Calm with horses, esordio nel lungometraggio di Nick Rowland, si basa su una trama semplice costruita seguendo lo schema cristiano della redenzione ossia il passaggio dell’anima attraverso le tre fasi del peccato, della grazia e dell’espiazione. Cosmo Jarvis interpreta il classico eroe maledetto dall’infanzia difficile che dopo aver abbandonato una promettente carriera di pugile per un caso di coscienza per aver ucciso un avversario sul ring viene traviato dalle cattive compagnie, ovvero il figlio di un boss della malavita locale, Barry Keoghan, diventando un piccolo delinquente al soldo di una famiglia criminale che rappresenta il male assoluto. L’incontro con il bene incarnato dall’innocenza del figlio autistico e simboleggiata dal cavallo bianco del maneggio per disabili lo spingerà ad immolarsi per amore della sua famiglia mondando così l’anima da tutti i peccati.
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Calm with horses, esordio nel lungometraggio di Nick Rowland, si basa su una trama semplice costruita seguendo lo schema cristiano della redenzione ossia il passaggio dell’anima attraverso le tre fasi del peccato, della grazia e dell’espiazione. Cosmo Jarvis interpreta il classico eroe maledetto dall’infanzia difficile che dopo aver abbandonato una promettente carriera di pugile per un caso di coscienza per aver ucciso un avversario sul ring viene traviato dalle cattive compagnie, ovvero il figlio di un boss della malavita locale, Barry Keoghan, diventando un piccolo delinquente al soldo di una famiglia criminale che rappresenta il male assoluto. L’incontro con il bene incarnato dall’innocenza del figlio autistico e simboleggiata dal cavallo bianco del maneggio per disabili lo spingerà ad immolarsi per amore della sua famiglia mondando così l’anima da tutti i peccati. Sa di già visto sia per i personaggi stereotipati, il pugile mezzo intronato dalla carriera spezzata, il giovane rampollo della famiglia criminale, sia per gli ambienti della mala irlandese, entrambi presi a prestito da altri film che sarebbe noioso elencare come è noioso il finale melodrammatico del film con l’ultima interminabile piagnucolosa telefonata alla moglie che rompe il ritmo dell’azione distruggendo la tensione nel momento meno opportuno. Amen.
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