

Esterno, notte. 
Una macchina anni ‘80 piena di tubi e apparecchiature elettroniche improvvisate sfreccia in un parcheggio deserto con a bordo Benito Mussolini. 
All’improvviso un lampo. L’auto scompare. 
Stacco. Toscana 1880. 
Uno scrittore viene quasi travolto da un oggetto meccanico che non aveva mai visto prima: avvolto da una nuvola di vapore un uomo calvo esce dallo strano veicolo. Scandisce “Italiani!” con voce ferma. 

Questo potrebbe essere il prologo della mostruosità che plagia il racconto di Collodi: si intitolasse "Johnny" o "Mario" non avrei nulla da dire tranne che è un film d'animazione mediocre in stop motion che non si avvicina nemmeno ai lavori di Tim Burton, il problema è che si intitola "Pinocchio". [+]

[+] lascia un commento a emmeci »
d'accordo?
sabato 10 dicembre 2022
finalmente?
93%
No
7%

Perché “finalmente riscritto”? Perché se non ci si mette un cattivo fascista o ancora meglio un nazista non si può raccontare lo stesso una storia di “irriducibile dissidenza”? Perché si deve stuprare un racconto che nasce in tempi dove il concetto di educazione era radicalmente diverso? È per caso vergognoso ai giorni nostri raccontare una storia con un padre amorevole e un bambino che impara sbagliando? Le ricordo che Pinocchio pur essendo un burattino di legno non è mai “discriminato”, i suoi problemi non nascono dal fascismo o dall’intolleranza, perché raccontare a ragazzi che non hanno letto l’originale questa indecente invenzione? Collodi non merita un po’ di rispetto? Se nel 1881 non si trovavano tanti fascisti a cui ispirarsi che colpa ne ha? Allora “finalmente” si potrà anche riscrivere la storia di Ulisse transgender perseguitato da ciclopi ultra nazionalisti e intitolarlo comunque Odissea… Le consiglio di rivedere la versione di Comencini (insieme a Nightmare before Christmas) e “finalmente” riscrivere la recensione.

[+] lascia un commento a »
d'accordo?
sabato 10 dicembre 2022
finalmente?
86%
No
14%

Perché “finalmente riscritto”? Perché se non ci si mette un cattivo fascista o ancora meglio un nazista non si può raccontare lo stesso una storia di “irriducibile dissidenza”? Perché si deve stuprare un racconto che nasce in tempi dove il concetto di educazione era radicalmente diverso? È per caso vergognoso ai giorni nostri raccontare una storia con un padre amorevole e un bambino che impara sbagliando? Le ricordo che Pinocchio pur essendo un burattino di legno non è mai “discriminato”, i suoi problemi non nascono dal fascismo o dall’intolleranza, perché raccontare a ragazzi che non hanno letto l’originale questa indecente invenzione? Collodi non merita un po’ di rispetto? Se nel 1881 non si trovavano tanti fascisti a cui ispirarsi che colpa ne ha? Allora “finalmente” si potrà anche riscrivere la storia di Ulisse transgender perseguitato da ciclopi ultra nazionalisti e intitolarlo comunque Odissea… Le consiglio di rivedere la versione di Comencini (insieme a Nightmare before Christmas) e “finalmente” riscrivere la recensione.

[+] lascia un commento a »
d'accordo?
fabrizio friuli sabato 10 dicembre 2022
c''era una volta, il burattino... Valutazione 4 stelle su cinque
29%
No
71%

Un falegname conosciuto come Geppetto conduceva una vita felice e armoniosa grazie all' esistenza del figlio Carlo , che lo aiutava nel suo mestiere,  ma una notte,  una bomba ha devastato una chiesa dove si trovava lo sventurato bambino e il corso della sua vita è cessato permanentemente,  e lo sventurato padre ha sofferto atrocemente a causa della morte di suo figlio,  che era l' unica persona che rendeva la sua vita meno solitaria. Una sera , l' infelice Geppetto abbatte un pino e lo usa per costruire un bambino di legno e mentre lui era assopito,  una misteriosa figura gli dona la vita ed affida ad un grillo erudito il compito di giudarlo e istruirlo, e ovviamente,  quando Geppetto scopre che Pinocchio ha preso vita,  era spaventato da lui ma nel corso degli eventi,  Geppetto imparerà ad amare la sagoma di legno come amava il figlio perduto. [+]

[+] assistente di guillermo (di emmeci)
[+] lascia un commento a fabrizio friuli »
d'accordo?
montefalcone antonio venerdì 9 dicembre 2022
rivisitazione più realistica e dark di pinocchio Valutazione 4 stelle su cinque
74%
No
26%

Pinocchio” è il dodicesimo lungometraggio per il cinema di Guillermo del Toro, un film d’animazione in stop-motion, che il regista premio Oscar per “La forma dell’acqua” ha diretto assieme a Mark Gustafson e sceneggiato con Patrick McHale.
La pellicola è una delle più riuscite nella filmografia del regista messicano. In quest’opera veniamo catapultati nel tenebroso contesto sociale/storico/politico dell’Italia nell’epoca del regime fascista tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale,  e dunque, a livello cinematografico, in linea con la poetica e con le atmosfere buie, cupe e crude(li) che hanno caratterizzato le passate pellicole realizzate brillantemente da Guillermo del Toro:  “Il labirinto del Fauno” e “La spina del diavolo”. [+]

[+] lascia un commento a montefalcone antonio »
d'accordo?
Pinocchio | Indice

Recensioni & Opinionisti Premi
Multimedia Shop & Showtime
Premio Oscar (2)
Producers Guild (2)
Golden Globes (1)
Golden Globes (3)
Critics Choice Award (4)
BAFTA (4)


Articoli & News
Immagini
1 | 2 | 3 | 4 | 5 |
Uscita nelle sale
domenica 4 dicembre 2022
Scheda | Cast | News | Trailer | Foto | Frasi | Pubblico | Forum | Shop |
prossimamente al cinema Film al cinema Novità in dvd Film in tv
Altri prossimamente » Altri film al cinema » Altri film in dvd » Altri film in tv »
home | cinema | database | film | uscite | dvd | tv | box office | prossimamente | colonne sonore | Accedi | trailer | TROVASTREAMING |
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies® // Mo-Net All rights reserved. P.IVA: 05056400483 - Licenza Siae n. 2792/I/2742 - credits | contatti | redazione@mymovies.it
Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso
pubblicità