Manchester by the Sea |
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Un film di Kenneth Lonergan.
Con Casey Affleck, Michelle Williams, Kyle Chandler, Lucas Hedges.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+16,
durata 135 min.
- USA 2016.
- Universal Pictures
uscita giovedì 16 febbraio 2017.
MYMONETRO
Manchester by the Sea
valutazione media:
3,89
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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La coscienza interiore luogo senza spazio nè tempodi ADELIOFeedback: 2528 | altri commenti e recensioni di ADELIO |
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domenica 7 maggio 2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
“E il navigar mi è dolce in questo mare...” così si apre il film gettando lo spettatore immediatamente in una dimensione spazio-temporale che non esiste, la dimensione della coscienza cioè di un mare grigio, piatto senza confini tutto da vivere, tutto da esplorare e delimitare. Siamo dunque nel viaggio dentro l’uomo, la sua tragedia e il dolore che ne discende di fronte al quale cala la morte reale o apparente, cala l’inverno con il suo gelo in un luogo indifferente ed anonimo che ci costruiamo. Da qui parte il percorso del protagonista, dalla vita insipida, superficiale e coperta di neve di una Boston che altro non è che il “non luogo” dove l’uomo si abbandona, la sua ibernazione in attesa di un riscatto di una motivazione per reagire, non con i pugni (come spesso fa il Lee), ma con la mente e la coscienza. Dopo tanta neve metaforicamente da spalare ….il click è l’annuncio della morte del fratello, è la chiamata...è il back home...è l’evento che involontario diventa una partenza per una nuova esperienza ...diventa la ricerca interiore ed ordinata per ridare un senso alla propria esistenza e ritrovare se stesso. Come succede nell’analisi l’uomo ha bisogno psicologicamente di tre elementi per riuscire a salvarsi: l’identità (ovvero il fratello costantemente portato alla memoria), la volontà (il nipote ritrovato) e l’affetto (perduto e da riconquistare con la moglie). Lee li ritrova simbolicamente nelle 3 persone che giorno dopo giorno (in un passaggio simbolico dall’inverno all’estate) gli permettono di ritrovare la motivazione per vivere. La stessa Manchester by the sea pur essendo piccola rispetto alla città è un universo è il cielo stellato stupendo che ci sovrasta, è la diversità, è la convivenza di tante piccole anime e di mondi che si toccano come barche nel porto, che sono vicine come le casette colorate del Massachusetts. Molto apprezzabili sono le soluzione filmiche di far dialogare Lee con il nipote, come se fosse lo scontro con la propria volontà, il proprio sprone a reagire, i due si incontrano e si parlano solo in movimento …sempre lungo un cammino o dentro l’auto in corsa su una strada, insomma, sempre lungo un “percorso” quello interiore di emancipazione. Il ricordo del fratello non lo lascia mai ..è la sua identità….è la sua infanzia felice e spensierata...è la sua famiglia. La moglie colpita dalla tragedia, tanto quanto il protagonista, ha scelto una via breve per risolvere i problemi interiori, non ha affrontato la sua coscienza e non ha risolto il dolore …quando reincontra l’ex marito entrambe riscoprono l’affetto e inconsciamente si rendono conto che l’amore può essere una soluzione.. basta solo pazienza e costanza. Arriva il disgelo, la bella stagione, Lee finalmente può seppellire il fratello, ha vicino a se il nipote e la ex moglie….ha ritrovato l'identità e ha chiuso con il passato, ha fatto pace con la sua volontà, ha ritrovato la sua capacità di amare.. ha persino dotato di un nuovo motore la barca di famiglia! Tutto si è rimesso in carreggiata, tutto ricomincia a muoversi, il tempo si rimette in moto, lo spazio riacquista un contorno ..Boston non è più il luogo dove ibernare il passato e..morire! Boston è una speranza, è un’opportunità, è un equilibrio interiore ritrovato…è in fondo ad un vialetto verde e fiorito dove una coppia come lo zio e il nipote smettono di parlare per iniziare a dialogare figurativamente con una piccola, sfuggente ma significativa palla da tennis. Film sceneggiato, strutturato e recitato con vera maestria…elementi che da tempo mancano nelle sale cinematografiche.
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