Lazzaro Felice

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iconologo giovedì 14 giugno 2018
se titolasse lazzaro “infelice”sarebbe piu' visto Valutazione 4 stelle su cinque
50%
No
50%

Ma è un dilemma noto, che basti l'immagine e non la parola, tanto i pochi capiscono. Uno storico americano dell’economia (Landes) rimise in circolazione un detto tedesco “L’aria della città rende liberi” per confermare l’idea generale che le città nel passato  hanno creato diritti maggiori rispetto alle gerarchie oligarchiche delle campagne: pur con drammi che sussistono in  ogni mutamento, nel caso della rivoluzione industriale bambini e donne massacrati dalla fatica, da aborti e da incidenti sul lavoro. Nel film –raffinato sotto ogni aspetto e più lirico del precedente “Le meraviglie”- pgni idea meccanica di progresso è ribaltata. [+]

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giovannaalati giovedì 21 giugno 2018
un film " illuminante" Valutazione 0 stelle su cinque
50%
No
50%



Certo non è un film facile, ho dovuto leggere la recensione di my movies e molti commenti per apprezzarlo meglio, nel bene e nel male. Certo non sempre Alice padroneggia i vari linguaggi che si intersecano tra loro, ma forse é  una sua scelta.
Per esempio trovo illuminante, nel senso proprio del termine il gioco di accendere e spegnere l'unica lampadina della casa, tanto c'è la luna a rischiarare le notti di quei poveri cristi. 
Lazzaro ci accompagna in tutto il film con la sua anacronistica dolcezza, facciamoci portare per mano, da lui e da Alice, vera interprete di sentimenti ed emozioni senza tempo.

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loland10 domenica 24 giugno 2018
(ir)reali incontri... Valutazione 3 stelle su cinque
50%
No
50%

 “Lazzaro felice” (2018) è il terzo lungometraggio della regista di Fiesole Alice Rohrwacher.
Dal Festival di Cannes dove è stato premiato per la sceneggiatura originale ad opera della stessa regista. È subito distribuito nelle sale, strano a dirsi, per un mese di giugno dove l'appetito per il grande schermo non è mai una prova di partecipazione. Il pubblico ha voglia di stare dentro una sala? Una domanda d'obbligo quando si vedono schermi illuminati che guardano se stessi.
E così esiste  un cinema italiano che cerca di andare oltre lo schermo, di sperare in qualcosa oltre un orizzonte, di osservare un'interiorità labile di persone statuarie e spinose, ultime e prime. [+]

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lbavassano sabato 2 giugno 2018
dubbi Valutazione 0 stelle su cinque
48%
No
52%

 Se "Dogman" mi ha deluso, "Lazzaro felice" accresce i miei dubbi sulla giuria dell'ultimo Festival di Cannes. Se "Le meraviglie" mi aveva piacevolmente sorpreso, per la capacità dell'autrice di rielaborare in forma poetica una materia, credo, a lei ben nota, qui mi pare puntare troppo in alto.

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maurizio.meres lunedì 4 giugno 2018
lazzaro,lo specchio della purezza dell'anima Valutazione 4 stelle su cinque
46%
No
54%

La bravissima regista Alice Rohrwacher ormai entrata di diritto nella nuova era di registi Italiani validi e di personalità propria,coraggiosi e soprattutto continuativi nella ricerca espressiva cinematografica.
Attingere ma soprattutto ricomporre da altri maestri del cinema Italiano,sensazioni, stati d'animo,ambientazioni,cogliere l'attimo espressivo dei personaggi veri reali,è un segno di grande maturazione professionale,in questo film viene esaltata in una forma quasi fantastica la purezza dell'anima umana,attraverso le sembianze di un ragazzo la forma più pura della bontà,dell'altruismo,della vera essenza dell'anima che non conosce il male,un innocenza utopica in questo mondo,come in quadro astratto bisogna capire quello che la regista nella sua più profonda sensibilità vuole esprimere,ma ripercorrendo gli altri lavori di Alice si può dire che riproporre cinematograficamente la semplicità di ciò che ci circonda è la sua natura fatta anche di silenzi nell'atmosfera surreale di ciò che vuole diffondere,ma soprattutto dalla vera purezza del profondo dell'essere. [+]

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aurash domenica 10 giugno 2018
dannoso Valutazione 1 stelle su cinque
47%
No
53%

Il protagonista, al di là della edulcorata nerrazione che ne viene fatta dall'autrice, è un ragazzo presumibilmente affetto da sindrome autistica che, nel contesto della comunità chiusa e quasi-manicomiale in cui vive, subisce insieme ai propri compagni senza mai in alcun modo ribellarsi, ogni forma di angheria psicologica e di sopruso economico. La storia finisce in tal modo col descrivere un ininterrotto e immutabile esercizio di sadismo sociale che a tratti annoia, ma ben più spesso indispone, irrita, intriso com'è di una rassegnazione assoluta anzi mistica direi (della quale infatti l'autrice invita a compiacersi) che invece fortunatamente per noi tutti non trova riscontro nel mondo reale. [+]

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flyanto venerdì 15 giugno 2018
una creatura fuori dal comune Valutazione 2 stelle su cinque
43%
No
57%

 La regista Alice Rohrwacher ritorna in questi giorni nelle sale cinematografiche con la sua ultima opera “Lazzaro Felice”. Lazzaro è il protagonista della storia ed è un giovane contadino che svolge con dovizia e responsabilità le proprie mansioni nei campi di tabacco insieme agli altri braccianti e contadini del luogo. Essi sono tutti dipendenti di una signora di origini nobili, una marchesa ad essere precisi, la quale è la proprietaria terriera di vasti appezzamenti dove è coltivato il tabacco. Ella è una donna malvagia che tiene sotto la sua potestà tutta la suddetta comunità contadina, pagando il minimo i lavoranti, non permettendo loro di far valere i propri diritti ed, anzi, tenendo loro nella più completa ignoranza, cosicchè essi non si possano né far valere né ribellare. [+]

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elenabrogliatto domenica 17 giugno 2018
faticoso ma straordinario Valutazione 4 stelle su cinque
43%
No
57%

Sono andata al cinema certamente fiduciosa nella regia e nella giuria di Cannes. Dal trailer non avevo intuito molto, forse lo avevo guardato frettolosamente...comunque l’ho visto da sola e questo ha sicuramente contribuito ad immergermi completamente in questa scrittura/visione che mi ha rapita confusa e commossa: alla ricerca faticosa di una logica e di un ordine nelle cose, alla fine mi solo abbandonata alla pura visione, ho pianto per la bontà di Lazzaro e la meschinità della gente comune perché lui non ha potuto sopravvivere, nulla è cambiato anche nel mondo libero e civilizzato, dove il degrado e la violenza rendono la vita degli uomini ancora più penosa e prigioniera. [+]

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doctorcinema martedì 26 giugno 2018
un film da metabolizzare per apprezzarlo appieno. Valutazione 3 stelle su cinque
33%
No
67%

 "Lazzaro felice" è la terza opera cinematografica di Alice Rohrwacher e racconta la storia di un gruppo di contadini costretti a vivere in delle catapecchie fatiscenti adiacenti ad una vecchia villa padronale e obbligati a lavorare la terra per conto di una dispotica contessa, vivendo una vita povera, priva di ogni diritto lavorativo e nella totale incosapevolezza del fatto di essere sfruttati. Nella comunità spicca la presenza del giovane Lazzaro, un ragazzo talmente semplice e buono da apparire quasi stupido e del quale gli altri contadini sono soliti approfittarsi, affidandogli i compiti più gravosi. [+]

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giacomoricci domenica 10 giugno 2018
un film nobile negli intenti ma noioso nei fatti. Valutazione 2 stelle su cinque
42%
No
58%

Devo amettere  che  ame Alice Rohrwacker è sempre piaciuta come regista e infatti i suoi primi due film  corpo celeste e le meraviglie mi avevano conquistato. io infatti personalmente quando ho saputo che sarebbe uscito il suo nuovo film e che era stato tra l'altro apprezzatissimo al festival di cannes avevo grandissime aspettative. purtroppo però quando sono andato a vederlo la prima settimana di proiezione sono andato sono uscito completamente deluso econ il cuore spezzato perchè mi aspettavo il dilm dell'anno e invece poi si è rvelato tutto fumo e niente arrosto. il problema principale del film secondo me è che c'è troppa carne al fuoco che rende la stroia (e sopratutto i personaggi) del tutto inconsistenti senza alcuno spessore. [+]

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