Fast & Furious 8 |
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Un film di F. Gary Gray.
Con Vin Diesel, Dwayne Johnson, Jason Statham, Michelle Rodriguez.
continua»
Titolo originale The Fate of the Furious.
Azione,
durata 136 min.
- USA, Giappone, Francia, Canada, Samoa 2017.
- Universal Pictures
uscita giovedì 13 aprile 2017.
MYMONETRO
Fast & Furious 8
valutazione media:
2,31
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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We miss you Pauldi annalisarcoFeedback: 3475 | altri commenti e recensioni di annalisarco |
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martedì 18 aprile 2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La prima cosa che viene da chiedersi guardando questo film è : come si fa a dirigere una cosa del genere? Auto in fiamme, corse, inseguimenti, tamponamenti, carri armati, macchine-zombie, sottomarini, bombe, elicotteri, missili nucleari, motori, esplosioni; set imponenti tra Cuba, Russia, Islanda, Stati Uniti; un covo di grandi nomi come Dwayne Johnson, Jason Stathem, Charlize Theron che hanno raggiunto, da più o meno tempo, il padrone di casa Vin Diesel. Un regista, Gary Gray, che si conferma uno dei pochi – se non l’unico – in grado di gestire set di queste dimensioni: bloccare Manhattan in questo modo non è neanche immaginabile per noi gente comune, così come mantenere alta la tensione per 160 minuti o trovare il modo per stupire sempre di più lo spettatore dopo 15 anni. Soltanto per una scena sono state distrutte 40 automobili, lanciate nelle strade di New York da un grattacielo. Non osiamo pensare ai numeri di tutto il film, ma possiamo immaginare. Tutto molto grande, ma anche tutto molto lontano dai primi film della saga. Nel 2001, guardavamo dei semplici ragazzi organizzare le loro corse clandestine con le automobili. Ci hanno abituato ad amare la sottile linea tra giustizia e criminalità presente in tutti i personaggi in una misura pericolosamente bilanciata. Ci hanno fatto entrare nel loro mondo fatto di sfide, motori, azioni non troppo pulite, ma sempre facendoci tifare per loro. Ma soprattutto ci hanno lasciato le porte aperte per comprendere il motivo di tutto questo: il valore della famiglia. Quel gruppo di persone a cui sei legato per sangue o non e per le quali faresti ogni cosa, intorno a cui gira ogni decisione e pensiero. La famiglia che Dominic Toretto ha protetto e allargato in questi 15 anni, con cui ha lottato, sofferto, ma soprattutto vissuto. La fedeltà incondizionata, la protezione reciproca, la lealtà, l’unione. Sono valori che la saga di Fast and Furious ha il merito di avere affrontato con successo, facendoci penetrare nel cuore e nella mente il significato di “famiglia”. Non si è mai trattato solo di corse ed inseguimenti senza respiro, o di stupire lo spettatore, o di missioni impossibili. È sempre stata la famiglia al centro di ogni cosa e il legame instaurato tra i protaginisti che ci ha tenuti per anni incollati a questa serie di film. The Fate of the Furious sa stupire, sa lasciare il pubblico a bocca aperta, ma non sa creare quella magia presente nei film precedenti. La famiglia viene spezzata, la trama è snodata per dividere un gruppo che, anche in evidenti azioni di slealtà, rimane unito grazie ad una potente fede l’uno nell’altro. Eppure, questo ultimo capitolo manca di qualcosa di fondamentale: Paul Walker. Credo che tutti sapessero che sarebbe stata una grande lacuna del film, sia il cast che gli spettatori, ma nessuno immaginava fino a questo punto. Bryan, il poliziotto che grazie al suo coraggio e alla sua lealtà è riuscito a creare un legame di fratellanza con Toretto, era il pilastro del film. Il loro rapporto, il loro inizio conflittuale, la loro crescita: questo era l’ingrediente magico. Nessun rapporto odio/amore tra The Rock e Jason Stathem potrà mai sostituirlo, nessuna battuta della squadra, nessuna macchina fiammeggiante o motore ultra potente. Il merito del cast tecnico e artistico nel continuare una saga del genere e trovare il modo per non lasciarla cadere nel banale è evidente. Ma quello che si è perso va oltre le competenze artistiche e le migliori idee di sceneggiatura. Probabilmente la saga continuerà, gli incassi saranno sempre meritatamente stellari, le idee sempre migliori. L’importante, per non perdere il motivo principale per cui tutto ebbe inizio, è – come è stato fatto per The Fate of the Furious – non dimenticare mai a chi sarà sempre dedicato.
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