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Un pò Tarantino(ma senza traccia d'humour)un pò "Gli spietati" e con un cattivo che ricorda Robert Mitchum in "La morte corre sul fiume",un cupissimo western al femminile che vorrebbe mirare alla tragedia elegiaca ma è ben aldisotto delle sue ambizioni.La violenza e l'accumulo di cattiverie e tragedie per la protagonista(finale incluso) scadono nel parossismo e impediscono quasi del tutto il coinvolgimento emotivo dello spettatore,posto che non si tratti dell'anima candida al suo primo film cattivo...La struttura in atti che richiamano i passi della Bibbia con la storia che si svolge a ritroso è una bella trovata,ma la lunghezza non è del tutto giustificata e certi personaggi sono inutili,come il pistolero benevolo interpretato dall'ex-John Snow Harington.E se non si risparmia sadismo su Johanna,l'atrocità peggiore nella resa dei conti viene puntualmente evitata col classico espediente forzato.Va riconosciuta al regista(qui all'esordio) la sfrontatezza generale,in barba al periodo di MeToo e al political correct imperante in cui ci troviamo negli ultimi anni.E se preso come exploitation odierna disimpegnata(al pari di "Bone Tomahawk"),il film funziona egregiamente,merito anche del cast(la semi-muta Fanning ci mette abnegazione e il serioso Pearce è sgradevole e granitico come richiede il ruolo).Contestato a Venezia,ha ottenuto critiche migliori nel resto d'Europa.Fiasco al botteghino.
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