flyanto
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martedì 29 aprile 2014
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l'ideazione di un'intelligenza che dovrebbe salvar
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Film in cui si racconta di una coppia di scienziati che studiano a fondo le metodologie e le tecniche per come creare delle intelligenze artificiali che possano anche servire un giorno alla guarigione di svariate malattie. Nel proprio percorso di studio essi incontreranno numerosi ostacoli ed anche quando l'uomo morirà (Johnny Depp) la moglie continuerà in pratica a farlo rivivere virtualmente ed a proseguire la ricerca iniziata dal marito. Non tutto ovviamente riuscirà secondo i piani.
Un film di fantascienza altamente confuso per la trama in sè e per l'esposizione stessa della tematica che vuole sostenere e dunque, a mio parere, poco riuscito.
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Film in cui si racconta di una coppia di scienziati che studiano a fondo le metodologie e le tecniche per come creare delle intelligenze artificiali che possano anche servire un giorno alla guarigione di svariate malattie. Nel proprio percorso di studio essi incontreranno numerosi ostacoli ed anche quando l'uomo morirà (Johnny Depp) la moglie continuerà in pratica a farlo rivivere virtualmente ed a proseguire la ricerca iniziata dal marito. Non tutto ovviamente riuscirà secondo i piani.
Un film di fantascienza altamente confuso per la trama in sè e per l'esposizione stessa della tematica che vuole sostenere e dunque, a mio parere, poco riuscito. Il tema trattato delle ricerche tecnologiche avanzate sarebbe di per sè alquanto interessante ma il disordine narrativo e la poca chiarezza e totale mancanza di spiegazione, per lo meno a livello basilare, di alcune nozioni, ne compromettono assai la riuscita. Ed anche l'impiego di grossi nomi di attori da, appunto, Johnny Depp a Morgan Freeman a Rebecca Hall che cercano in ogni caso di recitare al meglio, non contribuisce purtroppo ad innalzare il pregio della pellicola.
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gabry morons
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lunedì 28 aprile 2014
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trascen-depp
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Immaginate uno scienziato che riesca ad inventare un software per "salvare in memoria" la propria anima: questa è la tematica portante di Transcendence, nuovo film con Johnny Depp, che dà voce e corpo al dottor Will Caster e al suo folle progetto di immortalità. Nanotecnologie, cure miracolose ed ecologia si mescolano nella trama, portando lo spettatore a riflettere sulle immense possibilità offerte dallo sviluppo tecnologico, ma anche sulla loro pericolosità, quando si invade il campo etico-morale. Può infatti un computer immagazzinare la coscienza umana? O può solo emulare le conoscenze, i pensieri, i sentimenti, rimanendo una macchina priva d'anima? E poi è lecito controllare la vita dei singoli individui, arrivando a deciderne la guarigione o la morte? Tutti spunti che ricordano film come Terminator, A.
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Immaginate uno scienziato che riesca ad inventare un software per "salvare in memoria" la propria anima: questa è la tematica portante di Transcendence, nuovo film con Johnny Depp, che dà voce e corpo al dottor Will Caster e al suo folle progetto di immortalità. Nanotecnologie, cure miracolose ed ecologia si mescolano nella trama, portando lo spettatore a riflettere sulle immense possibilità offerte dallo sviluppo tecnologico, ma anche sulla loro pericolosità, quando si invade il campo etico-morale. Può infatti un computer immagazzinare la coscienza umana? O può solo emulare le conoscenze, i pensieri, i sentimenti, rimanendo una macchina priva d'anima? E poi è lecito controllare la vita dei singoli individui, arrivando a deciderne la guarigione o la morte? Tutti spunti che ricordano film come Terminator, A.I. e libri come "1981" di George Orwell, in una cornice futuristica ma non troppo distante dal mondo di oggi, dove si fa' di tutto per prolungare la propria vita a discapito della morale: per fortuna alla fine l'amore trionfa.
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pincenzo
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lunedì 28 aprile 2014
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fantanienza
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Will Caster muore, ma prima di morire la sua mente è scaricata in un calcolatore molto potente. Inizia così il progetto di controllare il mondo mediante l'appropriazione e il controllo di tutti i calcolatori connessi a Internet. Le nanotecnologie, l'intelligenza artificiale e tant'altro sono gli strumenti che la mente digitale di Will usa per raggiungere il suo scopo maligno. Debolissimo nella trama e nell'interpretazione dei personaggi, tutti molto piatti e senza alcun spessore emotivo, il film fallisce miseramente proprio sul concetto stesso di fantascienza: violare una e una sola regola fisica per costruire una nuova realtà. Se ne vedono, invece, di tutti i colori: super calcolatori che provano emozioni, ricostruzione di parti del corpo, nanoparticelle che vivono di vita propria, fino ad arrivare al massimo dell'impossibile, la ricostruzione corporea di Will.
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Will Caster muore, ma prima di morire la sua mente è scaricata in un calcolatore molto potente. Inizia così il progetto di controllare il mondo mediante l'appropriazione e il controllo di tutti i calcolatori connessi a Internet. Le nanotecnologie, l'intelligenza artificiale e tant'altro sono gli strumenti che la mente digitale di Will usa per raggiungere il suo scopo maligno. Debolissimo nella trama e nell'interpretazione dei personaggi, tutti molto piatti e senza alcun spessore emotivo, il film fallisce miseramente proprio sul concetto stesso di fantascienza: violare una e una sola regola fisica per costruire una nuova realtà. Se ne vedono, invece, di tutti i colori: super calcolatori che provano emozioni, ricostruzione di parti del corpo, nanoparticelle che vivono di vita propria, fino ad arrivare al massimo dell'impossibile, la ricostruzione corporea di Will. Il numero di regole violate è talmente grande da sconcertare lo spettatore, che passa attonito da una sorpresa all'altra. C'è molta più sana e corretta fantascienza in un film di Walt Disney.
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stefano73
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lunedì 28 aprile 2014
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argomento stracotto
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Jonny Deep interpreta un rinomato innovatore degli studi sull'intelligenza artificiale e la "coscienza di sè". L'idea è ottima ma poi si perde nel solito pasticcio filosofico fantascientifico americano. Delusione annunciata.
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t. anderson
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domenica 27 aprile 2014
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il carattere della cattiva fantascienza
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Purtroppo Transcendence è viziato dal carattere distintivo della cattiva fantascienza: non è credibile. Se si ha una minima idea di come la natura funzioni, non si può non farsi una risata davanti a certe sequenze. In questo senso, i Batman di Nolan (da cui il regista, direttore della fotografia in diversi film dello stesso Nolan, non sembra aver imparato) sono molto più fantascientifici, riuscendo a rendere credibile un supereroe tramite realistici gadget tecnologici.
Penso che diverse cose in Transcendence non avessero fisicamente senso, ma di certo le peggiori sequenze sono state quelle in cui particelle varie svolazzavano indipendentemente perché possedute da magiche nanoparticelle controllate dalla IA: la propulsione di cui si servivano non ci è dato saperla.
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Purtroppo Transcendence è viziato dal carattere distintivo della cattiva fantascienza: non è credibile. Se si ha una minima idea di come la natura funzioni, non si può non farsi una risata davanti a certe sequenze. In questo senso, i Batman di Nolan (da cui il regista, direttore della fotografia in diversi film dello stesso Nolan, non sembra aver imparato) sono molto più fantascientifici, riuscendo a rendere credibile un supereroe tramite realistici gadget tecnologici.
Penso che diverse cose in Transcendence non avessero fisicamente senso, ma di certo le peggiori sequenze sono state quelle in cui particelle varie svolazzavano indipendentemente perché possedute da magiche nanoparticelle controllate dalla IA: la propulsione di cui si servivano non ci è dato saperla. La parola nanotecnologia per me da ieri ha perso completamente senso; ne è rimasta solo un'aurea magica. Come fa a innestare le sue nano-cose a livello molecolare nell'acqua?! Boh, comunque al microscopio si vedono esagoni che si riproducono...
E' un peccato, perché le idee, i soldi e il cast c'erano, ma quando un film non è credibile diventa una barzelletta.
Ah... Skynet in Terminator 2 era molto, ma molto più realistica nel suo comportamento.
Che bisogno c'era per la IA di ingaggiare scontri fisici con i suoi nemici se poteva minacciarli con una qualsiasi testata nucleare in giro per il pianete, controllandola tramite la rete?
Perché le particelle a volte volano e altre strisciano? Perché l'IA è così rozza da bloccare i suoi nemici i modo meccanico? E perché i neoluddisti e co. dicono di non poter usare nulla che abbia un chip?! Basterebbe qualcosa di offline!
A livello filosofico, mi ha lasciato perplesso il finale [spoiler].
Devo veramente credere che il regista abbia sostituito al classico "lasciamo insieme la Terra per un'eternità insieme nell'aldilà", un finale da materialista ateo un po' sfigato?
Sfigato non per il suo materialismo ateo, ma per la sua prospettiva che anche una vita indefinitamente lunga da batterio sia meglio di una morte dignitosa. Spero di aver male interpretato le ultime sequenze, ma ahimé sembravano chiare.
Si salvano: l'idea dei neoluddisti, il personaggio di Max, la (anche se per me confusa) riflessione sul rapporto uomo-tecnologia.
Certo, ha comunque più senso di Prometheus, ma purtroppo non basta.
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fabius33
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domenica 27 aprile 2014
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prepariamo le nostre coscienze alla crescita tech
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Un film che mostra chiaramente dove la tecnologia può arrivare ed è già arrivata nei laboratori di ricerca, così come si è visto nel film "her". Cast eccellente. Un film che fa riflettere e ci aiuta a preparare la nostra coscienza collettiva in vista dei prossimi traguardi tecnologici in cui l'intelligenza degli elaboratori elettronici supererà quella umana. Nel film si fa anche riferimento alla "singolarità" (immagino al libro di kurzweil "singolarity is near") anche se con la trascendenza il film va oltre ... Mah staremo a vedere!
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albydrummer
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domenica 27 aprile 2014
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fantascienza fatta bene
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Bellissimo film,una fantascienza originale allo stato puro,con un ritorno di depp,sempre bravo,con tanta professionalità,interpretando dopo tanti personaggi mascherati alla burton,ora lo vediamo come protagonista in un personaggio,prima uno scienzato molto tranquillo quello di un professore nel campo dell'informatica a un inquietantemacchina-uomo senza limite. Ma con un finale davvero sorpredente e significativo.
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st1998
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sabato 26 aprile 2014
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il ritorno di depp
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paulkasavedis
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venerdì 25 aprile 2014
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un film che si guarda bene, tuttavia non entusiasm
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Il film parte bene, descrivendo l'attività di questi geni dell'informatica e delle neuroscienze tutti dedicati a creare un sistema di intelligenza artificiale. Il film scorre convincente, anche se un poco lento fino a circa a metà. Poi scade in un film di serie B con effetti improbabili e un nemico sicuramente sottodimensionato vista la potenziale minaccia. L'idea non è male, tuttavia anche il finale, pur lasciando sorpresi, non è molto coerente con tutto il film. Comunque tutto sommato un film guardabile, non entusiasma, non fa troppo emozionare, tuttavia non annoia. Diciamo che stuzzica più l'intelletto per le potenzialità scientifiche del progetto descritto nel film che per l'azione nel film o per la trama in se stessa.
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ilsignortom
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venerdì 25 aprile 2014
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brutto film dopo un inizio promettente
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Transcendence ha le potenzionalita per essere un ottimo film ma perde tutto il suo interesse dopo la pausa primo tempo.
Il film è diventa illogico e noisoso per le folli scelte di trama e per il finale. Peccato perché il cast è eccezzionale e i primi 30 minuti sono godibili.
Andate a vedere un altro film o state a casa.
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