Anno | 2019 |
Genere | Animazione, |
Produzione | Giappone |
Durata | 93 minuti |
Regia di | Takashi Yamazaki |
Attori | Tatsuya Fujiwara, Suzu Hirose, Kiyoshi Kobayashi, Kanichi Kurita, Daisuke Namikawa Miyuki Sawashiro, Kôichi Yamadera, Kôtarô Yoshida. |
Distribuzione | Koch Media |
MYmonetro | Valutazione: 2,50 Stelle, sulla base di 4 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 24 febbraio 2020
Il primo lungometraggio in computer grafica dedicato al celebre personaggio. In Italia al Box Office Lupin III - The First ha incassato nelle prime 12 settimane di programmazione 1,6 mila euro e 1,4 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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Durante la Seconda guerra mondiale l'archeologo Bresson nasconde ai nazisti un diario, che contiene le istruzioni per un misterioso tesoro. Venti anni dopo il diario è in un museo e attira l'attenzione dei principali ladri del mondo, tra cui l'irraggiungibile Lupin III. Ma il ladro gentiluomo dovrà vedersela con le ambizioni della giovane Laetitia, che sembra legata al diario da qualcosa più di un semplice interesse archeologico.
Dopo dieci lungometraggi di animazione, firmati anche da maestri come Hayao Miyazaki e Seijun Suzuki, e due poco riusciti adattamenti live action (uno nel lontano 1974 e l'altro nel 2014), anche per il longevo Lupin III è la volta di una versione in computer grafica 3D. Di qui il sottotitolo The First che accompagna il film di Takashi Yamazaki, voluto dal creatore di Lupin Monkey Punch, recentemente scomparso.
Lupin III - The First non è esattamente un reboot - di Lupin non si racconta la genesi e si presuppone che le sue caratteristiche siano note al pubblico - ma nemmeno presenta legami specifici con le storie precedenti della serie televisiva o cinematografica. Solo nella trama, però, visto che chi ha amato Lupin III - Il castello di Cagliostro, diretto da Hayao Miyazaki, non impiegherà molto tempo a capire che lì si trovano le radici, etiche ed estetiche, del lavoro di Yamazaki. Come in Cagliostro il personaggio di Lupin III è arricchito di sfumature etiche insospettabili: all'irriverenza, l'infantilismo e le ambizioni da dongiovanni, spesso frustrate, si aggiunge una sorprendente generosità e bontà d'animo, che bilancia i pesi tra la componente di ladro e quella di gentiluomo del personaggio.
E il gioco diviene ancora più palese man mano che facciamo la conoscenza del personaggio principale introdotto da Yamazaki. Laetitia ha infatti tutte le caratteristiche della ragazzina protagonista dei film dello Studio Ghibli: orfana, ignara di essere finita nelle mani sbagliate e costretta a lavorare (e persino commettere reati) pur di potersi emancipare, raggiungere l'età adulta e riconciliarsi con il proprio passato.
Sul piano dei contenuti Yamazaki, già avvezzo alle conversioni in digitale per il lavoro fatto con Doraemon - Il film, osa il minimo indispensabile: i punti fermi della saga di Lupin vengono rispettati in maniera ossequiosa, anche se i comprimari, da Jigen a Zenigata, ottengono uno spazio minimo per poter incidere, in una trama che sembra appartenere più al romanzo d'avventura à la Tintin o Mortimer e Blake che alla tradizione nipponica.
Evidente anche l'influenza di Indiana Jones e della sci-fi apocalittica sullo stile di I ragazzi venuti dal Brasile, con i nazisti che tornano utili ancora una volta come villain in egual modo temuti e detestati. Sul lato tecnico la scelta di avvalersi della Key Frame Animation anziché del motion capture ha il pregio di mantenere un look più cartoonesco, che cerca di riprodurre il feeling dell'anime originario. Gli sfondi riproducono bene la profondità tridimensionale, con momenti da vertigini assicurate, come la sequenza iniziale con la danza-sfida sui tetti dei palazzi parigini tra Lupin e Laetitia, mentre si avvertono un lieve sfasamento nella sincronizzazione tra labiale e dialoghi e una certa legnosità nei movimenti dei personaggi, troppo rigidi perché la loro incarnazione in CG possa apparire verosimile e avvincente. Si prevedono sequel, considerato il lusinghiero successo conseguito in patria.
Nuovo film cinematografico dedicato al famosissimo ladro gentiluomo ideato nel 1967 da Monkey Punch, Lupin III - The First è il primo realizzato integralmente in CGI e racconta di come Lupin si imbarchi in una grandiosa avventura per scoprire i segreti del diario di Bresson, un documento legato all'eredità del suo stesso nonno, il celebre Arsène Lupin I, che per ritrovarlo ha sfidato persino i nazisti lungo il corso della Seconda Guerra Mondiale senza però mai riuscire a impossessarsene. Un ruolo fondamentale all'interno della vicenda, poi, lo gioca anche una misteriosa donna di nome Leticia, con cui Lupin si allea per mettere le mani sul prezioso diario.
Cinquantatré anni dopo la sua nascita sulle pagine di Weekly Manga Action, una delle tante riviste contenitori di fumetti che escono in Giappone, Lupin torna al cinema per la decima volta con il 43esimo lungometraggio a lui dedicato (a cui vanno aggiunte anche diverse serie di fumetti e ben sei serie animate, realizzate tra il 1971 e il 2018).
Lupin III - The First è però una novità assoluta nel panorama delle produzioni dedicate al ladro franco-nipponico perché, come ricorda anche il suo stesso titolo (voluto dai giapponesi proprio per sottolinearne questo aspetto oltre che per alludere al coinvolgimento nella trama di Lupin I), è il primo film a essere realizzato in CGI. Prima di oggi infatti il personaggio è sempre stato trasposto su schermo tramite animazione tradizionale.
Per quanto riguarda i personaggi, invece, nel film torna tutta la banda al gran completo: oltre all'ovvia presenza di Lupin, al suo fianco tornano ancora una volta anche Goemon Ishikawa XIII, la supersexy Fujiko Mine, il cecchino infallibile Daisuke Jigen e l'ispettore pasticcione Koichi Zenigata. Per quanto riguarda invece il cast di voci italiane: confermate le voci di Stefano Onofri, che ha raccolto l'eredità dell'indimenticabile Roberto Del Giudice nel 2008, di Rodolfo Bianchi, che interpreta Zenigata dal 1992, e di Alessandra Korompay, che doppia Fujiko dal 1986.
Bello il film e la trama ma la media viene abbassta brutalmente dal doppiaggio. Voci decisamente poco adeguate. Ma in itaglia abbiamo sepre gli stessi 4 gatti di doopiatori....
Primo lungometraggio in 3D del ladro gentiluomo più che riuscito superando di gran lunga le mie aspettative. Il film segue le orme del passato proponendo una storia classica ma sviluppata bene, senza grandi idee innovative ma capace di intrattenere con una trama più che godibile e un'animazione quasi perfetta e molto dinamica che rende ancora migliore la resa artistica del film. Vai alla recensione »
Perché The First? Perché quest'avventura di Lupin III, nipote giapponese di Arsenio Lupin inventato come manga, poi diventato anime, da Monkey Punch ormai più di mezzo secolo fa, è la prima totalmente realizzata in grafica computerizzata tridimensionale. Una tecnica d'animazione efficace valorizzata dal grande schermo, e che come controindicazione può avere una certa algidità nella resa delle pur perfette [...] Vai alla recensione »
Il farsi pratica consolidata di riletture, reboot e più in generale di tutto quello che ha a che vedere con il riprendere un'opera, film, serie tv, fumetto e quant'altro, è dovuto a diverse ragioni. Una è certamente di natura economica: un'azienda avveduta cerca, a ragion veduta, di mettere a frutto il proprio patrimonio e le proprietà intellettuali, di questo stiamo parlando, sono un asset non da [...] Vai alla recensione »