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giovedì 26 dicembre 2019
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hai pienamente ragione
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È veramente imbarazzante questo "film"
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liuk!
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venerdì 1 settembre 2017
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discreto, quasi tre stelle
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Vado assolutamete fuori dal coro e do una piena sufficienza al lavoro di Ruffini, commedia difficile e teatrale, che capisco possa non piacere ai più.
Qui parliamo di un grottesco che, spesso, vira verso il surreale dove tutta la storia si basa su personaggi caricaturali ed estremizzati. Personalmente ho riso spesso, soprattutto davanti alle gag del cantante, la macchietta meglio riuscita. E quando un film comico fa ridere vuol dire che funziona.
La nota più stonata è Frank Matano che assolutamente non è un attore e si vede, troppo. Ottimo invece Fubelli, che sinceramente non avevo mai visto. Brava e bella, come sempre, la Francini. Film consigliato ma non per tutti.
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Vado assolutamete fuori dal coro e do una piena sufficienza al lavoro di Ruffini, commedia difficile e teatrale, che capisco possa non piacere ai più.
Qui parliamo di un grottesco che, spesso, vira verso il surreale dove tutta la storia si basa su personaggi caricaturali ed estremizzati. Personalmente ho riso spesso, soprattutto davanti alle gag del cantante, la macchietta meglio riuscita. E quando un film comico fa ridere vuol dire che funziona.
La nota più stonata è Frank Matano che assolutamente non è un attore e si vede, troppo. Ottimo invece Fubelli, che sinceramente non avevo mai visto. Brava e bella, come sempre, la Francini. Film consigliato ma non per tutti.
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scrigno magico
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mercoledì 28 ottobre 2015
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ruffini non hai vinto: non ritentare!
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Paolo, ti do del tu, probabilmente tu in compagnia, insieme agli amici per una pizza, sarai anche un simpaticone... Ma il cinema e soprattutto la regia sono un'altra cosa. Non basta avere un accento toscano e uno napoletano per far ridere, se dietro non c'è nessuna idea e nessuna comicità. La cosa più bella che ti posso dire di questo film è che spero sia il tuo ultimo.
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fabio57
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martedì 8 settembre 2015
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imbarazzante
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Non si capisce il motivo per cui Ruffini,discreto attore caratterista,continui a cimentarsi nella regia,dove è negato.Dopo Fuga di cervelli un altro flop mostruoso,evidentemente il pubblico segue questi film, non si sa perchè.Ha ragione il critico,questo non è cinema,sull'equazione proposta non sono d'accordo Woddy Allen è un grande.
Non è il caso di dire altro
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evildevin87
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domenica 22 febbraio 2015
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tutto tranne cinema
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Mi rifiuto categoricamente di definire questa offesa all'intelligenza umana un film. Qui non c'è niente: non si ride mai, la recitazione non esiste, i tempi comici nemmeno e non c'è un briciolo di mestiere nella direzione del tutto. Questo non è un film, è una presa per il culo nei confronti dello spettatore che non può fare altro che piangere per aver buttato via tempo e soldi d'innanzi a tanta incompetenza e sciatteria. E c'è chi, dopo quell'obrobrio di "Fuga di Cervelli", continua a dare i milioni a Paolo Ruffini per buttare via tempo e pellicola quando potrebbe darsi a qualcosa di più costruttivo, tipo zappare la terra o aiutare le vecchiette ad attraversare la strada.
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Mi rifiuto categoricamente di definire questa offesa all'intelligenza umana un film. Qui non c'è niente: non si ride mai, la recitazione non esiste, i tempi comici nemmeno e non c'è un briciolo di mestiere nella direzione del tutto. Questo non è un film, è una presa per il culo nei confronti dello spettatore che non può fare altro che piangere per aver buttato via tempo e soldi d'innanzi a tanta incompetenza e sciatteria. E c'è chi, dopo quell'obrobrio di "Fuga di Cervelli", continua a dare i milioni a Paolo Ruffini per buttare via tempo e pellicola quando potrebbe darsi a qualcosa di più costruttivo, tipo zappare la terra o aiutare le vecchiette ad attraversare la strada. Insomma siamo in buone mani...
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williamd
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sabato 14 febbraio 2015
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imbarazzante, incommentabile, pessimo
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Film decisamante senza alcun senso logico nello svolgimento degli eventi, trama infima, gravemente insufficiente sotto tutti i punti di vista.
Battute dissonanti e completamente in disaccordo tra loro e perlopiù già sentite perché riportate pari pari a quello che è il copione dei comici del programma televisivo Colorado presenti in questo film, il quale sembra o meglio è un ritrovo di popolari personaggi televisivi messi assieme solo per attirare spettatori (impresa tra l'altro non riuscita dato che gli incassi realizzati si sono rivelati molto al di sotto delle aspettative).
Mi chiedo come sia possibile realizzare un film di così basso livello e mi dispiaccio per Paolo Ruffini e Frank Matano, i quali stimo molto, che sono protagonisti colpevoli di un insensato lungometraggio dove di bello non c'è veramente niente.
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Film decisamante senza alcun senso logico nello svolgimento degli eventi, trama infima, gravemente insufficiente sotto tutti i punti di vista.
Battute dissonanti e completamente in disaccordo tra loro e perlopiù già sentite perché riportate pari pari a quello che è il copione dei comici del programma televisivo Colorado presenti in questo film, il quale sembra o meglio è un ritrovo di popolari personaggi televisivi messi assieme solo per attirare spettatori (impresa tra l'altro non riuscita dato che gli incassi realizzati si sono rivelati molto al di sotto delle aspettative).
Mi chiedo come sia possibile realizzare un film di così basso livello e mi dispiaccio per Paolo Ruffini e Frank Matano, i quali stimo molto, che sono protagonisti colpevoli di un insensato lungometraggio dove di bello non c'è veramente niente.
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ilamar
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martedì 2 dicembre 2014
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inutile
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Ruffini, e Matano dovrebbero tornare a pubblicare i loro video demenziali su youtube e smetterla di sprecare soldi in film così inutili.
Sembra la brutta copia di Una notte da leoni. La presenza di Pupo avrebbe dovuto dare una marcia in più in realtà il cantante viene preso in giro per il suo passato e il suo aspetto fisico.
Spero che sia l'ultimo film di Ruffini.
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critichetti
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martedì 4 novembre 2014
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un'altra occasione sprecata (con spoiler)
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Prima di iniziare faccio notare bene una parola del titolo:ALTRA occasione:certo,perchè dopo l'uscita di "Fuga di cervelli",film che ha avuto un ottimo incasso ma molti commenti negativi,Ruffini ci riprova,ma perde ancora una volta l'occasione di fare un buon film.Mi spiego meglio:Il film parla di un personaggio molto preciso e pignolo che si ritrova,mentre la sua compagna è in procinto di partorire,a dover fare un viaggio con due strambi ragazzi che lo conducono in avventure rocambolesche basate (più o meno) sull'aiutare il prossimo.Detto così poteva venirne fuori un bel film,anche se appare abbastanza simile a "Parto col folle".Ma anche se c'è questa somiglianza il film potrebbe essere bello,peccato che l'idea quasi decente muoia in omaggio al guadagno facile,ancora una volta.
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Prima di iniziare faccio notare bene una parola del titolo:ALTRA occasione:certo,perchè dopo l'uscita di "Fuga di cervelli",film che ha avuto un ottimo incasso ma molti commenti negativi,Ruffini ci riprova,ma perde ancora una volta l'occasione di fare un buon film.Mi spiego meglio:Il film parla di un personaggio molto preciso e pignolo che si ritrova,mentre la sua compagna è in procinto di partorire,a dover fare un viaggio con due strambi ragazzi che lo conducono in avventure rocambolesche basate (più o meno) sull'aiutare il prossimo.Detto così poteva venirne fuori un bel film,anche se appare abbastanza simile a "Parto col folle".Ma anche se c'è questa somiglianza il film potrebbe essere bello,peccato che l'idea quasi decente muoia in omaggio al guadagno facile,ancora una volta.La trama è assente e la recitazione spesso è approssimativa (ben pochi si salvano,ad esempio Pintus riesce quasi decente (anche se a volte sembra credersi Jack Nicholson),buona anche la prestazione di Calabresi e quasi accettabile è anche la performance di Ruffini).La sceneggiatura è molto approssimativa e forzata:per arrivare alle battute si fanno dei giri di parole veramente lunghi e noiosi,con collegamenti che non si riescono bene a capire,ma chissà come dopo ti trovi la battutaccia di turno,tanto che la la battuta "Io vi saluto" di Ruffini circa dopo trente minuti probabilmente è quello che ha pensato qualsiasi spettatore che capisca qualcosa di film comici.A questo aggiungiamoci la bassa comicità:prima ci troviamo scene da film anni '70/'80,cioè il ristoratore sporcaccione e sgarbato,sullo stile della vecchia della "Trattoria semivuota"in "Io tigro,tu tigri,egli tigra",poi ci troviamo ancora una volta i tormentoni,come Matano che continua a chiamare il protagonista "Peppino" contro il suo volere o il personaggio di Eros che continua a dira "AAAAAAAhia" con voce da checca,cosa che continua per tutto il film.Per non parlare della scena alla festa dell'emiro,lunga e inutile ai fini della trama (con di mezzo anche una citazione a "Fantozzi",giusto per rovinare ancora di più i ricordi della vera commedia dei tempi che furono).Alla fine della festa scopriamo che in realtà la compagna di Matano ha perso il figlio,cosa che potrebbe commuovere,se non fosse che Matano non sa fare i ruoli drammatici.Ed è così tris...oops scusate non c'è tempo di commuoversi bisogna tornare all'ospedale per il parto mentre Matano si limona la nuova fiamma.Nasce il bimbo,Eros diventa famoso fine.Perchè certo,hai un cast adatto ai giovani e fare magari un film dove uno metteva incinta la fidanzata e scappava per convincerla ad abortire e nel suo viaggio avvenivano cose belle che gli facevano cambiare idea era troppo difficile,VERO?La cosa che fa più arrabbiare è che è questa la comicità che va ormai:far ridere con idiozie senza mettere alcun piccolo insegnamento dietro o,se c'è,rendendolo quasi invisibile.A questo punto pregherei Ruffini di smettere di fare film o,se proprio ci tiene al cinema,impari dalle critiche e si migliori,evitando di presentare i suoi film dicendo "astenersi tristoni e depressi".Vuoi fare ancora film,Ruffini?Benissimo:impara ad accettare le critiche,capirne l'origine e migliorati:chissà che così non possa venirne fuori qualcosa di decente.Ma per quanto si vede in questo film ci sono ben poche speranze
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alfi2
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giovedì 30 ottobre 2014
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e questo è cinema?
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Forse dovrebbe esistere una commissione "a protezione dello spettatore" che ti imopedisce di andare a vedere film come questo
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il beppe nazionale
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domenica 26 ottobre 2014
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tutto molto brutto
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Continua l'epopea cinematografica di Ruffini che, dopo il remake Fuga di cervelli, prende in prestito l'idea di J Hughes e la mette al servizio di alcuni personaggi del cabaret.
La storia ha un unico filo conduttore e si compone di numerosi sketch un po' come accade nella pellicola americana Sex Tape. Giuseppe (Ruffini) è un agente di Equitalia preciso e nevrotico che sta per diventare papà, ma la sua vita viene sconvolta da Antonio (Matano) il quale lo condurrà attraverso mille peripezie. Nell'avanzare della pellicola emerge subito il principale difetto: la resa degli interpreti non si avvicina nemmeno a quella raggiunta in televisione.
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Continua l'epopea cinematografica di Ruffini che, dopo il remake Fuga di cervelli, prende in prestito l'idea di J Hughes e la mette al servizio di alcuni personaggi del cabaret.
La storia ha un unico filo conduttore e si compone di numerosi sketch un po' come accade nella pellicola americana Sex Tape. Giuseppe (Ruffini) è un agente di Equitalia preciso e nevrotico che sta per diventare papà, ma la sua vita viene sconvolta da Antonio (Matano) il quale lo condurrà attraverso mille peripezie. Nell'avanzare della pellicola emerge subito il principale difetto: la resa degli interpreti non si avvicina nemmeno a quella raggiunta in televisione. Pintus, che inscena uno psicopatico, è uno dei personaggi la cui vis comica viene totalmente sacrificata in favore del sempre mediocre Scintilla. Quest'ultimo, assieme a Matano, regala giochi di parole di scarsissimo livello e punta tutto su un'ironia demenziale mal gestita.
In mezzo a un quadro degradante è proprio la figura di Matano che, paradossalmente, lascia trasparire delle potenzialità che potrebbero essere sfruttate non solo in ambito comico. Matano possiede infatti una capacità espressiva tale per cui le sue interpretazioni non sanno di artificiale. Questa sua naturalezza, l'aria malinconica e la calma atarassica gli consentirebbero, a mio avviso, di inscenare persino personaggi crudeli e violenti. L'interpretazione di Ruffini invece non esce dai canoni del cabaret e risulta ben più insipida di quella in Fuga di cervelli.
Tutto molto bello è, in generale, gestito molto male. E' gestito male perchè il messaggio del titolo viene trasmesso solo alla fine ed è occultato dalla bassezza dei minuti precedenti. Lo spettatore, dopo aver assistito per la stragrande maggioranza del tempo a sketch banali, viene di colpo proiettato su una riflessione esistenziale con tanto di tragica digressione sul passato di Antonio. L'idea in sè non è male, e Matano risulta ancora vincente nel proiettare un senso di dolcezza con le sue parole, ma è Ruffini a toccare il punto più basso. Il suo personaggio rigido e spocchioso si trasforma nell'uomo ottimista che promulga il motto "Tutto molto bello" attraverso un primo piano sui suoi occhi chiari. Per Ruffini la catarsi procede sempre nello stesso modo: si parte con la bassa comicità, si racconta un retroscena nascosto e, nel momento di crisi sopraggiunto, si arriva alla riflessione profonda. "Profonda", in realtà, perchè l'ottimismo professato fa bene alla salute ma è frutto del senso comune più stereotipato.
In conclusione posso dire che se Fuga di cervelli almeno un minimo intratteneva (grazie all'aiuto dei Panpers), Tutto molto bello rattrista. Occhi puntati su Matano, che se mai decidesse di uscire dal suo personaggio potrebbe regalarci performance interessanti.
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