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domenica 25 maggio 2025
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chi ? andrea forniero?
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A me il film ? piaciuto moltissimo, ad Andrea Forniero no. 1 a 1.
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gattoquatto
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giovedì 30 novembre 2023
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solido giallo/noir di introspezione
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Mi ha sorpreso e mi è piaciuto molto.
Un ottimo film, che mescola tinte noir, giallo giudiziario e cinema di introspezione, con una trama solida e compiuta, che incuriosisce e coinvolge.
Bravi gli attori, interessanti trovate narrative, costruzione per flashback che arricchisce la sceneggiatura e dona un tono "nostrano" alla visione.
Anche la recitazione da attore caratterista di Scamarcio (dimessa e malinconica) si integra bene nella trama e la sostiene.
Diverso dal solito cinema monocorde e politicamente corretto che sembra imperare oggi, soprattutto tra le produzioni dei canali streaming.
Consigliato.
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patry58
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lunedì 9 gennaio 2023
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bello risentire gli elp
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La parte più emozionante del film sono state le musiche degli Emerson Lake and Palmer, colonna sonora non solo dei tre protagonisti del film ma anche della mia. Le emozioni però finiscono qui. Un film troppo farraginoso, troppo inutilmente complicato, troppi flash back che pasticciavano un po' tutto, togliendo la voglia di seguirlo. Gli attori se la cavano ma non emozionano. L'avvocato poi rischia la macchietta di stalker suonato. Non è credibile che per 20 anni corra dietro alla stessa ragazza che non lo vuole. Come non è credibile l'ultima scena che lo riguarda. Ma anche Scamarcio che interpreta come al solito il bel tenebroso tormentato e dannato. In contraltare con Boni che è il giudice integerrimo che sa rimanere dalla parte giusta, tenendo sotto chiave il suo lato oscuro.
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La parte più emozionante del film sono state le musiche degli Emerson Lake and Palmer, colonna sonora non solo dei tre protagonisti del film ma anche della mia. Le emozioni però finiscono qui. Un film troppo farraginoso, troppo inutilmente complicato, troppi flash back che pasticciavano un po' tutto, togliendo la voglia di seguirlo. Gli attori se la cavano ma non emozionano. L'avvocato poi rischia la macchietta di stalker suonato. Non è credibile che per 20 anni corra dietro alla stessa ragazza che non lo vuole. Come non è credibile l'ultima scena che lo riguarda. Ma anche Scamarcio che interpreta come al solito il bel tenebroso tormentato e dannato. In contraltare con Boni che è il giudice integerrimo che sa rimanere dalla parte giusta, tenendo sotto chiave il suo lato oscuro. Finale scontato e due ore non dico buttate ma quasi. A questo punto mi interessa leggere il libro per capire meglio certe dinamiche. Un film confezionato bene, inquadrature interessanti, attori navigati, non mi è piaciuta la Gerini nella parte del pm che sembrava non avesse voce. Ma perché non farla parlare con la sua voce? Le pm parlano con le patate in bocca? Boh. Inoltre: sarebbe ora di far fare un po' di corso di dizione agli attori italiani perché quando parlano si capisce poco, fra le cadenze dialettali, tra il vezzo di sussurrare e parlare veloce (per rendere i dialoghi forse più "realistici") si finisce per sentire un biascichio indistinto, indecifrabile anche col volume al massimo. Gli attori di una volta non erano così, parlavano chiaro e bene. Dovrebbero imparare dai nostri doppiatori, che sono bravissimi. Detto questo un film sicuramente rinunciabile.
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annalisa
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domenica 14 agosto 2022
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i flashback sono la chiave di lettura
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Come in tutti i film in cui troviamo i flashback che risultano di difficile lettura all'inizio, ma se ci si sforziamo un po', piano piano ne intuiamo l'importanza che ci porta a capire l'animo umano nascosto dei personaggi della storia. Infatti i tre protagonisti del film li vediamo da giovani, e già si può intuire il loro carattere, la loro indole. Tessere di un puzzle che verranno incastrate ad una ad una, fino ad un finale non scontato.
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enzo70
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mercoledì 23 marzo 2022
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un pessimo servizio alla storia di caringella
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Un giallo dai tratti spiccatamente noir in cui, purtroppo, i risultati sono di gran lunga inferiori alle aspettative. Il vice questore Prencipe, interpretato da Riccardo Scamarcio, viene indagato per l’omicidio di un suo carissimo amico, il giudice Mastropaolo. E per difendersi chiederà l’assistenza di Giorgio, amico dall’infanzia di entrambi. Il libro di Francesca Caringella riusciva a dare una buona ambientazione che si perde nella sceneggiatura e nella regia di Zaccariello incapace di dare un senso compiuto alla storia. Nonostante il buon cast il film risulta caotico e disordinato, i continui flashback non rendono alcun servizio al lettore che anzi risulta disorientato.
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Un giallo dai tratti spiccatamente noir in cui, purtroppo, i risultati sono di gran lunga inferiori alle aspettative. Il vice questore Prencipe, interpretato da Riccardo Scamarcio, viene indagato per l’omicidio di un suo carissimo amico, il giudice Mastropaolo. E per difendersi chiederà l’assistenza di Giorgio, amico dall’infanzia di entrambi. Il libro di Francesca Caringella riusciva a dare una buona ambientazione che si perde nella sceneggiatura e nella regia di Zaccariello incapace di dare un senso compiuto alla storia. Nonostante il buon cast il film risulta caotico e disordinato, i continui flashback non rendono alcun servizio al lettore che anzi risulta disorientato. La storia ci starebbe, gli attori anche, ma è tutto raccontato male.
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onufrio
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venerdì 17 aprile 2020
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perchè hai ceduto al diavolo?
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Nonostante un inizio stracolmo di salti temporali che confondono un pò lo spettatore, e qualche farfugliamento di troppo nella recitazione di Scamarcio, il Thriller di Zaccariello prende forma e la storia assume un notevole interesse, fino a rivelare un finale decisamente sopra le righe e sorprendente (ma non troppo) che regala a questa pellicola una meritata sufficienza, grazie anche al resto degli attori: Gerini, Pesce e Boni, perfettamente calati nell'atmosfera torbida e misteriosa.
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sabato 30 novembre 2019
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pienamente d'accordo!
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Ho appena visto il film perchè me lo ha chiesto mia madre che, pur essendo.una persona che apprezza e conosce la buona materia cinematografica, non riusciva ad trovare un perchè! Benchè tu salvi la scena dell'inseguimento dell'inizio, noi abbiamo subito trovato che la corsetta sul primo parapetto si poteva evitare perché di certo poteva correre sulla terrazza, tenuta infatti ben nascosta dell'inquadratura... Per il resto concordiamo con tutto ciò che hai recensito. Flashback e flashforward troppo incasinati, la recitazione della Gerini che, appena pronunciata la prima battuta e poi a fatica cercare di rimanere in quella tonalità, mi ha fatto dire "ma vuole fare Marlon Brando!!!" e quindi ritrovare qui le mie stesse impressioni è stato davvero esilarante! Il trucco di Boni fatto malissimo.
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Ho appena visto il film perchè me lo ha chiesto mia madre che, pur essendo.una persona che apprezza e conosce la buona materia cinematografica, non riusciva ad trovare un perchè! Benchè tu salvi la scena dell'inseguimento dell'inizio, noi abbiamo subito trovato che la corsetta sul primo parapetto si poteva evitare perché di certo poteva correre sulla terrazza, tenuta infatti ben nascosta dell'inquadratura... Per il resto concordiamo con tutto ciò che hai recensito. Flashback e flashforward troppo incasinati, la recitazione della Gerini che, appena pronunciata la prima battuta e poi a fatica cercare di rimanere in quella tonalità, mi ha fatto dire "ma vuole fare Marlon Brando!!!" e quindi ritrovare qui le mie stesse impressioni è stato davvero esilarante! Il trucco di Boni fatto malissimo... mah... film veramente brutto che avrà ricevuto fondi per la realizzazione. E io mi chiedo perchè. Come si fa ad avere il coraggio di far uscire un prodotto così scarso? E perchè gran parte del cinema italiano è scarso? ... Forse la spiegazione sta anche in quel 77% che non è d'accordo con il tuo commento... Scusa per il "tu" ma ci si spiega meglio. Buone giornate! Daniela
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felicity
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lunedì 21 ottobre 2019
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solo flashback/flashforward caotici e macchinosi
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Il problema "Non sono un assassino" è la sceneggiatura, è lei ad uccidere il film.
Non tanto nella struttura, quanto nei dialoghi e nel ritrarre i personaggi principali, caratterizzandoli in alcuni momenti in modo derivativo e caricaturale.
Dalla voce roca di Claudia Gerini, modello Brando, a un Edoardo Pesce, talento pazzesco, qui messo in difficoltà dall'essere stato disegnato come un Servillo wanna be, mantenendo però il coté Dogman-Fortunata su cui rischia sempre di più di essere schiacciato.
Scamarcio porta a casa la pagnotta con mestiere, ma non è ai suoi livelli soliti, Boni ha forse il compito più difficile perché ha il personaggio scritto peggio.
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Il problema "Non sono un assassino" è la sceneggiatura, è lei ad uccidere il film.
Non tanto nella struttura, quanto nei dialoghi e nel ritrarre i personaggi principali, caratterizzandoli in alcuni momenti in modo derivativo e caricaturale.
Dalla voce roca di Claudia Gerini, modello Brando, a un Edoardo Pesce, talento pazzesco, qui messo in difficoltà dall'essere stato disegnato come un Servillo wanna be, mantenendo però il coté Dogman-Fortunata su cui rischia sempre di più di essere schiacciato.
Scamarcio porta a casa la pagnotta con mestiere, ma non è ai suoi livelli soliti, Boni ha forse il compito più difficile perché ha il personaggio scritto peggio.
Inoltre tutti, nessuno escluso, sono costretti a pronunciare varie battute che non di rado rischiano e in alcuni casi passano il confine della comicità involontaria.
Non il massimo per un'opera che ambisce a indagare il lato oscuro dell'uomo e della società.
A questo aggiungiamo un rimpallo di flashback e flashforward caotico e macchinoso che anestetizza anche le svolte di sceneggiatura più interessanti e il pasticcio è fatto.
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lulumassa
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venerdì 4 ottobre 2019
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rispondo a lizzy
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A parte che non basta scrivere (rischio spoiler!) e poi spoilerare il film. A quel punto non è un rischio, è una certezza! E trovo irrispettoso un commento del genere per il lavoro di chi il film l'ha fatto e soprattutto per chi il film lo vorrebbe vedere... Comunque, io il film l'ho visto e non sono assolutamente d'accordo con quanto hai scritto. Sono le classiche critiche "un tanto al kilo" di chi va al cinema non per vedere e ascoltare ma per sentenziare "io l'avevo detto!", tipico atteggiamento di chi al film non è interessato. Fortuna che su questo stesso forum si può leggere ben altro su questo film... La cosa che più di tutte evidenzia il tuo atteggiamento è il giudizio su quello che dal mio punto di vista è il vero finale del film.
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A parte che non basta scrivere (rischio spoiler!) e poi spoilerare il film. A quel punto non è un rischio, è una certezza! E trovo irrispettoso un commento del genere per il lavoro di chi il film l'ha fatto e soprattutto per chi il film lo vorrebbe vedere... Comunque, io il film l'ho visto e non sono assolutamente d'accordo con quanto hai scritto. Sono le classiche critiche "un tanto al kilo" di chi va al cinema non per vedere e ascoltare ma per sentenziare "io l'avevo detto!", tipico atteggiamento di chi al film non è interessato. Fortuna che su questo stesso forum si può leggere ben altro su questo film... La cosa che più di tutte evidenzia il tuo atteggiamento è il giudizio su quello che dal mio punto di vista è il vero finale del film. A me importava poco capire chi fosse stato a uccidere, mi interessava molto più capire perché e come, nel senso che tutto il film invita a considerare il processo mentale, umano e interiore che ha portato l'assassino a compiere un gesto del genere. Beh, citandoti, se uno pensa che "dentro al cassetto non c'è niente" vuol dire che non ha capito nulla, ma proprio nulla del film. Eallora viene da chiedersi: "Ma cosa hai visto?". E' proprio vero che un buon film può essere demolito da gli occhi di chi lo guarda. Ah... mi sono informato: Il Testimone Invisibile è stato girato dopo Non sono un assassino. Quindi l'idea originale di quel ruolo per Scamarcio l'hanno avuta gli autori di questo film, non di quello. E poi il Testimone invisibile è la copia sbiadita di Contratiempo, un buon film spagnolo. Copiato (male) inquadratura per inquadratura. Almeno qui c'hanno provato! Informarsi aiuta.
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venerdì 6 settembre 2019
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commento
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Non sono d'accordo con la sua recensione l'ho trovato in buon film la Gerini che recita volente o no in siciliano mi è piaciuta , Scamarcio fa il suo ed Edoardo Pesce ha recitato bene , Alessio Boni forse in po' fuori dal personaggio. Sono in semplice spettatore e alcune finezze forse non le vedo .
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