estonia
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mercoledì 27 maggio 2015
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prevedibile
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Nell’ambito dell’ennesimo futuro da incubo la società umana è divisa in fazioni secondo un macchinoso processo di assegnazione di ruoli resosi necessario in seguito all’ulteriore catastrofico disastro bellico provocato dall’inettitudine degli uomini. Adolescenti alla ricerca della propria indole e individui incasellati in un preciso sistema sociale sono i protagonisti di questo primo capitolo di una trilogia che ricalca tracce, modelli e tanto materiale ‘già visto’ in passate edizioni simili nella confezione e nella trama. Prevedibile.
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elamilmago
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giovedì 27 agosto 2015
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non appassiona e non spiega
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139 minuti di film non bastano a far immergere lo spettatore nell'ambientazione e nella storia, soffermandosi troppo in situazioni da "Hogwarts". Chi non conosce i libri non sa e non conosce ne i protagonisti ne l'ambientazione e si trova catapultato in un film postapocalittico in cui gli elementi non vengono spiegati e la protagonista si trova a dover frequentare una "scuola/college" militare per diventare "intrepida", con tanto di cerimonia di spartizione tra le 4 "casate", ops, fazioni(la scuola degli intrepidi è una di queste). In realtà come scopriremo la società postapocalittica non ha solo 4 fazioni, ma ne ha una 5° formata quest'ultima dagli esclusi delle precedenti 4.
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139 minuti di film non bastano a far immergere lo spettatore nell'ambientazione e nella storia, soffermandosi troppo in situazioni da "Hogwarts". Chi non conosce i libri non sa e non conosce ne i protagonisti ne l'ambientazione e si trova catapultato in un film postapocalittico in cui gli elementi non vengono spiegati e la protagonista si trova a dover frequentare una "scuola/college" militare per diventare "intrepida", con tanto di cerimonia di spartizione tra le 4 "casate", ops, fazioni(la scuola degli intrepidi è una di queste). In realtà come scopriremo la società postapocalittica non ha solo 4 fazioni, ma ne ha una 5° formata quest'ultima dagli esclusi delle precedenti 4. Il destino peggiore però non capita agli esclusi, ma ai divergenti, un tipo di essere umano che non rientra nei precedenti 4 casi e neppure sul 5°. I divergenti se vogliono sopravvivere devono fingersi come gli altri, senza eccellere per risultare anonimi. Purtroppo però i divergenti non sono così speciali, almeno a conti fatti, sono individui in grado di pensare in modo differente, ma non per questo dotati di poteri o immediatamente pericolosi. Sono un pericolo per ciò che potrebbero costituire in futuro e li si elimina subito per togliersi il pensiero. Non è spiegato il motivo dell'esistenza di 4 fazioni (perché non 8 o 12?), ne da dove derivi la tecnologia in possesso agli eruditi, ne di cosa esista oltre la recinzione, ne di come sia fatto il mondo. Le stesse 4 fazioni vivono nella loro città in modo molto stereotipato e non interagiscono tra di loro, almeno sullo schermo. Non si respira la situazione politica che poi porterà al finale (che non racconto) e si rimane confusi tra un film che tratta di "divergenti", di un college paramilitare, di una love story tra adolescenti e prosegue verso un colpo di stato. L'insieme delle "non spiegazioni", se non telegrafiche e banali, le lunghe sequenze di addestramento, fanno perdere di vista quello che sembra essere l'obiettivo di questa pellicola, lasciando in alcune scene allo spettatore un senso di angoscia, in altre confusione. Partenza falsa quindi per la trasposizione cinematografica dei libri di Veronica Roth, che non decolla nemmeno con le sequenze d'azione nel finale.
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hachico.kiko
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sabato 5 aprile 2014
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discreto
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Un ottimo film su cui prendere spunto per diversi filoni di pensiero: il messaggio che il film trasmette è molto chiaro.
La storia d'amore tra i due ragazzi è alquanto scontata, la sorpresa nello scoprire chi fosse il pradre di Quattro, forse intubile ma ha reso la trama un po' meno simile alle comuni storie d'amore.
Il finale tiene sicuramente aperta la porta per un seguito (essendo tratto da una trilogia di libri), si spera che ne siano tutti all'altezza.
La regia è di certo migliorabile, ma visto il buon inizio penso che possano riprendersi con i prossimi capitoli.
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zdenny
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martedì 8 aprile 2014
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un po' hunger games un po' the host
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La storia l'ho gradita (appartenendo al genere Hunger Games, The Host) tuttavia l'attrice mi è parsa meno incisiva rispetto a Jennifer Lawrence e Saoirse Ronan.
La stessa Kate Winslet meno efficace di Diane Kruger che però aveva un ruolo più da protagonista.
Ho trovato invece bene nella parte il protagonista maschile 4.
Insomma storia bella ma poco incisiva nel creare un pathos nello stile del primo film della trilogia di Hunger Games.
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pincenzo
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sabato 5 aprile 2014
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inespressive divergenze
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Siamo nel classico mondo post catastrofe. Come sempre ci sono quelli che girano vestiti da Amish ma anche super tecnologi e baldi ragazzotti che praticano il parkour da treni in corsa, cantano e corrono tutto il tempo. In questa società faziosa (perché divisa in fazioni) nascono i divergenti, coloro che stan sospesi, in odore di esclusione. Regna la pace ma cova la voglia di dominare. Su questa trama affascinante si intrecciano i destini dei due protagonisti, ovviamente divergenti, nel tradizionale schema buoni contro cattivi. Accettabile nella prima parte che presenta il contesto e l'addestramento degli iniziati, il film diventa scontato e affrettato nella parte finale di azione. Poco espressiva la protagonista, che non suscita alcuna empatia e non scalda il cuore.
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Siamo nel classico mondo post catastrofe. Come sempre ci sono quelli che girano vestiti da Amish ma anche super tecnologi e baldi ragazzotti che praticano il parkour da treni in corsa, cantano e corrono tutto il tempo. In questa società faziosa (perché divisa in fazioni) nascono i divergenti, coloro che stan sospesi, in odore di esclusione. Regna la pace ma cova la voglia di dominare. Su questa trama affascinante si intrecciano i destini dei due protagonisti, ovviamente divergenti, nel tradizionale schema buoni contro cattivi. Accettabile nella prima parte che presenta il contesto e l'addestramento degli iniziati, il film diventa scontato e affrettato nella parte finale di azione. Poco espressiva la protagonista, che non suscita alcuna empatia e non scalda il cuore. Altra tempra quella esibita da Demi Moore, quando affrontava l'addestramento dei Navy Seal in G.I. Jane.
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alessandro rega
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domenica 6 aprile 2014
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non ci siamo...
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L'ultimo di Burger è un thriller fantascientifico e distopico, basato su un romanzo di Veronica Roth. Il problema di questo film è quella puzza che non riesce a togliersi di dosso, per tutto il tempo non si riesce a dissociarsi da quest'opera che sa di boiata e trash. Il tutto si snoda in un futuro distopico, dove il pianeta e l'umanità sono divisi in quattro fazioni che lottano tra loro per la supremazia. Per gran parte dell'opera non si era capito cosa volesse fare il regista, Burger sembrava non voler analizzare nulla, decidendo di fare un film commerciale pieno zeppo di scene sì, di forte impatto visivo, ma fini a sé stesse ed a contribuire a raccontare una storia anche interessante, però trita e ritrita e ricca di cliché.
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L'ultimo di Burger è un thriller fantascientifico e distopico, basato su un romanzo di Veronica Roth. Il problema di questo film è quella puzza che non riesce a togliersi di dosso, per tutto il tempo non si riesce a dissociarsi da quest'opera che sa di boiata e trash. Il tutto si snoda in un futuro distopico, dove il pianeta e l'umanità sono divisi in quattro fazioni che lottano tra loro per la supremazia. Per gran parte dell'opera non si era capito cosa volesse fare il regista, Burger sembrava non voler analizzare nulla, decidendo di fare un film commerciale pieno zeppo di scene sì, di forte impatto visivo, ma fini a sé stesse ed a contribuire a raccontare una storia anche interessante, però trita e ritrita e ricca di cliché. Insomma, non si capiva dove volesse andare a parare, tanti personaggi che si susseguono e creano una storia, tanti volti inespressivi che ti fanno storcere il naso e non capisci sul serio a cosa servano, perché stanno lì. Una storia d'amore banalissima tra lei e lui, che tuttavia non se la scopa mai per tutto il film e rimane per lungo tempo in stato di Friendzone, che culmina con un epic fail quando lei dorme sul letto e lui invece si stende sul pavimento rinunciando a "dormire" affianco a lei (riuscirà in 143 minuti a strapparle solo un bacio).
Poi, nel "secondo tempo" capisci che l'intensione era anche carina, cominciano ad emergere i rapporti umani tra i personaggi, rapporti umani ben contestualizzati che ti fanno capire come in quel futuro vige la soppressione politica e non è un periodo di pace, perché c'è, fondamentalmente, una dittatura ed è quindi giusto fare la rivoluzione. Emblematica la scena in cui c'è il ragazzo della protagonista sotto il controllo della cattiva di turno e lei riesce a farlo tornare in sé con delle semplici parole. Il tutto, però, è così facilone e superficiale che poteva benissimamente essere eliminato, un po' come in Snowpiercer, solo che lì è fatto assai meglio. Alla fine il tutto si riduce alla lotta dei buoni superpuri contro i cattivoni di turno, volendo quindi inserire dei valori morali in tutto ciò, ma sono così blandi e poco incisivi che quasi quasi era meglio che si limitava ad essere una semplice storia, come lo era stato all'inizio.
Quindi, se consideriamo la storia dei personaggi, non è malissimo, anche se i personaggi li ho odiati e le peripezie non mi hanno affatto affascinato. Se poi vogliamo considerare gli aspetti che vorrebbe analizzare il film, allora è meglio evitare, perché il tutto si limiterebbe ad una boiata stereotipata.
Aspetti positivi ? Beh...magari le scene d'azione sono anche ben girate e la regia tutto sommato l'ho trovata attenta e buona, magari possiamo anche apprezzare determinati punti e del fatto che parecchi personaggi muoiano e che non ci sia il classico lieto fine, ma si sa, quello non va neanche più di moda, nemmeno tra i film commerciali. Ormai un lieto fine da fiaba è anche più originale di un film del genere. Non voglio sparare sulla croce rossa, però devo dire che mi rimane solo la consapevolezza di aver assistito ad un film normale, e francamente mi sono stancato dei film normali ben confezionati...mi aspettavo molto di più, specie da uno il cui ultimo film raggiungeva livelli almeno discreti con "Limitless". Ma vabbè, pazienza, io l'ho vista così, magari qualcuno non sarà d'accordo con me.
Tutto ciò per dirvi cosa ? Vi sconsiglio il film.
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(di alice7777)
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[+] troppo totalmente d'accordo.
(di stewe85)
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[+] esempio di una critica sterile senza fondamento.
(di saxsard)
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