Drone - Scegli il tuo nemico

Neil Wistin è un mercenario che manovra, per conto della Cia, i droni che lanciano missili e colpiscono obiettivi considerati come terroristi e individuati in diversi luoghi del pianeta. Poi torna da moglie e figlio adolescente, che non sanno nulla del suo vero impiego, nella loro casa a Renton, nello stato di Washington. Mentre l'uomo è alle prese con il discorso da preparare per il funerale del padre, si presenta nella loro abitazione il misterioso uomo d'affari pakistano Imir Shah, che si dice interessato all'acquisto della barca del defunto. Nella realtà è l'anniversario della morte di due persone, vittime collaterali di un missile americano in Pakistan. I protagonisti si trovano coinvolti in un drammatico faccia a faccia, che porta allo scoperto segreti mai rivelati.

Le eliminazioni da remoto, utilizzando droni e veivoli comandati da lontano, di soggetti potenzialmente pericolosi sono state raccontate in diversi film americani degli ultimi anni, basti pensare a Good Kill di Andrew Niccol.

Jason Bourque, che ha all'attivo molti lavori per la televisione, parte da questi fatti per variare sul tema. Dall'aspetto militare, passa a mettere di fronte chi manovra con apparente freddezza i missili a distanza, quasi come fosse in un videogioco, e chi ha pagato le conseguenze di errori e imprevisti nel colpire il bersaglio. Lo fa con un thriller improbabile, che vorrebbe trattare cose importanti e delicate, ma non ne ha gli strumenti necessari, né nella scrittura della storia, né nella messa in scena.

Dopo il preambolo, il film è tutto concentrato in un'unica giornata, nella quale i destini tornano a incrociarsi. Neil affronta il lutto paterno proprio mentre un hacker si è introdotto nei sistemi informatici e ha rivelato i nomi di alcuni agenti che operano in totale segretezza, tra questi il suo. Intanto il sedicenne Shane nasconde il rapporto privilegiato che aveva con il nonno e vive nell'agitazione dell'adolescenza.

Imin si inserisce dentro la famiglia come il più classico degli intrusi, ma come ci riesca è molto poco plausibile. Il resto è un pasticcio di temi e spunti interessanti - il concetto di danni collaterali, le responsabilità di chi comanda i droni, il rimorso, la vendetta, la difesa dei propri cari - che restano appena accennati, nel tentativo di tenere alta una tensione che si concentra dentro l'abitazione in un dramma che si sgonfia anziché salire di tono. Questo anche perché ciascuno dei quattro personaggi, padre, madre, figlio e ospite, sembra andare per conto suo, con intenzioni sempre diverse e sviluppi un po' forzati, mentre il confronto ne risente. La regia indecisa e pasticciona produce un film sciatto, che ribalta le cose nel finale rendendolo anche politicamente ambiguo. 