vincenzo
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domenica 30 agosto 2020
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cinema scaduto
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È facile riconoscere in questo film la falsità di regista e produttori che attingono a piene mani da registi e cinematografie anni 2000 dandole in pasto a un pubblico che si spera abbia dimenticato.
La trama è un plagio di Il matrimonio di Lorna dei registi belgi Dardenne.
Gli occhi a mezz'asta del protagonista cosa vogliono dirci? Che in periferia non si ride? Grazie caro regista di Sole, lettura molto profonda. Fuori tempo massimo. Puzza di rancido in frigo.
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franco django
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lunedì 31 agosto 2020
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un lento morir
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Film formula di stampo 'autoriale' per un regista al debutto che non si accontenta di raccontare una storia ma cerca inutilmente di guadagnarsi il titolo di autore inscenando un film piatto, senza personalità, senza emozioni (il protagonista è emblematico in tal senso) e che vorrebbe colpire con la durezza della realtà.
Peccato che questo film più che neo realista è non realista. E ancora peggio non reale, non autentico.
Un lento morire.
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stefano capasso
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sabato 4 giugno 2022
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la necessità di contare qualcosa
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Lena è una giovane donna polacca che arriva in Italia per vendere il bambino che ha in grembo. Ermanno si fingerà il padre per poter favorire inseguito l’affidamento a suo zio Fabio. Le settimane che Lena e Ermanno trascorrono insieme cominceranno a produrre dei piccoli mutamenti nelle loro prospettive e, quando nasce Sole, in anticipo sui tempi previsti, la necessità di rimanere in contatto con la bambina per allattarla cambia decisamente la visione dei due giovani.
Il formato 4:3 che Carlo Sironi sceglie per il suo film, dichiara subito che assisteremo ad una storia che ci costringerà in uno spazio ristretto dalle poche prospettive. E in effetti i due protagonisti saranno rinchiusi in una casa in attesa dell’evento, a fare i conti con tutte le loro inadeguatezza verso la vita, che manifestano con un atteggiamento distaccato verso quello che accade intorno.
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Lena è una giovane donna polacca che arriva in Italia per vendere il bambino che ha in grembo. Ermanno si fingerà il padre per poter favorire inseguito l’affidamento a suo zio Fabio. Le settimane che Lena e Ermanno trascorrono insieme cominceranno a produrre dei piccoli mutamenti nelle loro prospettive e, quando nasce Sole, in anticipo sui tempi previsti, la necessità di rimanere in contatto con la bambina per allattarla cambia decisamente la visione dei due giovani.
Il formato 4:3 che Carlo Sironi sceglie per il suo film, dichiara subito che assisteremo ad una storia che ci costringerà in uno spazio ristretto dalle poche prospettive. E in effetti i due protagonisti saranno rinchiusi in una casa in attesa dell’evento, a fare i conti con tutte le loro inadeguatezza verso la vita, che manifestano con un atteggiamento distaccato verso quello che accade intorno. Allo stesso modo la narrazione è asciutta, costante nel reiterare il vuoto di prospettive e la rassegnazione dei due protagonisti: niente sembra muoversi intorno a loro, privi di prospettive verso il futuro, inutili per la società. Ma quando intravedono la possibilità di diventare importanti per qualcuno il gelo emotivo che li caratterizza comincia lentamente a sgretolarsi, fino a sciogliersi. Film interessante anche grazie alla musica elettronica che commenta, perfettamente a tema, la vicenda raccontata.
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spione
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venerdì 10 maggio 2024
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"meglio morire per zampa di leone"
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Film minimalista, tenero, coinvolgente, che sa commuovere e - con tutti i suoi inevitabili difetti - si inserisce bene nel panorama del cinema italiano contemporaneo, in cui i difetti sicuramente non sono merce rara. Un cinema, insomma, che si apprezza o non si apprezza a seconda della propria sensibiltà e cultura. Basta vedere la maggior parte dei commenti qua sopra per capire a quanti questo tipo di cinema fa venire l'orticaria. E allora non resta davvero che chiedersi perché impieghino il loro tempo e le loro energie per recensire un film come questo anziché uno sugli zombie o con gli inseguimenti tra auto dei cattivi e auto della polizia.
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