
Un film che prova a creare un mondo alternativo attraverso le immagini. Presentato alle Giornate degli Autori e in streaming fino al 12 settembre. GUARDA IL FILM IN STREAMING »
di Roberto Manassero
In alcuni villaggi dell'Albania rurale vige ancora il Kanun, antico codice tribale che impone alla famiglia di una persona assassinata il diritto di vendicare la morte del proprio caro uccidendo a sua volta un membro maschio della famiglia dell'assassino, costretta per questo a chiudersi in casa per anni fino all'ottenimento dell'eventuale perdono. In un contesto estremamente chiuso e arretrato, un gruppo di volontari ha creato un gruppo di aiuto per i bambini delle famiglie colpite dal Kanun, spingendoli a confrontarsi l'un con l'altro e a riflettere sulla loro condizione attraverso fiabe e storie bibliche.
Un documentario di creazione, sospeso tra realtà e sogno, disperazione e speranza, in cui le immagini servono da tramite verso un mondo alternativo.
La regista Keti Stamo, albanese di nascita, cresciuta in Italia e in Svizzera si è recata in una di queste zone e seguendo il lavoro di un gruppo di volontari ha registrato i sogni e i racconti dei bambini e delle bambine vittime del Kanun e dato loro la possibilità di influenzare la struttura stessa del film.
Il film è elementare nella sovrapposizione dei duplici registri espressivi, quello realistico e quello onirico, ma ha la semplicità, e dunque la forza, di uno sguardo diverso su un mondo poco conosciuto o addirittura mai visto.
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